Dopo mesi di voci, teaser, render e mezze smentite, Alfa Romeo presenta la nuova 33 Stradale. Forte reinterpretazione dell’iconica 33 Stradale del 1967, la nuova 33 Stradale rappresenta il giusto compromesso tra un passato termico e un futuro elettrico che vede già coinvolta la Marca del Biscione. 33 esemplari, già completamente sold out, per parlare al futuro guardando al passato.
La nuova fuoriserie Alfa Romeo è stata concepita ispirandosi alla sua progenitrice, con un più di un occhio a quello che la tecnologia odierna avrebbe potuto fare per migliorare un mito su ruote. Niente omologazione solo per la pista, come la Maserati MCXtrema recentemente presentata alla Monterey Car Week.
La nuova Alfa Romeo 33 Stradale può circolare per strada ed è stato confermato che sarà la carrozzeria Touring Superleggera a produrre i pochi esemplari già andati letteralmente a ruba. Parallelamente Alfa Romeo ha istituito la cosiddetta “Bottega”, dove un team di professionisti ha seguito passo a passo i 33 clienti per rispondere ai loro interessi, tanto che ogni 33 Stradale è un esemplare unico in ogni suo dettaglio.
Stellantis, di cui Alfa Romeo fa parte, ha gradevolmente sostenuto l’idea della creazione di questa few-off, fortemente voluta dal CEO Jean-Philippe Imparato, tanto che anche Carlos Tavares si dice ne sia rimasto entusiasta. Lo stesso Imparato ha dichiarato che la nuova 33 Stradale è nata per essere…”all’altezza del nostro passato, al servizio del Marchio, qualcosa di cui gli Alfisti potessero essere orgogliosi”.
Ora che abbiamo capito che cosa abbiamo di fronte, è tempo di capire quali siano i prezzi della 33 Stradale, le sue dimensioni, come sono fatti i suoi interni e, non ultima, tutti i dettagli della scheda tecnica per quanto riguarda prestazioni e potenze delle due versioni di 33 Stradale.
Listino Prezzi Alfa Romeo 33 Stradale
Non c’è ufficialità attorno ai prezzi Alfa Romeo 33 Stradale, come spesso accade in questi casi, ma è facile nonché scontato pensare che le quotazioni dei 33 esemplari prodotti possano superare facilmente il milione di euro; secondo voci bene informate, una 33 Stradale potrebbe costare non meno di 1,5 milioni di euro e non più di 2 milioni di euro a esemplare. Un prezzo dovuto, vista l’esclusività di questa vettura, e un listino prezzi Alfa Romeo 33 Stradale alquanto variabile sulla base dell’effettivo desiderio di ognuno dei suoi 33 clienti.
Come vedremo, la 33 Stradale propone una serie di livree nonché colori di carrozzeria e fantasie per gli interni pre-stabilite dal costruttore. Ciò non toglie che i prezzi di Alfa Romeo 33 Stradale sono cambiati, essendo andati già sold out tutti e 33 gli esemplari, in base al livello di personalizzazione richiesto dal cliente. Non è la prima e non sarà l’ultima Alfa Romeo fuoriserie, lo ha detto lo stesso Imparato in fase di presentazione, ma è senza alcun dubbio una delle Alfa Romeo più care di sempre. Difficile comparare i prezzi di Alfa Romeo 33 Stradale con i 10.000.000 di lire del 1967, un prezzo superiore alla Miura e quasi 10 volte il prezzo di una FIAT 500 che era già sul mercato da una decina di anni.
L’esclusività costa cara e Alfa Romeo 33 Stradale non fa eccezione. Con un prezzo compreso tra 1,5 e 2 milioni di euro, la nuova 33 Stradale può lanciare un trend interessante e proficuo per la Casa italiana ora che, grazie alle sinergie interne a Stellantis e alla ritrovata competitività sul mercato successiva all’arrivo di Tonale, è stato possibile creare un’auto così particolare come questa.
Quanto costa la nuova Alfa Romeo 33 Stradale? Il prezzo di ognuno dei 33 esemplari è compreso tra 1,5 e 2 milioni di euro, prezzo che può variare in base alle personalizzazioni. Le consegne inizieranno non prima del mese di dicembre 2024.
