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Nuova Volkswagen Golf R | Prova in anteprima

Tempo di lettura: 4 minuti

Tutto ebbe inizio 15 anni fa, con il modello originario di questa serie, la Golf R32. Oggi, invece, siamo arrivati alla nuova Volkswagen Golf R. Ripercorriamo brevemente la storia di questo modello.

La Golf di quarta generazione, lanciata nel 2002, era in grado di erogare 241 CV e fu anche la prima Volkswagen al mondo a offrire il cambio a doppia frizione DSG. Nel mezzo c’è stata la quinta generazione da 250 cavalli, poi la sesta, che ha abbandonato il 3.2 in favore del 2.0 turbo da 270 CV e, infine, la settima, quella odierna, sempre con il 2.0 turbo, ma da 300 CV.

Di tempo ne è passato e, oggi, con il nuovo restyling i cavalli salgono ancora, arrivando a quota 310. Il risultato è la Golf di serie con i valori di potenza e accelerazione migliori di sempre. Vediamo come si è comportata nel nostro primo contatto in pista, nel Circuit Mallorca, a Llucmajor.

Esterni: cattiva e “spigolosa”

La Golf R si presenta più aggressiva e sportiva, principalmente grazie a paraurti ridisegnati, che la rendono più marcata e spigolosa.

Con il restyling 2017 cambiano anche i fari e le luci posteriori, entrambi con tecnologia Full LED di nuova concezione, che contribuiscono a dare un gran senso di modernità. Le fiancate della Golf R sono muscolose e sono caratterizzate da gusci degli specchietti retrovisori esterni cromati, opachi o, a richiesta, in nero lucido o carbonio. Dalla vista laterale si possono notare i cerchi in lega, disponibili da 18 e 19 pollici, che celano dischi e pinze freno maggiorate.

E’ poi presente una serie di optional performance (in arrivo il pacchetto specifico nei prossimi mesi), che dota la Golf R di freni più leggeri, di cerchi da 19 pollici Spielberg o Pretoria, gommati dalle eccellenti Michelin Pilot Sport Cup 2, di uno spoiler più accentuato, dell’impianto di scarico Akrapovic e innalza il limite di velocità a 267 km/h.

Interni: sportiva da tutti i giorni

Come tutte le nuove Golf, anche la R dispone dei nuovi sistemi di infotainment, come il Discover Pro da 9,2 pollici con comandi gestuali (di serie c’è l’8 pollici) e la strumentazione interamente digitale Active Info Display.

I sistemi offrono una grafica specificatamente adattata alla Golf R. In modalità Sport il sistema di infotainment mostra in tempo reale nella consolle centrale valori di funzionamento del motore, come la pressione di sovralimentazione e la potenza erogata, mentre un accelerometro visualizza anche le forze G in una schermata specifica.

La Golf R, però, è sì una vettura sportiva, ma che si trova a suo agio anche nell’utilizzo quotidiano, come tutte le altre Golf della gamma. Grazie alle 5 porte, infatti, e ad una capacità del bagagliaio che parte da 380 litri, la versatilità rimane uno dei suoi punti di forza.

Alla guida della Volkswagen Golf R 2.0 TSI da 310 CV

In Italia la Golf R arriva unicamente abbinata al cambio DSG a 7 rapporti. Questa scelta premia ovviamente le prestazioni e premia la preferita degli italiani, anche se ordinando direttamente da Volkswagen Germania è possibile acquistare, e farsi recapitare, la R Variant o la 3 e 5 porte con cambio manuale a 6 rapporti.

Nel piccolo, ma tecnico, Circuit Mallorca, abbiamo potuto saggiare le doti della Golf R restyling, che oltre ai 10 cavalli in più rispetto alla precedente, propone soprattutto questo nuovo pacchetto Performance, che rende più “affilata” l’auto.

