Dopo aver visto per la prima volta le forme, piuttosto ben camuffate, di nuovo Opel Mokka, la Casa tedesca comunica che i test all’interno del complesso di Rodgau-Dudenhofen in Germania stanno procedendo come da prassi.
In questo momento gli ingegneri tedeschi, con la collaborazione dei colleghi di PSA (la piattaforma sarà la CMP, la stessa di Peugeot 2008 per intenderci), si stanno concentrando sullo studio del comfort e dei sistemi di assistenza alla guida. Fin dal mese di febbraio, prima del lockdown, gli esperti Opel che operano sul telaio, i gruppi motopropulsori, l’elettronica e l’illuminazione stanno usando l’inverno artico per la messa a punto dei telai e dei sistemi di assistenza su laghi ghiacciati e strette strade di campagna nella Lapponia svedese.
Grazie alla nuova piattaforma condivisa nuovo Opel Mokka segna già un pesante, anche se non sembra essere la parola giusta, guadagno rispetto al passato: il suo peso è diminuito di 120 chilogrammi, seppur gli ingombri siano rimasti molto simili. Nel caso di Mokka-e elettrico, il baricentro abbassato non potrà che migliorare la dinamica di guida.
La “Fase 1” dei test di nuovo Opel Mokka, come dicevamo, è stata condotta in Lapponia, dove gli ingegneri hanno misurato l’efficienza dei sistemi quali ABS, ESP e handling in condizioni di freddo letteralmente polare.
Nella Fase 2, invece, termini ormai abusato, i test sono proseguiti sulle piste di collaudo tedesche, favorite dalla bella stagione. Karsten Bohle, coordinatore del progetto per la seconda generazione di Opel Mokka, ha commentato: “Tutti noi non vediamo l’ora di veder guidare il nuovo Opel Mokka in strada dai nostri clienti. I test drive funzionano come un orologio, anche perché il nostro nuovo “figlio”, con il suo peso ridotto e le dimensioni esterne compatte, reagisce bene alle regolazioni. Maneggevolezza e comfort sono ottimi. Guidare Mokka è una gioia“.
Nuovo Opel Mokka è pronto per sostenere gli esami di maturità presso il Test Center, non lontano dalla sede della Opel a Rüsselsheim, dove le piste riproducono le superfici stradali più difficili d’Europa. L’anello ad alta velocità serve infine per testare la stabilità a diverse velocità, anche a velocità massima, per valutare gli effetti sotto forte stress. I test proseguiranno per tutta l’estate mentre verso la fine dell’anno le prime unità usciranno in versione complete dalla catena di montaggio.
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