Cosa è davvero successo al raduno Drive Mob di Orbassano organizzato da Drive Experience? Chi abita in provincia di Torino ne avrà già lette di tutti i colori. “Raduno delle auto ‘truccate’”, “Un rave party di auto tuning”, “Bloccato il raduno vietato”. Ma cosa è davvero successo al raduno di appassionati di auto di Orbassano andato in scena ieri, domenica mattina, nei pressi dell’ex circuito di prova FIAT tra Rivalta e Orbassano? Ed era davvero così pericoloso come è stato dipinto dalla stampa provinciale? Proviamo a raccontarvelo da “infiltrati” speciali all’evento. Piccolo spoiler: in realtà era più un innocuo raduno di (tantissimi) appassionati di motori.
Iniziamo però dal principio, in quanto questa vicenda meriti delle spiegazioni viste le diverse inesattezze riportate. Nei primi giorni del 2022, il celeberrimo youtuber e personaggio televisivo Davide Cironi ha annunciato di voler dare vita al primo evento DriveMob organizzato. Di cosa si tratta? A metà 2019, Cironi e la sua società, Drive Experience, hanno lanciato l’applicazione DriveMob: in pochissime parole, è una vera e propria app di incontri automobilistici, dove poter conoscere appassionati di motori e persino organizzare degli incontri per condividere la propria passione e guidare insieme su delle belle strade. L’idea è molto interessante, ma sfortunatamente il tempismo tarpa le ali a DriveMob, che con la crisi pandemica ha dovuto attendere giorni più rosei per debuttare ufficialmente.
E il team di DriveMob ha pensato di debuttare timidamente nel 2022, con il primo evento “ufficiale” nei pressi di Orbassano, alle porte di Torino. Il piano? Semplice: l’appuntamento era per domenica mattina nella zona di Orbassano, ed alle 10:00 il team di DriveMob capitanato da Davide Cironi si sarebbe reso “visibile” sull’applicazione, attirando così gli altri user dell’app. Un incontro apparentemente pensato all’ultimo, mentre invece la zona scelta per il raduno era tutt’altro che improvvisata. Si trattava infatti della strada che costeggia l’ex pista di collaudo FIAT di Pasta di Rivalta. Una strada molto larga, ampia e pressoché deserta, che per un giorno si è riempita di vetture di ogni tipologia, forma e anno. Non era infatti un “raduno tuning”, come riportato da diversi organi di stampa, quanto una manifestazione statica aperta a tutti gli appassionati di auto di ogni tipo. Il parco auto spaziava infatti tra Hot Hatch, auto sportive, youngtimer, auto storiche, supercar e vetture modificate. Sempilcemente, erano accettati tutti coloro che possedessero o semplicemente volessero vedere automobili sportive, storiche, potenti o di interesse collezionistico.
L’organizzazione ha scelto una strada che consentisse il libero passaggio a vetture, pedoni e persone, con la possibilità di rispettare le norme di sicurezza minime per gli eventi all’aperto. Non si è trattato quindi di un “rave party” senza regole e scellerato, quanto di un momento per appassionati di motori per conoscersi, vedere vetture interessanti e passare una giornata all’insegna della passione per l’auto. Ma allora qual è stato il vero problema? E perché il raduno di Orbassano è stato sgomberato dalla polizia? Il vero problema è stato l’eccessiva popolarità dell’evento, che ha superato tutte le più rosee aspettative di Davide Cironi e dei suoi collaboratori. Come riportato anche dallo stesso Cironi, sui social, “sono venute lo stesso 2.000 macchine e ce ne aspettavamo 300.”
Con sorpresa di tutti i presenti, infatti, le auto sportive presenti all’evento hanno cominciato a moltiplicarsi a vista d’occhio, arrivando secondo le stime a superare di slancio l’impressionante quota di 1.000 auto. Un successo clamoroso, che però non era stato comunicato ai comuni di Rivalta e Orbassano in quanto ignoto persino agli organizzatori. Potremmo chiamarlo un eccesso di passione. Nonostante i numeri decisamente più alti del previsto, però, l’ambiente che si è venuto a creare era tranquillo, pacato e sicuro.
Passione, amicizia e rispetto reciproco e delle regole anti-contagio all’aperto da parte di tutti i partecipanti, che altro non volevano fare che condividere la propria passione in una tiepida domenica di gennaio. I problemi a causa del sovrannumero sono stati principalmente a livello di viabilità, con centinaia di automobili sportive che hanno bloccato il traffico tra Orbassano e Rivalta attirando così l’attenzione delle Forze dell’Ordine. Le buone intenzioni del raduno, a cui erano presenti famiglie di appassionati tra grandi e piccini, sono state subito comprese da Carabinieri e Polizia Locale, che hanno infatti presidiato per un po’ l’evento. Dopo un paio d’ore, alle 12:30, le Forze dell’Ordine hanno deciso di intervenire, mettendo una parola fine alla manifestazione improvvisata.
Cosa è quindi successo al raduno di Orbassano? È semplicemente andata in scena la passione per l’auto, quella più vera e genuina, che ha portato appassionati di tutto il Nord e Centro Italia a partire alle prime ore del mattino per condividere la propria passione per i motori in modo sano e sicuro. Non ci sono state gare clandestine, rave party o cose simili, ma solo un numero molto superiore alle attese di auto e amanti dei motori. Consigli, opinioni, complimenti e passione: questo è stato il primo evento DriveMob. Lo stesso Davide Cironi ha riportato di aver capito solo ora il potenziale di DriveMob, e che i prossimi eventi saranno decisamente più sotto controllo. Per i più critici, infatti, Davide Cironi organizza da oltre 7 anni i raduni #DriveExperienceDay a L’Aquila con oltre 7.000 persone partecipanti. E, in quelle occasioni, l’organizzazione è sempre stata a dir poco impeccabile tra autorizzazioni, tra polizie, ambulanze presenti, patrocini con Comuni e enti locali. Anche in questo caso non c’è stata negligenza da parte degli organizzatori, che anzi si sono prodigati per garantire il corretto svolgimento del DriveMob anche con oltre 6 volte le persone previste.
L’intervento delle Forze dell’Ordine è per questo stato quasi impercettibile, in quanto è stato subito compresa la natura innocua dell’evento, semplicemente diventato molto ma molto più grande del previsto, valutato dagli agenti non più idoneo al rispetto delle norme anti-assembramento e di distanziamento sociale. Del primo evento DriveMob si è già parlato tanto, ma ciò che conta è dire che è stato semplicemente un modo per conoscere altri appassionati, organizzato molto bene da un team di veri appassionati come quello di Davide Cironi e DriveExperience. L’evento è semplicemente sfuggito di mano in dimensioni. L’importante è però non fare l’errore di demonizzare questa vicenda e l’intera passione per l’auto, che è stata vissuta in maniera sicura, semplice e senza arrecare danno a nessuno. Se non per una coda di qualche minuto sulla Provinciale 6.
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