700 veicoli, più di 1.200 fan e una bella esperienza da raccontare agli amici appassionati, e non. Questo è il Jeep Camp 2019, il raduno annuale più importante del Jeep Owners’ Group (J.O.G), che aprirà al pubblico da 12 al 14 luglio nel cuore delle Dolomiti, a San Martino di Castrozza (TN).
Noi parteciperemo, nelle giornate dedicate alla stampa, per svelarvi cosa vi aspetta ma Jeep promette tre giorni all’insegna di libertà, passione e avventura: in primis ci sarà l’opportunità di testare le ben note capacità off road di tutta la gamma Jeep lungo percorsi creati appositamente per godere della vista delle Dolomiti, Patrimonio Mondiale dell’Umanità per l’Unesco.
Oltre 40 km di percorsi saranno disponibili ai visitatori per testare i modelli Jeep e mettere alla prova le proprie abilità sui tracciati fuoristrada, affiancati dagli istruttori qualificati della Jeep Academy all’interno dell’area tecnica, per imparare i trucchi del mestiere e divertirsi.
La sapete una curiosità? In un mondo dell’automobile giustamente sempre più attento all’ambiente, anche Jeep ha calato il poker d’assi. Non stiamo parlando delle versioni ibride plug-in di Renegade e Compass, in arrivo nel 2020, bensì di tutti gli ostacoli dei percorsi off road creati da Jeep per il Jeep Camp 2019: tutto il legno usato è stato prelevato a km 0, riutilizzando i cosiddetti “schianti”, vittime delle alluvioni dello scorso ottobre, così da favorire il rimboschimento dell’area colpita.
Il raduno del Jeep Owners Group sarà anche l’occasione per osservare da vicino la nuova Jeep Gladiator, presentata in anteprima mondiale al Salone di Los Angeles 2018. Jeep torna al segmento dei pick-up dopo 27 anni e il modello, seppur creato con particolare attenzione al mercato americano, arriverà anche in Europa.
Il Jeep Camp 2019 segnerà anche il debutto di una particolare Jeep Wrangler designed by Mopar, la “1941”. Il veicolo, esposto presso il corner Mopar, è un modello a trazione integrale con un allestimento 100% street legal, dotato di Jeep Performance Parts che ne esaltano la leggendaria capability off road. Basti pensare al kit assetto rialzato da 2″, allo snorkel (a richiesta), alle performance rock rails, ai battitacco neri, allo sportello carburante nero e ai tappetini all weather che arricchiscono la configurazione specifica di questo modello.
Completa la configurazione “hard” una grafica sul cofano 1941 che ricorda una data simbolo per il marchio Jeep, la nascita della Willys, richiamata peraltro su altri particolari della vettura come ad esempio i cerchi, il pomello del cambio e il tavolino per il portellone posteriore. L’area Mopar dedicata ospiterà due esemplari della Jeep Wrangler 1941, uno basato sull’allestimento Rubicon a due porte, l’altro basato sul più esclusivo allestimento Sahara con configurazione 4 porte, livrea Ocean Blue Metallic Clear Coat e hard top.
All’area Museo del Jeep Camp 2019, infine, verranno esposti sette modelli storici: tra gli altri la Jeep Cherokee Chief “Levis” del 1978 e la “prima” Renegade, la CJ5 del 1970, evolutasi poi anche sulla CJ7, come allestimento speciale, fino al 1986.
Il programma del Jeep Camp offrirà inoltre spettacoli, barbecue, sport all’aria aperta, attività per i bambini, aperitivi sulla ruota panoramica, musica dal vivo e, la domenica, una parata conclusiva a culmine delle tre giornate di eventi e guida off-road. È possibile iscriversi all’evento e scaricare il programma completo sul sito dedicato.
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