Mazda entra nella nuova era della mobilità elettrica con un modello che fonde tradizione, estetica e tecnologia in modo sorprendentemente accessibile. La nuova Mazda6e si presenta subito come un oggetto da guardare, certo in Italia sappiamo che questo tipo di carrozzeria non è tra le più amate, ma tant'è: anche l'occhio vuole la sua parte e ancora prima di sapere che è elettrica, quindi da spenta, si rimane oggettivamente colpiti dalle sue forme. Il suo punto forte, però, è un altro: nonostante sia designata ufficialmente come la berlina elettrica del brand nipponico, il suo prezzo è decisamente concorrenziale.
Dopo averla toccata con mano e guidata, posso dirvi che la vettura incarna perfettamente la filosofia del costruttore giapponese: attenzione maniacale al dettaglio, design raffinato, tecnologie intuitive e materiali pregiati. C'è un però: l'auto è creata, in Cina, in collaborazione con il partner locale Changan, pronto a sbarcare anche in Italia dal 2026 con il SUV Deepal S07 disegnato al Centro Stile di Torino. Non è una vera Mazda? Assolutamente no, e vi spiego perchè.
Già, perché la 6e è elettrica ed è disponibile con due batterie da 68,8 kWh e 80 kWh, con quest'ultima capace di garantire sempre sulla carta fino a 552 km nel ciclo WLTP. A bordo, invece, regna l’equilibrio tra sobrietà nipponica e tecnologia, in un ambiente premium ma mai opulento.
Scopriamo insieme come è fatta, come va, e soprattutto quanto costa davvero l’ammiraglia elettrica più sorprendente di questa estate 2025.
Prezzi e allestimenti: Takumi o Takumi Plus? Optional ridotti all'osso
La gamma Mazda6e è composta da quattro varianti principali, che combinano due batterie con due allestimenti. Ecco i prezzi ufficiali, IVA e messa su strada incluse:
Mazda6e 68,8 kWh Takumi, 43.850 euro
Mazda6e 68,8 kWh Takumi Plus, 45.500 euro
Mazda6e 80 kWh Takumi, 45.450 euro
Mazda6e 80 kWh Takumi Plus, 47.100 euro
Una forbice abbastanza contenuta e non troppo comune rispetto ad altri marchi premium che permette di scegliere tra più autonomia o più accessori senza sacrifici eccessivi. Vediamo in dettaglio cosa offrono i due allestimenti principali:
Allestimento Takumi
Cerchi in lega da 19”
Fari e luci posteriori a LED
Griglia anteriore illuminata
Tetto panoramico
Spoiler posteriore elettrico
Sedili in pelle sintetica (Warm Beige o Black)
Head-up display da 50”
Display centrale da 14,6”
Climatizzatore bizona
Impianto audio Sony con 14 altoparlanti
Ricarica wireless e chiave digitale
Pacchetto completo di ADAS e 9 airbag
Allestimento Takumi Plus
Pelle Nappa Marrone e inserti in tessuto scamosciato
Volante in pelle bicolore
Finiture interne effetto legno
Cielo abitacolo nero
Tendalino elettrico per tetto panoramico
Rivestimento consolle e vani in tessuto soft-touch
Tutti gli accessori del Takumi inclusi
Sono disponibili 7 tinte carrozzeria (di cui 6 a pagamento) come Jet Black, Aero Grey, Polymetal Grey e il sempre fascinoso Soul Red Crystal che, per 1.550 euro, vale il prezzo del biglietto. I cerchi sono da 19" per tutti. Nessun pacchetto opzionale complesso: Mazda ha puntato su chiarezza e completezza fin dalla base, scelta che ritengo valida.
La Mazda6e vista da fuori
La Mazda6e non rinuncia alle proporzioni generose che ci si aspetta da una berlina di segmento D, anzi, le eleva con un tocco quasi sportivo. Misura 4,92 metri di lunghezza (tipiche di un segmento E), 2,15 metri di larghezza (inclusi specchietti) e 1,49 metri di altezza, con un passo importante di 2,89 metri. Questa base generosa si traduce in un’ottima abitabilità interna e in una silhouette slanciata, che riesce a trasmettere dinamismo nonostante il corpo vettura importante.
