Matteo Renzi in Bahrain insieme al presidente della Fia Jean Todt. È bastata una foto per alimentare la polemica sui “viaggi di Renzi” che si aggiunge a quelle per i viaggi in Arabia Saudita e negli Emirati Arabi. “Noi in zona rossa e lui a divertirsi”, suona così il commento più diffuso tra le pagine dei social. Non paghi, gli utenti si chiedono come questi viaggi possano essere consentiti nonostante le restrizioni causate dalla pandemia e, ovviamente, se quest’ultimi siano stati finanziati con i soldi dei contribuenti.
La risposta di Italia Viva non è tardata ad arrivare: “i viaggi di Renzi riguardano solo lui e non costano un centesimo al contribuente”. Rispetto alla legittimità del viaggio non ci sono dubbi. Nonostante possa apparire particolarmente strana la possibilità di prendere un aereo per un viaggio internazionale in un periodo in cui è condannato lo spostamento anche in un comune vicino, la legge è chiara, come Renzi qualsiasi italiano può spostarsi in altre nazioni che non prevedono particolari limitazioni in ingresso.
La polemica non si ferma al viaggio in sé, Jean Todt su twitter ha infatti pubblicato una foto intitolata “sua altezza reale il principe Salman bin Hamad Al Khalifa, principe ereditario e primo ministro del Bahrain, e Matteo Renzi”, scatenando ulteriori e furiosi commenti.
Va ricordato che la polemica si inserisce a seguito di una serie di perplessità nate rispetto al viaggio di Renzi in Arabia Saudita per incontrare il principe saudita Bin Salman. In quel caso il Leader di Italia Viva è stato spesato di tutto, in quanto membro del board Future Investement Initiative.
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