A chi non è mai capitato di trovarsi di fronte a un semaforo pronto a diventare rosso e a mandare l’automobilista nel panico? Tutti, da quando abbiamo preso la patente, abbiamo vissuto con il terrore di “passare con il rosso”, e di ricevere poche settimane dopo una multa per semaforo rosso puntuale come il sole la mattina.
Un’esperienza sicuramente spiacevole, oltre che oggettivamente molto pericolosa. In questo articolo cerchiamo di capire cosa succede, nella pratica, quando si prende una multa per semaforo rosso, soprattutto dopo le novità del nuovo Codice della Strada di fine 2024, che ha inasprito le sanzioni anche per chi decide di non fermarsi con il semaforo rosso. Come e quanto può cambiare la sanzione, ma soprattutto c’è un tempo tecnico entro il quale possiamo dormire sonni tranquilli e, infine, c’è un modo per non perdere punti nonostante la responsabilità?
Diciamolo subito, la sanzione può essere molto pesante per le tasche dell’automobilista responsabile dell’errore commesso, e può peggiorare se la multa semaforo rosso è rilevata e commissionata per un passaggio sotto la luce rossa in un determinato orario della giornata. In più, dalla fine del 2024 si incorre anche nella temuta sospensione “lampo” della patente, per un periodo compreso tra i 7 e 15 giorni. In appendice, diamo anche uno sguardo alla preoccupazione che riguarda il passaggio con luce arancione, perché anche in questi casi si può rischiare la multa per semaforo rosso.
Premessa importante: a regolare cosa succede con il semaforo rosso è l’art. 41 comma 11 del Codice della Strada: “durante il periodo di accensione della luce rossa, i veicoli non devono superare la striscia di arresto”. Poche parole, semplici e dalle conseguenze molto dannose per chi non le rispetta. In qualsiasi occasione, anche quando la luce da verde passa a essere arancione, vale il buon senso: meglio fermarsi e aspettare che torni il “verde”. Si può essere multati anche se si è passati volontariamente con il giallo. Ovviamente, nulla si può se il muso della macchina passa quando scatta il giallo e non c’è più tempo per fermarsi.
A scuola guida la prima cosa che si impara, oltre a tenere un volante tra le mani, è a non passare nell’incrocio quando il semaforo è rosso. Probabilmente lo impariamo molto prima, quando da passeggeri vediamo guidare i nostri genitori o gli amici più grandi. Viviamo con la consapevolezza che luce rossa significa “Fermati“, significa frenare e aspettare la luce verde. Questa grande consapevolezza è ormai radicata nel nostro comportamento sociale, sia da automobilisti che da semplici pedoni.
Ricordiamo, infatti, come la stessa regola valga per gli attraversamenti pedonali, nonché per gli altri utenti deboli della strada come i ciclisti. Nonostante tutto, può capitare di passare con il semaforo rosso. Errore che può capitare, ci mancherebbe, ma che pregiudica non solo l’incolumità dello stesso automobilista, ma anche quella di chi in quel momento ha ricevuto la luce verde per poter percorrere quello stesso tratto di strada.
Non si tratta, quindi, di un errore banale, nonché molte volte volontario. La legge punisce gravemente chi passa con il semaforo rosso. A testimonianza di ciò negli anni sono state varate diverse sanzioni legate ai trasgressori. Sono, infatti, sia pecuniarie (quindi comportano la perdita di denaro) sia accessorie, perché comportano la perdita di punti sulla patente e, in alcuni casi, la sospensione della licenza di guida. Sono tre i casi che definiscono la sanzione per multa semaforo rosso, e possono dipendere da diversi fattori che ora andiamo ad illustrarvi.
In primis, c’è sempre una sanzione per chi passa con il semaforo rosso, a meno che non si vinca il ricorso di cui parleremo più tardi nel dettagli. Quest’ultima può essere immediata se, presso la “lanterna semaforica” (così è definita dal Codice) è presente una pattuglia che può provvedere a fermare il colpevole e sanzionarlo. Proprio in questo caso “scatta” la sospensione della patente, che deve essere comminata in flagranza di reato e non in un secondo momento.
La sanzione pecuniaria e accessoria, invece, può essere trasmessa postuma, a breve vedremo entro quanto per i termini della legge, e arrivare presso il domicilio/residenza dell’automobilista colto in flagrante. La seconda possibilità di multa per semaforo rosso scatta quando si commette questa infrazione in presenza di un rilevatore di infrazioni semaforiche, sempre più presenti nelle città italiane. Sono apparecchi, non per forza segnalati a distanza come accade per gli autovelox, che scattano una fotografia all’auto, tramite due telecamere, quando questa passa oltre la striscia di arresto quando il semaforo è rosso, per poi risalire tramite la targa al proprietario.
