L’elettrico è veramente il futuro? A guardare come stanno oggi le cose, è sicuramente vero che qualcosa si sta muovendo, ma è anche vero che stiamo ancora parlando di una fetta di mercato piuttosto piccola e dai profitti limitati. Le previsioni dicono che presto cambierà questa tendenza, e c’è chi si è già attrezzato, specie tra le case premium. Togliendo Tesla, colei che ha inaugurato una nuova era, perché di questo si tratta, negli ultimi tempi si sono aggiunte Audi, con e-tron, Jaguar, con I-Pace (Car of the Year 2018) e, ultima solo cronologicamente, Mercedes, con la EQC 400 4Matic, oggetto nella nostra prova su strada in anteprima.
EQ, come Electric Intelligence, ovvero il Marchio legato a doppio filo alla Stella di Stoccarda e del quale sentirete spesso parlare nel futuro. Un po’ come AMG lo è per le auto sportive, EQ diventerà il protagonista futuro della marca stellata, con ben 10 modelli, EQC 400 compresa, in arrivo nei prossimi anni. Se la smart elettrica rappresenta il futuro dell’auto da città, anche lei con la sigla EQ, Mercedes ci tiene a sottolineare che la EQC è l’auto giusta per le vacanze, diremmo anche pulite; cerchiamo di spiegarvi il perché.
Mercedes, per la sua EQC, ha scelto di percorrere una scelta stilistica ben definita. Innanzitutto, per rispondere alla concorrenza sopra citata, ha scelto non a caso le forme di un SUV, ispirandosi alla linea, almeno in vista laterale, di una GLC recentemente aggiornata. EQC è però leggermente più corta della rivale per l’eccellenza, la e-tron, con 4,76 metri di lunghezza contro i 4,90 della concorrente di Ingoldstadt.
Il tutto per valorizzare lo spazio a bordo e rappresentare, al momento, il vertice opposto della gamma elettrica del gruppo Daimler: da una parte appunto la smart EQ fortwo, da noi già provata, piccola e agile per l’uso cittadino a zero emissioni, dall’altra il SUV per eccellenza della Casa di Stoccarda, in attesa di tutti gli altri modelli che andranno a infoltire la gamma elettrica del colosso tedesco.
Tornando al design degli esterni, la “nuova era” viene contraddistinta da elementi quali il frontale Black Panel, identificativo, nonché distintivo, del nuovo Marchio, così come è inedito il collegamento, tramite luce a LED, tra i due gruppi ottici, molto d’effetto specie di notte. Se questa caratteristica è ormai la norma, al posteriore, su molti modelli con ogni tipologia di alimentazione, la strada percorsa da Mercedes con la EQC 400 sa tanto di futuro. I fari, veri protagonisti del frontale, sono Multibeam LED, con elementi di dettaglio di colore blu.
Dentro, seppur sia ormai una conferma, è sempre positivo trovarsi davanti a un sistema così moderno come l’MBUX, sapientemente adattato all’uso che si fa di un’elettrica, ci spieghiamo meglio. Con il classico comando vocale “Hey Mercedes”, l’assistente vocale vi risponderà quanta autonomia vi rimane, potrete impostare il livello di carica per la prossima sosta alla colonnina così come chiedere i “soliti” comandi come “ho caldo” o ancora “portami all’aeroporto di Fiumicino”. Sullo schermo, comandabile sia dal pad sul tunnel sia dal sensore sulla razza destra del volante, compare poi un menu dedicato a EQ con funzioni come il monitoraggio del flusso di energia, graficamente ineccepibile, così come la programmazione dell’energia e altre funzioni utili: una di queste è la Pre-climatizzazione, programmabile tramite l’app Mercedes Me, app che torna utile anche nel fornire informazioni sulla colonnina di ricarica più vicina, impostando poi il tragitto direttamente sul navigatore della vostra EQC.
Altro elemento distintivo, e nuovo, di questo modello, a guardare bene l’abitacolo, è un profilo lucido dove sono alloggiate le bocchette di ventilazione piatte (non più di forma rotonda come sui modelli endotermici di Mercedes), contraddistinti lamelle color rame, il materiale conduttore per eccellenza visto che si parla di elettrico.
Grazie alla regolazione elettrica dei sedili è poi facile trovare la posizione di guida (sono memorizzabili fino a 3) ci si sente subito molto comodi a bordo della prima elettrica Mercedes EQ, ancor di più pensando ai programmi Energizing Comfort che cambiano completamente l’abitacolo: considerando che, accelerazioni a parte, si marcia nel più completo silenzio (anche i fruscii sono molto contenuti) si gode di un rilassamento davvero sopraffino.
Capitolo spazio molto buono, visto il passo, con 500 litri di capacità minima (sotto il vano sono riposti i cavi di ricarica forniti di serie) così come è buona l’abitabilità dei sedili posteriori.
