Opel Speedster è un’auto che è rimasta quasi una storia a parte nella lunga esperienza del Marchio tedesco. Prodotta dal 2001 al 2005 in collaborazione con Lotus, ogni Speedster veniva prodotta rigorsamente a mano, secondo una filosofia oggi dedicata solo a serie veramente limitate. La regola, come sarebbe piaciuto a Colin Chapman, era però sempre quella: rinunciare al comfort per la massima esperienza di guida.
Opel Speedster non è mai stata un prodotto per le masse e non è mai stata pensata per esserlo. Per vivere da vicino l’esperienza di un autoappassionato, Kurt Hesse spiega bene cosa si prova ancora oggi con la propria Opel Speedster.
“Il tuo naso vicino alla strada tanto da annusare l’asfalto. Hai il rombo nelle orecchie quando il motore da 280 CV si accende. La sensazione di formicolio allo stomaco quando la sportiva da 930 kg vola tra colpi e frustate intorno alle curve. È un’auto che coinvolge tutti i sensi“.
Hesse ha 64 anni. Ma quando scivola nel posto guida, il corpo si tende e gli occhi si illuminano come un bambino a Natale. A maggio 2004 ha scoperto questa vettura:
“Da allora sono stato completamente ossessionato da lei”
Hesse possiede altre 3 versioni di Opel Speedster, tutt’altro che normali. Una di queste è un’edizione Scorpions elegante ma in uno stato piuttosto pietoso. Hesse spiega:
“Il telaio è in cattive condizioni, il radiatore è rotto ma ha ancora un bell’aspetto vista da dietro. […] Non so nemmeno quante ne abbia sistemate, ad essere onesti.”
Questa passione è iniziata quando ha scoperto alcuni veicoli danneggiati nelle aree di collaudo Opel. Kurt Hesse (formato alla Opel nel 1971, quando era ancora “operaio di lamiera”) decise di trascorrere il suo tempo libero lavorando alla ricostruzione di uno di quei veicoli.
E doveva essere una Opel Speedster, perché gli ricordava tanto la sua passione d’infanzia: la Opel GT. Una passione che si accese sempre più nell’adolescenza. Più tardi, come marito e padre, ha acquistato modelli più adatti alle esigenze di una famiglia, fino a quando Opel Speedster ha risvegliato nuovamente lo spirito di appassionato.
Dopo i primi giri di cacciavite, si rese conto che la vettura sportiva non era solo divertente da guidare, ma era anche un piacere lavorarci!
Se da un lato Opel Speedster è definito un modello di nicchia, d’altro lato chi si mette alla guida si sente “a casa” in quell’abitacolo, sente l’ispirazione e l’emozione della piccola auto sportiva.
Questo è probabilmente il motivo per cui la “Cabrio dell’anno 2000” attrasse un piccolo ma dedicato club di appassionati. Sono stati sviluppati e prodotti freni speciali, parti del telaio, ma anche alzacristalli, cambi e interruttori a levetta con design personalizzati.
Kurt Hesse sorride mentre mostra un volante speciale come prova: può essere attaccato e rimosso con un movimento del polso. È abbastanza pratico, dal momento che la rimozione del volante rende più facile entrare in auto (azione altrimenti complicata).
Hesse ha poi affermato:
“Trovo difficile separarmi da un pezzo di ricambio, perché c’è sempre la possibilità che io possa usarlo. […] Il problema è che è difficile convincermi a separarmi da un pezzo di ricambio, perché c’è sempre la possibilità che io possa usarlo.”
Gli era chiaro fin dall’inizio che la Opel Speedster sarebbe diventata un’auto di grande valore. I collezionisti attualmente pagherebbero circa 25.000 euro per un modello che abbia almeno 14 anni e che costava 32.500 euro al primo lancio del listino.
Solo i modelli con un motore turbo da 2.0 litri che Opel e Vauxhall hanno prodotto a partire dal 2003 godono di uno status di culto. Il motore da 200 CV era disponibile anche nella versione OPC dell’Astra G e funzionava molto bene sulla Opel Speedster.
Questo ha fatto sì che la domanda per il motore Ecotec da 147 CV da 2,2 litri precedentemente installato è durato il tempo di un mattino. Inoltre, è stato il motore turbo ad aprire un nuovo mondo di possibilità per lo scenario tuning.
Hesse conferma che le prestazioni del motore possono aumentare fino a 350 CV (anche se personalmente lui non lo consiglia). Grazie in gran parte al suo telaio in alluminio, la vettura, estremamente piatta, pesa solo 930 kg: troppa potenza al motore potrebbe diminuire il controllo per il guidatore.
“Su una strada con molte curve strette, nessuno può toccarmi. La mia Opel Speedster è scattante come una moto”
Ma c’è una cosa che Hesse ama ancora più delle frustate in curva. Gli sguardi che la sua auto sportiva attira: danno un senso di orgoglio da veri appassionati.
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