Chi ha detto che la Svizzera è un paese noioso? Nota per i suoi assurdi limiti autostradali, per un giorno la regione neutrale per eccellenza si è trasformata in un covo di appassionati provenienti da tutta Europa. Il motivo? Ammirare dal vivo, a Passione Alfa Romeo, il meglio delle Alfa di ieri e di oggi in un luogo molto rappresentativo per il nuovo corso del Biscione, la sede dell’Alfa Romeo Sauber F1 Team di Hinwill, nei pressi di Zurigo.
Oltre 400 le Alfa Romeo presenti, molte delle quali provenienti dal Museo Storico Alfa Romeo di Arese, per ben 5.000 appassionati, possessori o meno, che non hanno voluto mancare all’appuntamento singolare di Passione Alfa Romeo. Proprio il ritorno in qualità di Main Sponsor nel team Sauber è stato il leit motiv della giornata.
A un certo punto, per lo stupore della folla, ha fatto la sua apparizione anche Charles Leclerc, ormai promesso sposo alla Ferrari ma ancora pilota ufficiale Sauber per le gare rimanenti del campionato. Il forte pilota monegasco si è seduto al volante di una showcar e ha acceso il V8 di un modello di qualche anno fa prima di concedersi a selfie e autografi.
A Passione Alfa Romeo le vetture si incrociano nel tempo
Presso l’area del Motorhome Alfa Romeo sono state esposte diverse vetture. Per quanto riguarda la produzione di serie, anche se limitata, ecco le nuove Giulia Quadrifoglio e Stelvio Quadrifoglio NRING, 108 esemplari ciascuna per onorare la storia del Biscione e lo storico circuito tedesco teatro di tante sfide e di tanti successi, uno su tutti quello del 1993 di Nicola Larini in DTM su Alfa 155.
Accanto a loro, due esemplari di 4C, una Coupé e una Spider, nelle serie speciali “Competizione” e “Italia” presentate al Salone di Ginevra dello scorso marzo. Proprio 4C, Giulia e Stelvio sono state oggetto di numerosi test drive nelle strade confinanti la sede del team svizzero, con un occhio particolare agli autovelox in zona!
Tra le tante vetture storiche presenti, FCA Heritage ha contribuito a scegliere il meglio della produzione dal 1930 al 1975 ed ecco quindi il meglio di Passione Alfa Romeo qui elencato:
Alfa Romeo 6C 1750GS (1930)
Il modello più antico è una preziosa Alfa Romeo 6C 1750 Gran Sport del 1930, l’icona della Mille Miglia che conquistò nel 1930 superando per la per la prima volta la media dei 100 km/h, condotta da Nuvolari e Guidotti. sotto il cofano, un sei cilindri bialbero di 1752 cm3.
Alfa Romeo GP Tipo B P3 (1932)
Nel segno di Nuvolari anche la GP Tipo B “P3”, considerata una delle migliori auto da competizione di sempre: fu progettata da Vittorio Jano, esplicitamente per i Gran Premi. Leggera e dotata di un motore a otto cilindri in linea, vinse la sua prima gara, il Gran Premio d’Italia del 1932, condotta proprio dal “Mantovano volante”.
Alfa Romeo GP Tipo 159 Alfetta (1951)
Nel secondo dopoguerra, dopo il travolgente successo del 1950, con il Mondiale conquistato da Giuseppe “Nino” Farina all’ultima gara, nel 1951 Alfa Romeo decise di gareggiare ancora con l’Alfetta, evoluta tanto da essere denominata Tipo 159 e capace di conquistare il Campionato del Mondo condotta da Fangio.
Alfa Romeo 1900 Super Sprint (1954)
L’Alfa Romeo nel 1954, per onorare lo slogan pubblicitario che definiva la 1900 come la “vettura di famiglia che vince le corse” e per ottenere un motore più potente, aumentò l’alesaggio dei pistoni di 2 mm portando così la cilindrata a 1.975 cm3 (dai 1.884 cm3 originari) ed incrementandone le prestazioni. Per distinguere queste nuove versioni, il nome si arricchì dell’appellativo “Super”, che per tutti gli anni Cinquanta corsero nella categoria Gran Turismo.
Alfa Romeo 1750 GT Am (1970)
Un’altra icona Alfa Romeo conosciuta in tutto il mondo è la 1750 GT Am del 1970. A differenza del modello venduto in Europa, la 1750 GTV – da cui “nasce” la GT Am, che sta per “America” – era dotata del sistema di iniezione meccanica indiretta Spica che rispondeva agli standard americani sulle emissioni e, contemporaneamente, era adatto per le competizioni. Aspetto aggressivo, motore da 220 CV e grande successo nel Campionato Europeo Turismo con la vittoria del titolo piloti da parte di Toine Hezemans, “l’olandese volante”, il miglior interprete della vettura, nel 1970. A condurla, Ivan Capelli, che con Alfa Romeo conquistò Campionato Europeo di Formula 3 nel 1984 con la Martini MK42 motorizzata Alfa Romeo.
Alfa Romeo 33 TT 12 (1975)
La 33 TT 12 debutta il 5 maggio 1973 alla “1000 Km di Spa-Francorhamps”, quando il Campionato Mondiale Marche sta vivendo un periodo di grande popolarità e grande impegno da parte dei più prestigiosi costruttori. La denominazione “33”, portata al debutto nel 1967, è ormai divenuta leggenda; la sigla “TT” significa “Telaio Tubolare” (derivato dalla precedente 33 TT3 con motore 8v) e “12” è il numero dei cilindri dell’inedito propulsore boxer di tre litri in grado di superare la soglia dei 500 CV e la velocità di 330 km/h. A “Passione Alfa Romeo” è stata guidata da Arturo Merzario, che a bordo della TT12 conquistò il Campionato Mondiale Marche nel 1975.