Nel 2021 la Sono Sion veniva presentata al CES di Las Vegas come l’auto elettrica alimentata da pannelli solari. La sua specialità, oltre al sistema di alimentazione, era il prezzo inferiore ai 30.000 euro. Certo non sono pochi, ma, se confrontiamo la Sono Sion ad altre auto a pannelli solari, lei è la più competitiva. Dopo aver presentato al mondo questo nuovo modello lo scorso anno, il costruttore tedesco ha deciso di togliere definitivamente i veli alla versione di serie che nel 2023 entrerà in produzione.
I preordini della Sono Sion sono già partiti e hanno raggiunto quota 19.000 unità, testimoniando l’interesse di quei consumatori che hanno già versato mediamente 2.200 euro (a fronte di un minimo di 500) per la nuova tedesca a batterie e pannelli solari.
Ma cosa offre per 29.900 euro di listino la Sono Sion? Una monovolume di 4,47 m (e 2,10 m di larghezza specchi inclusi) dal look futuristico, ma non sfrontato, con un powertrain ad elettroni che si ricarica con la spina e con i raggi solari.
Il motore da 120 kW (163 CV) e 270 Nm (e velocità massima di 140 km/h) è alimentato dall’accumulatore da 54 kWh, in grado da solo di garantire 305 km di autonomia. Sulla carrozzeria la Sono Sion è disseminata da 456 celle fotovoltaiche collegati alla batteria di cui sopra (e quindi anche al propulsore) che possono fornire l’energia sufficiente a percorrere mediamente 112 km alla settimana in più.
Come accennato precedentemente, oltre all’energia solare, il flusso di elettroni può raggiungere la batteria anche tramite la classica spina. La ricarica può avvenire fino a 11 kW in AC e fino a 75 kW in DC. Dal medesimo connettore la vettura può a sua volta cedere fino a 11 kW ad altri dispositivi, veicoli o impianti collegati alla vettura. La ricarica rapida alla massima potenza dura 35 minuti (20-80%), al polo opposto, con la presa Shuko, servono circa 12 ore per un pieno. Con il cavo di Type 2 occorrono circa due ore e mezza.
La Sono Sion non è solo il frutto l’ingegno di una startup tedesca che puntava a realizzare un’auto a pannelli solari relativamente economica, ma è anche una monovolume moderna e ben pensata nel suo segmento.
Come accennato precedentemente, non si tratta di un’auto compatta, anzi, ma con quei 4,47 metri di lunghezza e oltre 2 metri di larghezza i progettisti hanno ricavato tanto spazio per passeggeri e bagagli: la cubatura del vano posteriore è di ben 650 litri, il record nel suo segmento.
Esplorando gli interni della Sono Sion si nota come i designer siano rimasti fedeli al tema minimal dell’esterno, a sua volta caratterizzato da semplici e nette linee squadrate sul lato B e un’efficiente bombatura all’avantreno (di cui beneficia l’aerodinamica e quindi l’efficienza).
La plancia nettamente orizzontale ospita due display da 10”, uno per la strumentazione digitale e l’altro per l’infotelematica, completa di sistemi di mirroring e connessione ad internet, di modo che sia possibile controllare il traffico, le stazioni di ricarica libere, navigare in rete (da fermi) e scaricare gli aggiornamenti over the air.
Non si notano particolari guizzi estetici o note premium per quanto riguarda le finiture dell’abitacolo, eccezion fatta per la zona centrale, laddove figura una trama con del muschio.
E’ lodevole e doveroso precisare che la casa tedesca si è prodigata perché la progettazione e costruzione della Sono Sion non impattino il clima, utilizzando solo la corrente generata da sorgenti di energia rinnovabili.
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