Non c’è dubbio che l’introduzione della nuova FIAT 600, nel 2023 l’elettrica, ora l’ibrida, sia stato un passo fondamentale per permettere alla Casa torinese di tornare a dire la sua nell’importante segmento B, dove più di 10 anni fa FIAT ancora dominava con la Punto. Non che 500X non performasse, anzi, ma a 10 anni dal suo debutto era giusto pensare a un’erede grazie alle sinergie di Stellantis. FIAT stessa è la prima a riconoscerne i vantaggi, per bocca del Managing Director di FIAT e Abarth in Italia Giuseppe Galassi, della condivisione delle piattaforme che permetterà il lancio di un nuovo modello all’anno già a partire dall’anno scorso. Nel 2023 lei, la FIAT 600, nel 2024 la versione ibrida di questo modello ma soprattutto la nuova Panda che vedremo a luglio…e siamo solo all’inizio.
Noi, nel percorso da Milano a Bergamo presso la sede di Pigna, fresca di una nuova partnership con la Casa del lingotto, abbiamo provato non tanto la vettura, che l’autore di queste righe aveva già conosciuto nella prova in anteprima di settembre della versione elettrica (qui la prova di redazione), quanto il nuovo motore ibrido 48V che si sta rapidamente diffondendo sotto i cofani delle vetture di tutti i Marchi europei di Stellantis, in primis sulle compatte nate sulla piattaforma STLA Small.
Prima di dirvi prevalentemente quanto ha consumato e come ho trovato da guidare questo nuovo motore ibrido adatto alle compatte, uno sguardo al listino prezzi della FIAT 600 che è estremamente snello e interessante dal punto di vista delle promozioni, con rate a partire da 99 euro al mese con il leasing di Stellantis Financial Services a patto di permutare l’usato (potete approfondire sul sito ufficiale FIAT). Considerando gli incentivi di prossima introduzione, il prezzo scende infatti a 18.950 euro con il contributo FIAT.
Prodotta in Polonia, nello stesso stabilimento dove nascono Jeep Avenger e Alfa Romeo Junior, la FIAT 600 si divide come avete visto in due allestimenti, base e La Prima, entrambe molto ricche di dotazioni. Entrambe si ispirano fuori al linguaggio stilistico della 500 elettrica, con le luci diurne a LED praticamente identiche, così come dentro, dove troviamo cruscotto e cornice del quadro strumenti praticamente uguali. Il volante è a due razze, e omaggia la storia, mentre su La Prima che abbiamo provato ci sono 8 colorazioni a LED per un totale di 64 abbinamenti diversi. C’è anche il sedile del guidatore con regolazione elettrica e massaggio lombare, ma entrambi gli anteriori sono riscaldabili, prese USB-A e tipo C più una C per la seconda fila e la guida assistita di livello 2. Bagagliaio da 385 litri: la batteria è sotto il sedile del guidatore e non ruba spazio dietro, mentre sull’elettrica i litri sono 360.
Se vi sta incuriosendo la versione base distante 6.000 euro dalla più ricca, dovrete fare i conti con la mancanza della navigazione (ma ci sono sia Android Auto sia Apple CarPlay), del clima automatico, della retrocamera. Consigliato il Pack Comfort che aggiunge per l’appunto telecamera, clima e ingresso/uscita senza chiavi (per 1.500 euro).
Partiamo con il dire che, badge e terminale di scarico a parte, la 600 elettrica e la 600 ibrida protagonista di questo primo contatto in Lombardia appaiono assolutamente simili. Abbiamo, quindi, i fari tondi davanti che fanno tanto 500X ma anche 500 elettrica, linee gentili, cerchi da 18″ sulla top di gamma e da 16″ sulla base. Una vettura simpatica, dolce, che non appare mai aggressiva nonostante sia ben piantata a terra specie in vista frontale. Dentro non si segnalano grosse novità, anzi. Nei 4,17 metri della vettura si sta comodi in 4, senza esagerare con i centimetri, e si apprezza un abitacolo colorato, come vuole essere FIAT, così come il pozzetto centrale con la pad ripiegabile su se stessa. La novità rispetto all’elettrica? I paddle dietro il volante, che non incidono così tanto sulla guida.
