Dopo circa tre mesi di inattività dovuta alla sospensione decisa dalla Corte d’Appello, domani i Tutor torneranno a “vegliare” sulle autostrade italiane, seppure in maniera molto ridotta rispetto al passato.
Si inizia con 25 tratte e, nei prossimi mesi, il sistema verrà implementato sulle restanti, che quindi rimarranno ancora “orfane” del sistema di monitoraggio della velocità media durante la tratta, per tutta felicità degli automobilisti dal piede pesante.
La vicenda (riassunta nel nostro articolo dedicato allo spegnimento dei Tutor) ha costretto la società autostradale a rinnovare il software per il riconoscimento targhe, in modo da non risultare più una semplice “copia” di quello che ha creato il contenzioso. Non solo, però, il rinnovamento riguarda anche la velocità di trasmissione dati e la precisione del sistema, che sarà capace di leggere al meglio le targhe, anche quelle rovinate o sporche.
I punti di monitoraggio fisici rimangono dunque quelli già presenti sulle autostrade italiane, ma, per arrivare ai 333 Tutor per 3.100 km di strade coperte dal sistema, bisognerà attendere ancora diversi mesi.
Per tutte le tratte coinvolte, l’accensione dei nuovi Tutor sarà competenza esclusiva della Polizia Stradale. Ovviamente i punti specifici che verranno riattivati non sono stati svelati, ma riguarderanno le zone maggiormente trafficare durante l’esodo estivo e si ha certezza al momento che riguarderanno la A1 Milano-Napoli compresa la variante di valico, la A10 Genova-Ventimiglia, la A14 Adriatica Bologna-Taranto, la A16 Napoli-Canosa, la A24 Roma-Teramo e la A25 Torano-Pescara.
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