Stellantis starebbe pensando di utilizzare batterie allo stato solido ad alta tensione per i propri veicoli. Il gruppo italo-francese si incammina verso il traguardo fissato nel 2026 e proclamato durante l’evento EV Day di luglio, stipulando un accordo di sviluppo congiunto con la statunitense Factorial.
La definizione di questa sinergia è stata accelerata sicuramente per i tempi stretti annunciati lo scorso luglio da Carlos Tavares riguardo al debutto delle nuove batterie, che verranno affiancate a quelle tradizionali sulle vetture full electric. Inevitabilmente, la batteria è uno degli elementi strategici in merito all’accordo che prevede anche un impegno da parte di Stellantis nello sviluppo. Proprio il Ceo di Stellantis, Carlos Tavares, ha dichiarato: “Il nostro investimento in Factorial ed in altri partner autorevoli specializzati nello sviluppo di batterie aumenta la velocità e l’agilità necessarie ad adottare tecnologie all’avanguardia per il nostro portfolio di veicoli elettrici. Iniziative come questa ridurranno il time to market e renderanno più conveniente la transizione alla tecnologia a stato solido”.
Quindi Factorial, società con sede a Woburn in Massachusetts, è stata capace di sviluppare un’innovativa tecnologia sullo stato solido, focalizzata sui problemi chiave che ostacolano gli automobilisti nella scelta su larga scala di acquistare veicoli elettrici, vale a dire l’autonomia e la sicurezza. Siyu Huang, co-fondatore e Ceo di Factorial Energy, ha sottolineato: “È un grande onore collaborare con Stellantis, uno dei principali attori della mobilità globale, che include nel suo portfolio alcuni dei marchi automotive più iconici al mondo. Per noi è una straordinaria occasione per promuovere l’adozione della nostra tecnologia legata alle batterie a stato solido nel mercato di massa, una tecnologia pulita, efficiente e sicura”.
I progressi di Factorial si basano sulla tecnologia Fest (Factorial Electrolyte System Technology), che sfrutta un materiale elettrolitico solido proprietario, garantendo prestazioni sicure ed affidabili delle celle grazie ad elettrodi ad alta tensione ed alta capacità, venendo applicata in celle da 40 Ah funzionanti a temperatura ambiente. In merito a questa tecnologia, c’è maggior sicurezza rispetto alla tecnologia agli ioni di litio, inoltre aumenta l’autonomia dei veicoli ed è integrabile in maniera semplice e rapida nelle infrastrutture già esistenti per la produzione delle batterie agli ioni di litio. Quindi ci sarebbero parità di costo ed un’autonomia tra il 20 e il 50% in più, il tutto condito da una maggiore velocità di carica.
Questi elementi, sommati tra loro, potranno certamente incoraggiare in maniera più concreta anche gli automobilisti ancora scettici sul passaggio totale all’elettrificazione.
Autore: Angelo Petrucci
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