Nato, il motore ibrido, per quei mercati che vedono attiva Stellantis ma non altrettanto “vive” le immatricolazioni di elettriche, in Italia siamo ancora sotto al 3% mensili, 600 ibrida offre innanzitutto un prezzo più contenuto rispetto all’elettrica (ballano 11.000 euro, senza considerare gli incentivi, tra la 600 ibrida base e la 600 elettrica Red). Questo è il punto fondamentale, poi c’è da considerare che parliamo di un motore capace di alternare la marcia elettrica (attiva, facendo attenzione con il pedale) fino a 50 km/h, alla marcia tradizionale assicurata dal 1.2 tre cilindri turbo benzina da 100 CV. Lo abbiamo già descritto nel primo contatto di Jeep Avenger e-Hybrid, stessa macchina con passaporto diverso. Obiettivo dei tecnici Stellantis è stato quello di ridurre le emissioni del 15% adottando il ciclo Miller e il motore elettrico da 21 kW integrato nel cambio automatico a doppia frizione, comandabile anche con i paddle dietro il volante.
Sì, ma quanto viaggia in elettrico la nuova FIAT 600 ibrida? In questo primo contatto posso dire molto, almeno muovendosi a Milano prima di prendere l’autostrada direzione Bergamo. Qui ho personalmente riscontrato una certa tendenza, al pari di un full hybrid con il quale questo motore non va però confuso, di innestare l’elettrico andando molto dolci di gas e sfruttando bene le ripartenze, sempre senza aggredire il gas. La guida “ibrida” va imparata, ma restituisce grandi soddisfazioni e prima di prendere l’autostrada il consumo segnava già un promettente 5,5 l/100 km, quando il dichiarato è di 4,9 l/100 km. Basta osservare i trasferimenti di energia sul quadro strumenti, molto chiari, per capire quale dei due motori è attivo e quando avviene la rigenerazione, da sfruttare molto bene nei rallentamenti. Buona anche l’accelerazione, in 10,5 secondi si passa da 0 a 100 km/h e la coppia del solo termico è di 205 Nm (elettrico + 55 Nm), così come ho ritrovato un assetto e uno sterzo molto morbido. Vuoi per la differenza di baricentro con l’elettrica, e vuoi per la maggiore cavalleria, ho trovato più divertente da guidare l’elettrica rispetto alla ibrida nonostante il peso maggiore (1.250 kg ibrido, 1.520 kg elettrico).
Bene anche l’autonomia, il computer di bordo segnava 660 km a serbatoio pieno: non siamo ai livelli del Diesel Multijet, ma è al traguardo dopo questo misto città autostrada che leggendo 5,3 l/100 km di consumo medio, sempre a 120/130 km/h di media con cruise adattivo attivato, che mi sono ricreduto. Sempre durante il test mi sono reso conto del supporto dato dal motore elettrico al termico in fase di accelerazione, dove grazie alla coppia istantanea del primo non si rimane mai senza potenza. Forse un po’ forte il sibilo dell’elettrico sulle prime, ma ci si fa presto l’abitudine, meno sul tre cilindri che urla un po’ troppo quando si richiede potenza. Non decisamente fulmineo l’azionamento del cambio, nonostante sia un doppia frizione che presenta innegabili vantaggi rispetto ai convertitori di coppia delle ibride giapponesi, ma viaggiando tranquilli la guida è fluida è piacevole. Tornando all’elettrico, anche veleggiando in autostrada lo sentirete e vedrete (sul quadro) tornare in azione, così come nei tratti in discesa dove in pratica andrete a guadagnare preziosa energia senza fare niente.
In buona sostanza, con un prezzo che oggi può definirsi competitivo considerando la media delle compatte generaliste, anche se c’è chi fa ovviamente meglio offrendo per di più qualche centimetro in più, FIAT 600 ibrida promette l’arrivo del motore da 136 CV sicuramente più brillante e una linea che, ricalcando quella della 500X, continuerà a piacere. FIAT punta sull’elettrico, lo ha dichiarato e continua a crederci, ma in questo momento di transizione e di forte incertezza l’ibrido, questo ibrido semplice e in vantaggio rispetto ai tanti mild hybrid che in elettrico non viaggiano mai, rappresenta un’ottima e consistente alternativa.
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