Motori e scheda tecnica Alfa Romeo 33 Stradale
Tutto sulla Alfa Romeo 33 Stradale parla alla prestazione, oggi come allora. Prima di guardare con attenzione la scheda tecnica di Alfa Romeo 33 Stradale, sia elettrica sia termica, di base la versione termica della 33 Stradale monta il propulsore V6 biturbo, di scuola Maserati (il passo è identico tra MC20 e 33 Stradale), e il cambio automatico ZF.
La potenza è di 620 CV che viene messa in ombra dal livello raggiunto dalla versione elettrica, e qui viene il bello, che supera i 750 CV. Senza voler specificare le prestazioni di una e dell’altra, le trovate indicate nella scheda tecnica a chiusura del paragrafo, Alfa Romeo afferma che la velocità massima è di 333 km/h (vogliamo scommettere per la termica) e l’accelerazione 0/100 km/h viene coperta in 3,3 secondi (per l’elettrica). Di serie le sospensioni sono a doppio braccio con ammortizzatori attivi, mentre il sollevatore anteriore a controllo elettronico permette di evitare fastidi su dossi e rampe alzando il muso di 5 centimetri; il comando per attivarlo si chiama “Assetto”, e va premuto entro i 40 km/h.
Di serie anche il sistema frenante Brake-By-Wire e i freni carbo-ceramici del partner Brembo, con dischi ventilati da 390×36 millimetri a 6 pistoncini davanti e da 360×28 millimetri a 4 pistoncini sull’asse posteriore. La monoscocca è in fibra di carbonio, e anche qui si tradisce la parentela più che scontata con la Maserati MC20 , che come la 33 Stradale è disponibile termica (V6 Nettuno 630 CV) ed elettrica (Folgore). A contribuire allo sviluppo della 33 Stradale anche l’esperienza pluriennale del pilota Alfa Romeo F1 Valtteri Bottas, che ha già guidato più volte la vettura sulla pista di Balocco.
Detto del V6, è montato centralmente. Presenti due modalità di guida: Strada e Pista. La prima si avvia di default e assicura maggiore comfort, sospensioni più morbide, valvole di scarico attive aperte solo una volta superata la soglia dei 5.000 giri/min. In modalità Pista libero sfogo a tutta la potenza disponibile e, per l’unità termica, cambiate più veloci e valvole di scarico sempre aperte. Esclusivamente in questa configurazione, il driver può decidere di disattivare il controllo della trazione (ESC OFF). Sempre in Pista è possibile attivare il Launch Control premendo sul tasto che riporta l’effige del Quadrifoglio. Si possono anche regolare le sospensioni, da rigide a medie se si è in modalità Pista.
Scheda tecnica Alfa Romeo 33 Stradale V6:
- Motore: 3.0 V6 90°
- Turbo: Twin-Turbo
- Massima potenza: 620 CV
- Cambio: automatico doppia frizione 8 rapporti
- Capacità serbatoio: 60 litri
- Cx: 0,375
- 0-100 km/h: <3 secondi
- Velocità massima: 333 km/h
- Spazio di frenata (100-0 km/h): <33 metri
- Peso a secco: <1.500 chilogrammi
Scheda tecnica Alfa Romeo 33 Stradale elettrica:
- Motore: elettrico, con torque vectoring
- Architettura: 800 Volt
- Batteria: 90 kWh netti
- Massima potenza: >750 CV
- Autonomia: ca. 450 chilometri
- Cx: 0,375
- 0-100 km/h: <3 secondi
- Velocità massima: >310 km/h
- Spazio di frenata (100-0 km/h): <33 metri
- Peso a secco: <2.100 chilogrammi
Dimensioni Alfa Romeo 33 Stradale
Prima di analizzare il suo design così particolare, uno sguardo alle dimensioni di nuova Alfa Romeo 33 Stradale:
- Lunghezza nuova Alfa Romeo 33 Stradale: 4,63 metri
- Larghezza nuova Alfa Romeo 33 Stradale: 1,96 metri (2,17 con specchietti)
- Altezza nuova Alfa Romeo 33 Stradale: 1,22 metri
- Passo nuova Alfa Romeo 33 Stradale: 2,7 metri
Realizzata da Touring Superleggera ma interamente disegnata al Centro Stile Alfa Romeo. Così sono nate le linee, moderne ma radicate nel passato, della nuova 33 Stradale. Partendo dal muso si richiama subito la parentela con l’antenata: volume possente, trilobo rielaborato e piuttosto piccolo e gruppi ottici piuttosto prominenti e dalla forma complessa, sempre su base ellittica. Lateralmente le porte si aprono a “elitra”, tanto che da chiuse una porzione di vetro sul tettuccio permette di curiosare all’interno della fuoriserie del Biscione. Ampie le prese laterali, a suggerire la presenza del motore centrale di cui ci occupiamo a breve.
