Per molte aziende e i loro business plan è ormai ineluttabile parlare di sostenibilità. L’obiettivo, o la meta obbligata, è diventare carbon neutral entro il 2050 ma, a “stretto” giro, il 2030 è un primo traguardo le cui basi vanno poste già oggi. Michelin sta già mettendo in pratica nuovi processi industriali così come una serie di nuovi prodotti sempre più rispettosi dell’ambiente. Vediamo come la Casa del Bibendum si appresta ad affrontare il suo futuro.
Entro il 2030, che per l’industria significa dopodomani, si vuole ridurre del 50% le emissioni rispetto al 2010 oltre ad aumentare il contenuto di materie prime sostenibili in tutti i suoi prodotti al 40%, per raggiungere il 100% entro il 2050. Parallelamente bisogna promuovere innovazione, equità, sicurezza e buone pratiche industriali in ogni stabilimento, attraverso quella che è definita la strategia delle tre P (People, Planet, Profit), in cui le necessità di generare profitto, deve necessariamente coesistere con le esigenze delle persone e del pianeta.
Michelin da decenni ha basato in Italia due dei suoi stabilimenti più importanti: ad Alessandria vengono prodotti gli pneumatici per le vetture di tutti i giorni, a Cuneo quelli per autocarro. Michelin è quindi il primo fabbricante italiano, con una capacità produttiva installata di oltre 14 milioni di pneumatici/anno. Aggiungendovi Torino, dove è presente il reparto per la produzione di semi finiti e il nuovo European Distribution Center, la Direzione Commerciale di Milano e l’EDC di Pomezia, la Casa transalpina impiega in Italia 3.800 persone.
Si parla quindi di esempi di innovazione e sostenibilità, anche nella vita locale. Michelin è intervenuta sin dalla fase progettuale nella costituzione del Compentence Center, attraverso la Fondazione Michelin Sviluppo e le collaborazioni in essere con Incubatore del Politecnico di Torino (I3P), Incubatore dell’Università di Torino (2I3T), Unione Industriale di Torino gruppo Piccola Industria, Confindustria Cuneo, Confindustria Alessandria, Réseau Entreprendre Piemonte ha sostenuto negli ultimi 5 anni 108 PMI, prevalentemente start up, ad alta vocazione innovativa, erogando contributi per la creazione di più di 700 posti di lavoro e, attraverso il modello della Open Innovation, 12 di queste hanno concretamente contribuito a realizzare importanti innovazioni all’interno degli stabilimenti italiani Michelin.
In linea con questi obiettivi, nella primavera di quest’anno sono stati lanciati due nuovi pneumatici che includono nella loro progettazione l’analisi dell’intero ciclo di vita: Michelin e.Primacy, dedicato ad autovetture e SUV, e Pilot Sport EV, il primo pneumatico sportivo dedicato alle vetture elettriche ad alte prestazioni, ad essere disponibile sia in primo equipaggiamento, sia al ricambio.
Il primo, prodotto a Cuneo, è dotato della più bassa resistenza al rotolamento della sua categoria e tra i pochi a poter vantare la classificazione in classe “A” in efficienza energetica e “B” in resistenza al rotolamento. La bassa resistenza al rotolamento di Michelin e.Primacy si traduce per l’automobilista in un risparmio fino a 0,21 litri di carburante ogni 100 chilometri, pari a circa 80 euro lungo l’intera vita del pneumatico.
L’utilizzo di meno carburante comporta inoltre una riduzione delle emissioni di CO2. Per l’ambiente, questo guadagno può essere stimato in 174 kg durante la vita di un pneumatico, corrispondente alle emissioni di CO2 generate da un veicolo che viaggia per più di 1.600 km. Allo stesso modo, questa maggiore scorrevolezza migliora l’efficienza energetica di un veicolo elettrico, aumentandone così la sua autonomia di circa il 7%, quasi 30 km di maggior percorrenza per un veicolo con un’autonomia di 400 km rispetto ad altri pneumatici della sua categoria.
Inoltre, Michelin e.Primacy garantisce lo stesso livello di performance lungo tutto la vita dello pneumatico, che ricordiamo rimane assolutamente valido fino al limite legale dell’1,6 millimetri, una battaglia che Michelin porta avanti ormai da tanto tempo. L’affermazione trova riscontro nel test di frenata su bagnato, attualmente utilizzato come riferimento per l’omologazione europea R117 dei pneumatici nuovi, che Michelin e.Primacy è in grado di superare anche da usurato, dopo aver percorso 30.000 km. Disponibile dallo scorso marzo in 56 dimensioni, dai 15 ai 20 pollici, il pneumatico e.Primacy potrà equipaggiare i veicoli più diffusi sul mercato.
Primo pneumatico del Bibendum nato per equipaggiare vetture elettriche ad alte prestazioni, Pilot Sport EV non solo nasce per maggiori performance ma anche per aumentare l’autonomia della vettura grazie alla sua bassa resistenza al rotolamento. Frutto dell’esperienza maturata in sei stagioni di Formula E da gommista ufficiale, Michelin Pilot Sport EV incorpora la tecnologia ElectricGrip Compound, che utilizza una mescola più dura al centro del battistrada – così da offrire un’elevata aderenza per gestire gli elevati livelli di coppia che caratterizzano le auto sportive elettriche – e una mescola ad alta efficienza sulle spalle, che riduce il consumo di energia per le distanze più lunghe e consente un elevato chilometraggio. Ulteriore caratteristica del nuovo Pilot Sport EV è l’utilizzo della tecnologia Michelin Acoustic: grazie a un apposito inserto in schiuma di poliuretano il rumore dello pneumatico si riduce praticamente a zero da dentro l’abitacolo.
Nel contempo, il fianco del pneumatico Michelin Pilot Sport EV riprende lo stesso design della versione adottata nella Formula E, con “effetto velluto”. Michelin è attualmente l’unico produttore presente sia nel primo equipaggiamento, sia sul mercato del ricambio con pneumatici dedicati alle auto sportive elettriche. Il Michelin Pilot Sport EV entrerà progressivamente in commercio nel corso del 2021 in 16 dimensioni (primo equipaggiamento: 11 misure / ricambio: 5 misure) per cerchi dai 18 ai 22 pollici.
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