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Peugeot 208 GTi 30th | la prova in pista

Tempo di lettura: 3 minuti

Quando un mito compie 30 anni, per noi appassionati non c’è modo migliore di festeggiare che vedere un’edizione speciale dedicata proprio a questo evento.

Anzi, un modo migliore c’è, ed è saggiare direttamente in pista le doti di questa versione speciale. Ci siamo recati dunque a Misano Adriatico, nei pressi del famoso circuito intitolato a Marco Simoncelli, sede delle gare di Superbike e MotoGP. Qui abbiamo messo a dura prova l’ultima arrivata nella gamma 208, la GTi 30th, che ha subito diverse modifiche direttamente dal grande team di Peugeot Sport.

Ecco com’è andata.

Design: cosa cambia

La 208 GTi ci ha permesso di rivivere i fasti del passato – quando la 205 GTi solcava le strade e dava del filo da torcere a tutte le sue avversarie, anche di categorie superiori – grazie a dettagli e particolari estetici che richiamano la sua antenata. Oggi la 30esimo anniversario modifica principalmente – per la nostra grande gioia – il comparto tecnico e motoristico, ma anche l’estetica, interna ed esterna, ha subito delle modifiche, per una maggiore caratterizzazione.

Tre le tinte disponibili: Bianco perla, Red Ruby e il colore più famoso, il “coupe france” bicolore nero opaco e rosso. Ma non finisce qui, oltre alle nuove colorazioni a esaltare il quadro estetico ci pensano i bellissimi cerchi neri da 18 pollici abbinati agli affidabili pneumatici Michelin Pilot Super Sport (205/40 ZR18). Dietro ai cerchi si scorge un’altra novità riservata alla 30esimo anniversario, le pinze rosse anteriori a quattro pistoncini, prodotte da Brembo e marchiate Peugeot Sport.

Completano il tutto i diversi particolari neri su specchietti, calandra e altre parti inferiori della carrozzeria, e il doppio scarico cromato.

All’interno immancabile la classica targhetta numerata che riporta la scritta “208 GTi 30th”, i tappetini rossi e, soprattutto, gli affascinanti e sportivissimi sedili che riprendono le forme di quelli della “sorella” DS3 Racing.

Alla guida: prova a prendermi

Fuori l’aggressività non manca, ma cosa “nasconde” questa edizione speciale? Tanta sostanza studiata e progettata dagli uomini di Peugeot Sport, tutta da scoprire, chilometro dopo chilometro.

Abbiamo testato la 208 GTi 30th all’interno del “circuito prove” di Misano, più piccolo e tecnico, per capire al meglio le potenzialità della vettura nel terreno ideale delle Hot Hatch, il misto stretto.

I cavalli salgono da 200 a 208 – un dato più che altro simbolico che va a riprendere il nome del modello – più 25 Nm di coppia extra, da 275 a 300. Il 1.6 Turbo Twin Scroll rivisitato ha permesso un miglioramento anche sullo 0-100, dove ora bastano solamente 6,5 secondi con una velocità massima di 230 km/h. Il cambio rimane il 6 marce già testato sulla 208 GTi.

Le modifiche più “succose” riguardano l’abbassamento dell’assetto di 10 mm e l’allargamento delle carreggiate di 22 mm all’anteriore e 16 mm al posteriore, il che ha conferito una maggiore stabilità all’intero corpo vettura, merito anche della campanatura maggiore. Inoltre, dove alcune – tra le più illuminate – concorrenti vantano differenziali autobloccanti automatici o semi, la Peugeot 208 GTi 30th propone praticamente in esclusiva un differenziale autobloccante a scorrimento limitato Torsen, preso in prestito dalla RCZ R e garanzia di sportività assoluta.

Durante il nostro test drive in pista, è stato proprio l’autobloccante a fare la differenza tra la 30th e la GTi “normale”: se l’inserimento in curva è sempre stato preciso, grazie al Torsen, l’uscita ha subìto notevoli miglioramenti e il sottosterzo è pressoché sparito. La fiducia e il feeling con la vettura sono subito ad altissimi livelli, l’i-cockpit è sempre protagonista in positivo, con la conseguenza che presto si capiscono i limiti e “spremerla” sempre più a fondo è una vera soddisfazione.

Il sound è stato incattivito. Sentirsi accompagnare tra le curve da un gorgoglio e in seguito, quando i giri salgono fino a 5.800/min, dall’urlo del doppio scarico, rappresenta veramente un piacere, troppe volte sottovalutato. Aumenta anche la libertà derivata dall’ESP e dal controllo di trazione, ricalibrati in maniera meno invasiva e completamente disinseribili.

Il risultato è una 208 molto affilata, con tutte le carte in regola per andare molto veloce, in tutta sicurezza e proporsi come benchmark per le altre segmento B “tutto pepe”.

I dati ufficiali della Casa, che riportiamo fedelmente non avendoli potuti verificare con mano, dichiarano un consumo medio di 18,5 km/l ed emissioni pari a 125 g/km.

Prezzo e concorrenti: prova a prendermi Vol. 2

La dotazione è al massimo per una 208 e la possibilità che diventi un pezzo da collezione è molto alta. La 30th rimane comunque un’auto che svolge il doppio ruolo di auto adatta all’uso quotidiano e all’uso “track day”. A questa speciale categoria appartengono diverse vetture e due delle principali candidate arriveranno sul mercato a breve: la Renault Clio Trophy e la Mini John Cooper Works.

Se le avversarie fanno fatica a starle dietro su strada, anche voi, se vorrete aggiudicarvene un esemplare, venduto al prezzo di 26.000 € (la 208 GTi standard costa 22.200 €), dovrete affrettarvi, perché l’edizione è limitata e in Italia ne sono arrivati solamente 40 esemplari (600 prodotti in totale). Insomma, provate a prenderla!

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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Guido Casetta

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