Questi dispositivi sono normati dal comma 1-ter dell’articolo 201 del C.D.S., il quale certifica come non sia “necessaria la presenza di organi di polizia stradale qualora l’accertamento sia avvenuto mediante rilievo con dispositivi o apparecchiature approvate per funzionare in modo completamente automatico”. Chiarito anche questo punto, veniamo alle effettive sanzioni per multa per semaforo rosso:
Un sospiro di sollievo? Se pagate la sanzione legata alla multa semaforo rosso e la pagate entro 5 giorni dalla data di ricezione l’importo si riduce del 30%, con l’esclusione del caso sopra citato quando si cade nella recidiva entro il biennio dalla prima infrazione.
L’art. 195 del CdS, inoltre, prevede un adeguamento biennale degli importi in base all’inflazione e riguarda tutte le sanzioni previste nel Codice, non solo quelle legate al passaggio con il semaforo rosso. In realtà, secondo un aggiornamento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale al 22 dicembre 2022, per via delle eccezionali condizioni economiche sono stati sospesi gli aggiornamenti biennali delle sanzioni amministrative per gli anni 2023 e 2024.
Anche per quanto riguarda la ricezione della multa per passaggio con semaforo rosso è il Codice della Strada a specificare le tempistiche. Se si è passati con il rosso e scatta il 91° giorno dall’infrazione, significa che su quell’incrocio non era presente né un rilevatore né una pattuglia. In un certo senso, si è “scampati” alla sanzione pur rischiando grosso e facendo rischiare gli altri. Se, invece, la multa semaforo rosso arriva entro i 90 giorni (calcolato dal giorno successivo, esclusi i festivi) significa che si è effettivamente passati con il semaforo rosso e bisogna pagare oltre che prepararsi a vedere scendere i propri punti sulla patente. Se si riceve, per errore, la multa oltre i 90 giorni, ci sono tutte le premesse per fare ricorso e vincere la causa.
Volendo chiarire dopo quanto arriva la multa per semaforo rosso, infine, è necessario chiarire un dato oggettivo. Questa può arrivare immediatamente se si viene sorpresi dalle Forze dell’Ordine, che si tratti di Polizia, Vigili Urbani o altri organi che stavano controllando il semaforo in questione. La normativa vigente (art. 201 CdS), tolto questo specifico caso, fissa a 90 i giorni entro i quali la multa deve arrivare presso il domicilio del contestato. Spesso il verbale viene spedito a mezzo posta, in questo caso fa fede la data di spedizione con raccomandata. Un ultimo caso può fare la differenza tra una multa pagata e la facilità nel vincere un ricorso: se le Forze dell’Ordine non dovessero riuscire a mandare il verbale entro i 90 giorni, qualsiasi sia il motivo, la multa può praticamente considerarsi nulla.
Quando arriva la multa semaforo rosso?
La multa semaforo rosso deve arrivare entro i 90 giorni dal rilevamento dell’infrazione, a partire dal giorno successivo e senza calcolare i giorni festivi. Se, ad esempio, l’infrazione avviene di sabato, i 90 giorni vengono calcolati dal lunedì successivo e non dalla domenica.
Ovviamente, fatta la legge trovato il (lecito) inganno. Se si viene ripresi dalla telecamera o fermati dalla polizia per essere passati con il rosso, esistono diversi modi per non perdere punti e per sperare di non dovere pagare la multa. Chi si appella al Giudice di pace, può sperare in alcuni scenari nei quali la multa può non essere più applicata.
Se si richiede l’intervento del Giudice di Pace entro i 30 giorni dalla ricezione del verbale, è possibile richiedere la valutazione del malfunzionamento del rilevatore (Photored, più comunemente T-Red), dei vizi di forma del verbale redatto dalla polizia o della limitata accensione della luce arancione. Si può, poi, richiedere l’intervento del Prefetto della città, entro i 60 giorni dall’emissione del verbale. In più, è possibile richiedere l’intervento di questi enti nel caso ci sia un motivo valido, che approfondiamo, per il quale in quell’occasione si è passati con il rosso.
Riallacciandoci a questo ultimo caso, possiamo fare alcuni esempi che rientrano nei casi di come non perdere punti dopo una multa semaforo rosso. Se stavate correndo in ospedale con una persona in fin di vita o, molto più semplicemente, con una donna ormai pronta a partorire potreste avere successo e vedere annullata la vostra multa. Negli altri casi, invece, si applicano queste eccezioni:
Si rimanda, quindi, alla buona condotta degli automobilisti che devono mantenere sempre la giusta velocità di crociera avvicinandosi a un semaforo. Se vedete il giallo, pigiate il piede destro sul pedale del freno.
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