Salire su un’elettrica, almeno in questo periodo storico dove sembrano ancora degli oggetti sicuramente curiosi ma ancora poco alla portata dell’automobilista medio, rappresenta sempre una grande curiosità. Avviamo la nostra EQC in allestimento Edition 1886 e non succede nulla, semplicemente perché il rumore è totalmente assente. Ci accorgiamo però, molto presto, di cosa è capace questa vettura che, nonostante la mole non sia esattamente da peso piuma (2.485 chilogrammi a secco, dei quali ben 652 dati dalle batterie) sa scattare da 0 a 100 km/h in 5,1 secondi, a livello di una GLC 43 AMG (con V6 3.0 biturbo da 390 CV) capace di accelerare in soli due decimi in meno.
I 300 kW della batteria, circa 408 CV, donano quindi uno scatto letteralmente fulmineo che in modalità Sport ti attacca al sedile, come su una vera sportiva. La EQC, però, sportiva non lo è per definizione, un po’ per il baricentro alto tipico da SUV (nonostante il pianale pesante per la presenza delle batterie) un po’ per la sua indole votata al comfort.
Per vedere delle vere elettriche sportive dovremo ancora aspettare qualche anno ma la strada intrapresa sembra quella giusta. La EQC monta un McPherson classico all’anteriore e sospensioni pneumatiche al posteriore, dalla buona risposta in curva, sebbene il sottosterzo sia sempre un po’ in agguato. 408 CV non devono quindi spaventare anche se regalano il classico effetto WOW, questo è oggettivo.
La coppia, infatti, è di 760 Nm, ma l’allungo perde la sua verve al progredire della velocità, dopo la “botta” iniziale, come capita su molte elettriche. Se si guarda poi alla velocità massima, quest’ultima è limitata a 180 km/h (200 km/h per la e-tron, ma la EQC accelera da 0 a 100 in minor tempo, nonostante la batteria da 80 kWh in luogo dei 95 kWh dei quattro anelli).
Per chiudere le sensazioni di guida, abbiamo trovato molto valide i paddle dietro le razze del volante che sono stati riconvertiti a un uso pratico, essendo l’auto sprovvista di rapporti del cambio. La modalità di marcia “D”, infatti, può essere regolata in Auto, D+, D- e D–, comandi utili a rigenerare al massimo durante le fasi di frenata. Proprio con la D–, in prossimità di una curva o di una rotonda, la sensazione è quella di una bella pestata sul freno, senza però toccare minimamente il pedale, con tanto di luci di stop che si accendono, così da rigenerare al massimo l’energia recuperata in rilascio.
Veniamo, infine, al capitolo autonomia. Mentre manca un dato ufficiale per quanto riguarda il WLTP, ormai la norma, appena avviata la nostra EQC 400 segnava 340 chilometri di autonomia (ne vengono promessi circa 415 in NEDC). Dopo aver fatto la spola tra l’aeroporto di Roma Fiumicino e la zona balneare di Sabaudia, passando dal Parco dei Castelli Romani all’andata (per un totale di 228 chilometri), e stando attenti alla rigenerazione (che tocca la massima capacità nella nuova modalità Maximum Range), l’indicatore sull’MBUX segnava 155 chilometri. Facendo due calcoli sono 185 consumati a fronte dei 228 totali; capito il discorso sulla rigenerazione? Con una guida più attenta avremmo anche potuto migliorare questo dato.
Va poi ricordato che Mercedes EQC 400 4Matic monta un sistema di trazione integrale completamente nuovo, con una catena cinematica elettrica dedicata a ciascuno dei due assi (i motori sono asincroni e disposti appunto sui due assali). Il motore elettrico anteriore, inoltre, è dedicato alla massima efficienza (ed è quello che recupera più energia in frenata e in rilascio), quello posteriore più alla performance del veicolo.
Non mancano poi tutti gli ultimi sistemi ADAS di riferimento, dal DISTRONIC al valido cruise control adattivo capace di fermare e far ripartire la vettura anche oltre i canonici 3 secondi di stop. Per ricaricare la vettura, infine, Mercedes EQC è dotata, di serie, di un caricabatteria raffreddato ad acqua con una potenza di 7,4 kW ed è quindi compatibile con la corrente alternata di casa e delle stazioni di ricarica pubbliche.
Rispetto a una presa di corrente di rete, la ricarica con una Mercedes-Benz Wallbox è fino a tre volte più veloce. Ed è ancora più veloce con la ricarica a corrente continua (di serie per EQC), ad esempio via CCS (Combined Charging Systems) in Europa e negli Stati Uniti. A seconda del SoC (Status of Charge, livello di carica), EQC può essere ricaricato a una delle stazioni di ricarica con una potenza massima di 110 kW. Occorrono quindi circa 40 minuti per passare da un livello di carica del 10 all’80 percento, ottimale per percorrere quanto meno 300 chilometri reali.
Mercedes EQC 400 4Matic parte da un prezzo di 76.800 euro per l’allestimento Sport, prezzo che sale a 80.460 euro per la più ricca Premium. La versione da noi provata, è già disponibile per gli ordini, è la Edition 1886, in onore alla prima vettura lanciata da Daimler ben 133 anni fa. Con questo allestimento specifico, dotato di interni Electric Art specifici, cerchi da 20”, Multibeam LED, due cavi di ricarica e loghi dedicati, il prezzo sale a circa 86.000 euro. A titolo di paragone, Audi e-tron parte da una base di circa 84.000 euro, Jaguar I-Pace da 82.500 euro.
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