Correva l’anno 2010 e in Peugeot iniziavano a vedersi concept car dall’aspetto molto simile a quello che è oggi la produzione di serie della Casa francese. La Peugeot SR1, presentata al Salone di Ginevra di 8 anni fa, è stata la prima ad intraprendere il nuovo linguaggio stilistico, con la tipica griglia a trapezio rovesciato.
La Peugeot SR1 reintepretava a modo suo il tema della Roadster Gran Turismo, spinto al massimo su questa concept car che fondeva il tema dell’eleganza e delle prestazioni in un connubio nel complesso ben riuscito.
Cofano possente, passaruota altrettanto generosi, baricentro basso, molto basso e linee scolpite contraddistinguevano questa vettura dal carattere ardito e futuristico, fino a fondersi nelle superfici vetrate che andavano a proseguire idealmente le linee del cofano.
Tanti gli elementi innovativi sulla Peugeot SR1: il disegno dei gruppi ottici full led (al posteriore con il famoso artiglio che oggi troviamo su tutti i modelli della Casa francese), i retrovisori esterni con telecamera integrata e, all’interno, una chiara prefigurazione di quello che sarebbe diventato nel giro di breve tempo il famoso i-Cockpit, oggi uno dei punti di forza degli abitacoli di 3008, 308 ecc.
Peugeot SR1: tenace anche in movimento
La concept SR1 non era solo bella da vedere ma anche prestazionale sull’asfalto. Contando sul suo motore ibrido, risultato dell’integrazione del 1.6 THP (218 CV) con il motore elettrico sull’assale posteriore (95 CV) la Peugeot SR1 poteva viaggiare solo in elettrico o scatenare i suoi 313 CV coadiuvati dalla trazione integrale permanente.
Come se non bastasse, la Peugeot SR1 portava in dote anche le quattro ruote sterzanti che oggi compaiono su alcune berline del segmento C o su auto di alta gamma. L’agilità infatti era garantita dalla controfase tra anteriore e posteriore alle basse velocità, grazie alla presenza di piccoli cinematismi che andavano ad agire sui triangoli posteriori.