La Golf R comunque migliora le prestazioni sullo 0-100 km/h, che scende a 4,6 secondi con il Launch Control e, grazie ai 400 Nm di coppia massima, riesce a incollarti al sedile in ogni situazione. Un altro marchio di fabbrica della Volkswagen Golf R è la trazione integrale 4Motion, che garantisce sempre tanta trazione e una guidabilità ottimale anche su fondi a scarsa aderenza.

Percorrendo i primi chilometri all’interno del circuito, si nota subito quanto le “calzature” Michelin del pacchetto Performance facciano la differenza e assicurino una tenuta di strada fuori dal comune. Con queste condizioni di aderenza perfetta abbiamo potuto portare al limite la R, per capire dove arrivano le capacità di questa hot hatch. Durante la sessione di test in pista abbiamo mantenuto la selezione del profilo di guida in Race e, una volta presa confidenza con la vettura, abbiamo potuto spostare l’ESC in Sport (è possibile anche metterlo in off), che ci ha lasciato maggior “libertà” di azione.

Ricco di tornanti e curve strette, il circuito spagnolo ha cercato di mettere in difficoltà l’agilità della Golf R, che ogni tanto ha accennato qualche piccolo sottosterzo, ma ha sempre compensato in percorrenza e in uscita, dove la trazione integrale ha svolto un ottimo lavoro, catapultandoci dal cordolo interno all’esterno di quello opposto.

Lo sterzo ha garantito un buon feedback e il DSG, comandato attraverso i piccoli (troppo) paddle al volante, è stato sempre veloce e puntuale. Anche l’assetto ci ha tenuti incollati all’asfalto, mantenendoci in traiettoria anche durante le staccate più dure o nei cambi di direzione più repentini, nonostante non si tratti di una configurazione così estrema, che, infatti, permette di affrontare le normali asperità de terreno con tranquillità.

A mio modo di vedere, uno degli attori principali durante la guida sportiva è il sound, e qui è intervenuta l’azienda slovena Akrapovic, punto di riferimento nel suo campo a livello globale. In opzione, infatti, è possibile equipaggiare la R con i quattro terminali modificati in maniera perfetta dall’Akrapovic, con la Golf R che acquisisce quella cattiveria che le mancava. Questo impianto suona che è una bellezza: scoppiettii in rilascio e veri e propri boati tra una marcia e l’altra. Un vero concerto. Inoltre, come in quasi tutti i sistemi firmati Akrapovic, l’intero l’impianto è in titanio, e questo ha consentito un risparmio di peso di 7 kg.

Un’altra nota a parte la meritano i freni. Optando per l’impianto frenante Performance, 2 kg più leggero del sistema di serie, ci si trova a che fare con una componente estremamente resistente al fading anche alle elevate temperature, come quelle che abbiamo raggiunto durante la nostra guida su pista.

La sostanza è che questa Volkswagen Golf R, quando viene equipaggiata con tutti gli accessori performance, diventa un’auto pronta per il track day, divertente e facile da guidare, capace di raggiungere prestazioni di alto livello e in grado di coinvolgere con un sound degno di nota.

Prezzo e dotazione

La Volkswagen Golf R 5 porte parte dal prezzo di listino 46.800 euro e prevede una dotazione di serie da vettura top di gamma.

La lista accessori presenti senza aggiungere optional vede, tra tanti altri, fari con tecnologia LED, luci posteriori a LED con funzione di frenata e indicatori di direzione animati, sistema di controllo perimetrale Front Assist con funzione di frenata di emergenza City, Cruise control adattivo, cerchi in lega leggera Cadiz, torniti a specchio da 18 pollici, volante sportivo rivestito in pelle, paddle e inserti decorativi in nero lucido e pomello della leva del cambio rivestito in pelle Carbon Style, selezione del profilo di guida, navigatore Discover Media touch da 8 pollici, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, strumentazione interamente digitale Active Info Display e regolazione adattiva dell’assetto DCC.

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Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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Guido Casetta

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