Il frontale, con la nuova calandra illuminata a LED, è imponente ma non aggressivo. Le linee sono tese, pulite, con superfici fluide che riflettono la luce in modo suggestivo, in particolare se si sceglie il celebre Soul Red Crystal, tinta simbolo della casa. Completano il quadro i cerchi in lega aerodinamici da 19", fari e luci posteriori full LED, vetri scuri posteriori e spoiler retrattile integrato elettricamente, tutti elementi di serie già dalla versione base.
Lo sbalzo anteriore ridotto e il cofano lungo rimandano alle proporzioni classiche delle trazioni posteriori, e la Mazda6e in effetti lo è. Sì, anche questa nuova elettrica mantiene la trazione posteriore, una rarità nel mondo EV a questo livello di prezzo, e un punto a favore del piacere di guida.
Ok, è elettrica, ma quanto è bello l'alettone a scomparsa della Mazda6e? L'avessero fatta termica...
Il bagagliaio posteriore, pur non da record, è capiente: fino a 1.074 litri abbattendo i sedili, con 466 litri in configurazione standard. A sorpresa, è presente anche un vano anteriore comunemente chiamato frunk da 72 litri, utile per i cavi o piccoli oggetti. Tutti elementi che confermano come l'auto sia pensata per l’uso quotidiano tanto quanto per i viaggi lunghi.
La Mazda6e vista da dentro
Entrare in Mazda6e significa trovarsi in un ambiente molto elegante e ben curato, quasi essenziale ma ricco di contenuti. Il design degli interni è pulito e ordinato, con una chiara ispirazione all’estetica giapponese, che punta sulla raffinatezza dei materiali più che sull’effetto scenico.
La versione Takumi offre rivestimenti in pelle sintetica nera o Warm Beige, abbinati a cieli neri o grigio chiaro. Se si sceglie il livello Takumi Plus, si sale ancora di livello con pelle Nappa marrone, inserti in tessuto scamosciato e finiture in legno che impreziosiscono plancia, portiere e consolle. Il risultato è un abitacolo degno di una vera ammiraglia, con cuciture a contrasto, materiali soft-touch e una sensazione di qualità tangibile in ogni dettaglio.
Al centro della plancia domina il nuovo display touch da 14,6”, affiancato da un funzionale Head-up Display da ben 50 pollici, che proietta direttamente sul parabrezza tutte le informazioni di guida. La strumentazione digitale è da 10,2”, e la climatizzazione è bizona automatica. Notevole anche l’impianto audio Sony con 14 altoparlanti, il caricatore wireless da 50W e i numerosi vani portaoggetti ben rifiniti.
A livello di sedili, la configurazione prevede regolazioni elettriche su dieci vie per il guidatore e quattro per il passeggero anteriore. Dietro si sta comodi, grazie a 92,1 centimeri di spazio per le gambe e 96,3 centimetri per la testa, numeri molto buoni per una berlina elettrica dal profilo così slanciato. Il tetto panoramico (di serie) aumenta la sensazione di ariosità.
Due motori e due batterie: potenze e autonomie nel dettaglio
Mazda ha scelto un approccio chiaro per la sua prima ammiraglia full-electric: due tagli di batteria, stessa base tecnica, prestazioni adeguate ma non esasperate, e grande attenzione all’efficienza. Le versioni disponibili sono:
Mazda6e 68,8 kWh: motore da 258 CV (190 kW), autonomia fino a 479 km WLTP (fino a 605 km in città), accelerazione 0-100 km/h in 7,6 secondi, consumo medio di 16,6 kWh/100 km.
Mazda6e 80 kWh: potenza leggermente inferiore con 245 CV (180 kW) ma più autonomia: 552 km WLTP (fino a 692 km urbano), 0-100 in 7,8 secondi, consumo medio di 16,5 kWh/100 km.
Entrambe le versioni utilizzano un motore posteriore con coppia di 320 Nm, trasmissione a rapporto fisso e trazione posteriore. La batteria da 68,8 kWh è di tipo LFP, più economica e durevole, mentre quella da 80 kWh è una NCM, più densa e performante. Entrambe pesano circa 480 kg e sono ricaricabili in corrente alternata a 11 kW (trifase) o in corrente continua fino a 165 kW ma, occhio, perchè chi opta per la 80 kWh vede scendere la capacità di ricarica in CC a 90 kW, un dato che lascia interdetti. Il famoso 10-80% qui si raggiunge in 47 minuti...
