Seat al Mobile World Congress edizione 2017 debutta con uno stand proprio all’evento europeo dedicato alla telefonia mobile. Alcuni concorrenti del settore auto sono presenti da tempo con un proprio spazio, ma quale miglior vetrina per la casa con sede a Barcellona da poco investita del ruolo di “frontrunner in connectivity”, come la definisce il Presidente Luca De Meo, ovvero d’avanguardia in termini di connettività e innovazione per tutto il gruppo Volkswagen. “Siamo qui per parlare non solo di auto, ma della connettività in generale”, racconta De Meo, “Barcellona è un hub molto dinamico per l’economia, attira start up e business, a nostro parere in questo scenario l’auto connessa ha un ruolo d’innovatore e leader”.
Cantiere aperto, luogo di networking tra aziende in stile Silicon Valley e test su scala locale è il Metropolis:Lab aperto da Seat vicino al porto di Barcellona a partire dall’inizio di aprile 2017, in una zona ad alto tasso di start-up e con un notevole fermento per quanto riguarda la tecnologia.
50 ingegneri (20 in una fase iniziale, da incrementare con il passare del tempo) lavoreranno interagendo tra loro e altre aziende per sviluppare – con una combinazione di connettività e big data – la mobilità urbana del futuro, da mettere poi a disposizione di tutti i marchi di tutto il gruppo.
“Prima i nostri esperimenti sulla connettività erano più destrutturati, ora abbiamo una visione strategica, utilizziamo questo discorso per posizionare il brand che ha come punto di forza una clientela molto giovane, vogliamo continuare ad essere attrattivi rispetto alle nuove generazioni, grazie anche alla tecnologia”, spiega De Meo.
Oltre alla connettività (operativa dal 2018-2019), in un contesto più ampio, i grossi temi tech su cui lavorerà Seat saranno l’autonomous driving e la mobilità elettrica.
Con un simulatore posizionato al centro dello stand Seat al Mobile World Congress, la casa vuole mostrare i passi avanti fatti fino ad ora in termini di personalizzazione dell’esperienza dell’automobilista tramite il Seat ID. Il profilo digitale dell’utente permette attraverso lo smartphone la gestione di una serie di servizi, in particolare la navigazione predittiva, ovvero quella in grado d’anticipare ed evitare gli incolonnamenti o eventuali incidenti.
La tecnologia della casa spagnola incrocerà i dati del traffico reale con fattori come, per esempio, l’ora d’entrata e uscita delle scuole, le previsioni del traffico in base alla celebrazione di grandi eventi o alle condizioni meteorologiche.
Per consentire a tutte le vetture l’accesso ai servizi di connettività, Seat ha previsto anche un accessorio che si collega alla porta OBD (On Board Diagnosis port), in grado di raccogliere dati e inviarli ed elaborarli tramite lo smartphone e un’app.
Mostrato a Barcellona anche un prototipo elettrico e un’app, entrambi destinati al progetto di un car-sharing all’insegna della nuova mobilità per i dipendenti catalani della casa.
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