Il cofano, per meglio dire il cofango, si apre elegantemente come sulle vetture da corsa, ricordiamo che la 33 Stradale del 1967 è stata la versione omologata della Tipo 33 impiegata nelle corse di durata, mentre il posteriore con i suoi fari tondi, forse l’aspetto che impressiona di più nella vista d’insieme, è una classica coda tronca.
Guardando all’aspetto aerodinamico, sempre importante su una vettura dall’indole sportiva, il Cx di 0,37 non è da record ma è ragguardevole pur avendo scelto di non utilizzare sistemi di aerodinamica attiva, come capitato sulle Giulia Quadrifoglio GTA e GTAm che hanno goduto dello studio in galleria del vento grazie alla partnership con Sauber Engineering in F1. Quattro le livree livree esclusive, differenti le finiture in fibra di carbonio e diversi i loghi (Quadrifoglio o Autodelta) che hanno stuzzicato l’inventiva dei clienti.
Per quanto riguarda i colori della carrozzeria, Alfa Romeo ha deciso di limitare la scelta a tre tinte dai richiami storici: il classico Rosso Alfa pastello, una reinterpretazione del Blu Reale e, non ultimo, il raffinato Rosso “Villa d’este”. Una delle livrea sopra citate è la bianco-rossa che adornava la Tipo 33 in gara. I cerchi in lega da 20” Tributo (ant: 245/35 R20, post: 305/30 R20), possono essere neri, oro o argento. infine, il doppio terminale di scarico può essere rifinito in cromo satinato o nero.
Interni Alfa Romeo 33 Stradale
Venendo agli interni della 33 Stradale, l’obiettivo principe della loro progettazione è stato quello di ridurre al minimo comandi e orpelli che avrebbero potuto distrarre il pilota dalla guida. Ne consegue la scelta di aver disposto pochi ed essenziali comandi, tutti fisici, sul tunnel centrale, mentre sul display digitale del quadro strumenti, sempre inquadrato dal mitico cannocchiale, vengono riassunti tutti i dati importanti di cui tenere conto durante la guida.
L’ispirazione aeronautica di disporre i comandi su più livelli è geniale ed è coadiuvata dall’uso di materiali come alluminio, fibra di carbonio e Alcantara; abbiamo detto della consolle sul tunnel cui si aggiunge la consolle alta, ricavata sul rivestimento centrale dell’interno del tetto. Due le opzioni a disposizione per gli interni Alfa Romeo 33 Stradale: “Tributo” e “Alfa Corse“.
Il primo vede protagonisti pelle (“biscotto e ardesia”) e alluminio e si ispira direttamente alla 33 Stradale che tutti i visitatori del Museo di Arese possono vedere con i loro occhi. Passando agli interni, la nuova 33 Stradale è disponibile in due proposte di base: Tributo e Alfa Corse. Il primo è contraddistinto da pelle e alluminio e rende omaggio all’esemplare della 33 Stradale del ’67 esposto al Museo di Arese. C’è la possibilità di scegliere interni con doppia cromia rosso/nero oppure blu/ardesia. Alfa Corse è il tripudio di fibra di carbonio e Alcantara, con diverse cromie. Il volante è un altro dei tratti caratteristici degli interni di Alfa Romeo 33 Stradale. Compatto, ovviamente tagliato, è privo di comandi e si può scegliere con le tre razze in alluminio (configurazione Tributo) o in fibra di carbonio (Alfa Corse). Come accennato, il cannocchiale è sempre protagonista in ogni abitacolo Alfa Romeo che si rispetti. ll quadro strumenti si differenzia tra le due modalità di guida di cui parliamo a breve, con nessun comando superfluo che non sia utile alla guida.
Tra plancia e tunnel è incastonato il display, a scomparsa, mentre il sistema audio ha un totale di 7 altoparlanti. Infine, i sedili sono rivestiti in pelle Poltrona Frau, reincarnazione degli originali di oltre 55 anni fa, con i famosi “cannelloni” laterali, modernizzati dalla presenza dei sei comandi di regolazione elettrica e quattro vie lombari.