In condizioni ottimali con la batteria da 68,8 kWh si possono ottenere fino a 235 km di autonomia in 15 minuti, un dato competitivo che rende la 6e adatta anche a chi fa lunghi tragitti ma che, a questo punto, penalizza il taglio di batteria che virtualmente dovrebbe assicurare più autonomia.
Alla guida della Mazda6e: sulla carta tutto bene, ottima insonorizzazione e buon feedback
Mai dimenticarsi che quando si sale a bordo di una Mazda ci si aspetta sempre di trovare qualcosa di diverse dall'ormai millantato uniformismo cui sembrano adeguarsi tutti gli altri. Se è vero che fino a lei, vedremo con la nuova CX-5 svelata a ore, avevamo un certo concetto di interni e soprattutto di ergonomia, con la Mazda6e si perde un po' di quell'originalità data, per esempio, dallo schermo ancora controllabile con il rotellone sul tunnel. Direte voi, e cosa cambia? Beh la qualità è davvero alta, e l'ho apprezzata in particolare in un contesto di cui ti parlo a breve, ma trovarsi il megaschermo centrale da 14,6", il solito megaschermo che sembra ormai obbligatorio e fa tanto Tesla Model 3 ma anche BYD Seal, le sue concorrenti, toglie un po' del fascino.
In realtà l'auto è davvero molto riuscita esteticamente: a me è piaciuto tantissimo l'alettone estraibile (automaticamente sopra gli 80 km/h, rientra altrettanto automaticamente se si sta sotto i 50 km/h per più di 3 secondi) così come il logo illuminato che compare qui per la prima volta. Si ritrova tanto della filosofia cinese specialmente nei menu dello schermo centrale, specie per me che ho avuto modo di salire recentemente a bordo della sopra citata Deepal S07, l'auto con la quale Changan è già sbarcata in alcuni mercati europei e arriverà anche in Italia il prossimo anno.
Torniamo alla 6e. L'auto a nostra disposizione era la versione da 258 CV con batteria da 68,8 kWh, quella che carica più veloce e che offre un'autonomia di circa 479 km nel ciclo misto WLTP. Acceso il quadro, basta premere il freno e per partire inserire la modalità D (anche qui la Cina, e Tesla, insegnano) e vedere con il 98% circa 475 km di autonomia fa già sperare che almeno sotto questo punto di vista la nuova ammiraglia del brand giapponese sia nata bene. Manca, ve lo dico già, la riprova dell'autonomia reale in condizioni miste. Nel nostro test, della durata di circa 2 ore da dividere equamente con il collega, il tratto percorso in autostrada è stato breve e, bella sorpresa, senza limiti: proprio in un tratto di Autobahn "libero" ho potuto toccare la velocità massima (in realtà ho toccato i 179 km/h, 4 km/h sopra) e apprezzare moltissimo l'insonorizzazione dell'abitacolo e l'assenza di fruscii importanti.
"A 130 km/h la parola d'ordine è silenzio, e non solo perché è elettrica."
Per il resto l'erogazione non è eccessiva, non ti incolla al sedile, ma bisogna anche contare un certo scarto con la rivale Model 3 che può contare su due motori. Qui il motore è uno solo, posteriore, con uno schema sospensivo molto classico: McPherson davanti, Multi-Link dietro. Un'auto che non ti emoziona ma che fa il suo, una buona passista. La attende la prova dell'autonomia reale perchè a questo punto mi sento di consigliare la versione con batteria leggermente più piccola, che come avete visto fa risparmiare qualcosa, ma che si carica più in fretta. Più di 200 km ricaricati in una sosta normale, ca. 15 minuti, sono già buona cosa.
Peccato, infine, il lunotto piccolo al posteriore. Buoni gli ADAS e soprattutto le telecamere che permettono di recuperare questo piccolo deficit ormai comune non solo alle berlinone ma anche agli imperanti SUV coupé.