Opinioni - prova su strada Alfa Romeo 33 Stradale
Con un heritage così importante, è giusto ripercorrere la storia della 33 Stradale prima di riassumere quella che è diventata la sua evoluzione. Siamo nel 1967 e Alfa Romeo è impiegata ai massimi livelli del motorsport mondiale. Il presidente Luraghi e Carlo Chiti (Autodelta) decidono di costruire una vettura sportprototipo, la Tipo 33. Il debutto avviene alla cronoscalata di Fléron, vicino a Liegi, ed è subito vittoria. La vittoria nel Campionato Marche, la mamma dell’attuale WEC, arriva nei campionati 1975 e 1977. Già nel 1967, forte dell’entusiasmo di quel debutto così convincente, ad Arese si decide di produrre una 33 Stradale di piccolissima serie, capaci di proporre le forme del prototipo su un assetto che fosse ideale per la guida su strada. La 33 Stradale viene così disegnata da Franco Scaglione, che firma il suo masterpiece. 18 gli esemplari prodotti artigianalmente tra 1967 e 1969, di cui uno è custodito gelosamente presso il Museo di Arese. Da quei 18 telai nacquero successivamente altri prototipi storici come la Carabo (1968), la 33/2 Coupé Speciale (1969), la Cuneo (1971) e la Navajo (1976).
Oggi la nuova Alfa Romeo 33 Stradale è nata sotto la guida stilistica di Alejandro Mesonero – Romanos, head of Alfa Romeo Design, il quale ha affermato che tutto il lavoro di progettazione della nuova 33 Stradale si ispira “con rispetto” al capolavoro di Franco Scaglione del 1967. La nuova 33 Stradale è, in conclusione, il connubio di passato e futuro. Ne sono stati creati esemplari con motore termico e altri con motori elettrici, così come gli interni in stile aeronautico sanno essere pratici e affascinanti nella loro semplicità. Le dimensioni sono quelle di una berlinetta, sebbene ben superiori a quelli della 33 Stradale del 1967 che sfiorava appena i 4 metri. C’è tanta raffinata tecnica sotto le sue forme così tanto retrò, a partire dagli ammortizzatori a controllo elettronico, così come nell’aerodinamica: pu senza ricorrere a sistemi attivi, basta osservare meglio i fari anteriori per scoprire una canalizzazione dell’aria verso il radiatore, così come il sostegno degli specchietti ha una forma aerodinamica utile a indirizzare il flusso verso le prese d’aria.
Il suo telaio, con monoscocca in fibra di carbonio, è stato il cardine attorno al quale è nata la 33 Stradale. Massima rigidità torsionale, pesi ridotti, baricentro ottimizzato. Anche la struttura del tetto e le cerniere per agevolare l’apertura delle porte a “elitra” ha richiesto una rigorosa progettazione. Con i freni carbo-ceramici prodotti ad hoc da Brembo, inoltre, è garantita la massima capacità di frenata per entrambi i livelli di potenza. Le pinze freno, una curiosità, possono essere rosse, nere e gialle, ma non sono state escluse richieste di colori particolari da parte dei fortunati possessori.
Rientra nell’esperienza dei tecnici coinvolti nella Bottega Alfa Romeo lo stretto rapporto che si è creato tra costoro e i clienti di 33 Stradale nel definire ogni singolo aspetto della loro nuova creatura da collezione. Già un anno fa, alle porte del Gran Premio di Monza 2022, alcuni di loro presenti come ospiti sono stati interpellati circa i loro desideri e ci sono volute poche settimane da allora per chiudere gli ordini. La sede della Bottega è stata la Sala del Consiglio del Museo di Arese, lo stesso luogo dove nel 1967 era stato approvato il progetto della storica 33 Stradale. Richieste che, per inciso, sono state poi valutate dal comitato presieduto dal CEO stesso, sempre nell’ottica di preservare l’iconicità della vettura. L’unicità, invece, è stata garantita grazie alla procedura che ha permesso ai clienti di “firmare” il loro telaio. Il VIN specifico, lo noterete dalle immagini dell’abitacolo, viene riportato sulla sommità del tunnel centrale.
In altre parole, la nuova Alfa Romeo 33 Stradale è realmente una vettura altamente esclusiva non fosse altro perché verrà prodotta in soli 33 esemplari. Ora che Imparato ha promesso che non sarà l’ultima delle fuoriserie ispirate al passato, è già partito il toto nomi per capire quale sarà la prossima Alfa Romeo “storica” a rinascere con le moderne tecnologie: Montreal? Carabo…o Disco Volante?