Perchè nessun altra Casa automobilistica ci ha creduto? Viene proprio da chiederselo entrando in confidenza con quello che già oggi rappresenta un riferimento assoluto in termini di efficienza e prestazioni. Mai sentito parlare di Diesel ibrido plug-in? Lo produce e lo commercia solo Mercedes-Benz e in questo caso specifico noi lo abbiamo provato sulla nuova generazione di Classe C, la W206, presentata nel 2021. Nel caso ancora più specifico, la protagonista si chiama Mercedes Classe C 300 de.
Per chi proprio non vuole sentir parlare di addio al Diesel e può permettersi una certa spesa questo motore è sicuramente da tenere in considerazione, e non parliamo solo di flotte aziendali che è poi il motivo per cui è stato fabbricato da un costruttore che ha una lunghissima tradizione di berline e station wagon adatte a questo scopo. Presente anche sui SUV, e individuata dalla sigla sopra citata, penso che sulla Classe C trovi la sua migliore espressione considerando un peso che supera la media delle ibride plug-in più comuni dato dalla grossa batteria, in grado però di fare una reale differenza nei consumi.
Vediamo fino a quanto migliorano i consumi di questa Mercedes Classe C 300 de, qual è il suo prezzo e qualche altra curiosità emersa durante i giorni della mia prova su strada.
Introducendo la nuova Mercedes Classe C 300 de ci troviamo di fronte alla generazione W206, in altre parole la quinta serie di questo modello che ha visto la luce nel 1993, ormai trent’anni fa. Esperienza che si vede nell’aver scolpito le forme di una vettura molto aerodinamica e decisamente elegante. Qualcosa di concreto, qualcosa che ti fa capire di avere davanti un’auto fatta molto bene che guadagnerebbe più carattere con una vernice più vivace, penso alla Blu Spettrale, rispetto alla Grigio Grafite di questo esemplare. Nel codone, lo sbalzo è sicuramente importante e sufficiente a offrire un bagagliaio di poco superiore ai 300 litri contro i 455 delle versioni mild hybrid: la presenza della grossa batteria ruba un po’ di spazio, ma il vano è ben sfruttabile in lunghezza. Un design al passo coi tempi ma classico allo stesso…tempo, come deve essere una Mercedes-Benz di rappresentanza come questa. All’interno qualcosa che conoscevamo già: qui troviamo il volante a doppie razze dell’allestimento Premium a nostra disposizione e l’ampio schermo a disposizione verticale che ha debuttato con la nuova generazione.
Sempre impressionante il livello di regolazione dato dalle luci ambiente, mentre dai sedili si viene accolti nel comfort più totale. Non mi ha fatto impazzire il rivestimento in legno nero a poro aperto con linee in alluminio che ricorda da una parte un abito gessato e dall’altra i rivestimenti lussuosi di certi yacht, ma la scelta è talmente ampia da soddisfare anche i palati più fini. A mio modesto parere, è consigliabile per meno di 200 euro un rivestimento diverso dal nero lucido per la consolle centrale, troppo facilmente rigabile e sporcabile. Degli interni della Mercedes Classe C 300 de mi hanno poi colpito non solo l’ampia e scenografica illuminazione ambiente di cui sopra ma anche una luce che, con il suo rosso, può diventare utile in tante situazioni: sul pannello porta, infatti, si accende un profilo per avvisarvi che è meglio aspettare di aprire la porta se stanno sopraggiungendo altre auto, ciclisti o pedoni.
Come dimenticare, poi, i comandi vocali del sistema Hey Mercedes che è già arrivato, sembra ieri, al quinto anno di onorata carriera. Sempre più evoluto, rappresenta ogni volta di più un valido aiuto a fare tutto con la voce senza distrarsi e soprattutto senza trovarsi costretti a staccare le mani dal volante. Bene anche l’abitabilità posteriore, si sta comodi anche se il divano è basso ma decisamente comodo.
Prima di metterci al volante, mi sento già di dire senza aver paura di sbagliare che questa vettura è ideale per chi ha consapevolezza e possibilità di caricare la batteria, consigliabile presso il box domestico ma non solo, e per chi percorre tanti chilometri. Non dimentichiamoci le prestazioni di un’auto che conta nel totale più di 300 CV: raggiunge i 242 km/h e dimostra una buona indole in accelerazione accelerando da 0 a 100 km/h in 7 secondi netti. La coppia? 750 Nm, utile a non far rimpiangere quella dei Diesel “puri” prima che l’ibrido li coinvolgesse migliorando ulteriormente la loro resa.
Veniamo alla parte sicuramente più interessante di questa prova su strada di Mercedes Classe C 300 de, i consumi. Mi sono quasi “divertito”, nel corso della settimana e mezza in sua compagnia, a provare diversi tipi di test per metterla alla prova e, posso spoilerare, sono rimasto sempre molto sorpreso. Questo motore, capolavoro della tecnica, è davvero poco assetato: è l’OM654 che il fiore all’occhiello della ricerca sui motori a gasolio della stella.
Gli esempi? Primo viaggio, percorso semi-collinare che da Torino mi ha portato, andata e ritorno, nelle Langhe. Piccola premessa: questa vettura è una ibrida plug-in, lo abbiamo detto, e in quanto tale non ha senso di esistere se una delle due sue componenti principale, il motore elettrico, non può funzionare a dovere. Il segreto, e sai che segreto, è caricare la batteria da 25,4 kWh netti. A differenza di altre plug-in che io stesso ho provato, però, qui i tempi di ricarica sono leggermente più lunghi (ma c’è una soluzione, per chi carica dalle colonnine pubbliche e meno a casa) e questa differenza si sente in particolare se la presa è una normale 220V domestica. Se per la quasi totalità delle auto ibride ricaricabili una notte è più che sufficiente a sbrigare la pratica, qui collegando l’auto completamente scarica alle 18:30 il computer di bordo mi suggeriva la fine della ricarica alle 10 circa della mattina successiva. Insomma, pianificate bene le ricariche per viaggiare sempre al massimo dell’efficienza o, piuttosto, pensate di installare una wallbox (specie ora che ci sono gli incentivi anche per i privati) dove in tre ore circa, a 7,4 kW, si ricarica l’accumulatore. Risultato? Dovendo partire prima dell’ora indicata, ma non troppo, mi ritrovo la vettura con 99 km di autonomia. La spesa? Calcolando un costo medio dell’energia intorno a 0,25 euro/kWh con un normale contratto, caricare tutta la batteria costa circa 7-8 euro.
Intrapreso il viaggio, sempre in modalità Hybrid, su 95 km percorsi ben 73 sono stati coperti senza l’ausilio del motore termico, per un consumo totale di 2,5 l/100 km e 30 km residui di batteria. Ah, da non dimenticare i 313 CV di potenza combinata che rendono fluida e piacevole la guida, volendo perdonare uno sterzo tipicamente Mercedes e quindi poco diretto su questo tipo di segmento, e se vogliamo dirla tutto un peso superiore alle 2 tonnellate (più la batteria è grossa, più pesa) che vengono ben compensati dalla potenza totale della vettura. Specifico, percorso semi-collinare con tante salite ma anche tante discese dove l’elettrico è ovviamente più avvantaggiato nel secondo caso. Dati davvero impressionanti, testimonianza dell’assoluta competitività di un motore “da urlo” che fa pensare sulla reale necessità di correre, così freneticamente, verso l’orizzonte elettrico. Riprendiamo i nostri viaggi a bordo di Mercedes Classe C 300 de.
Secondo caso: al ritorno la batteria si è ovviamente scaricata completamente, impossibile chiederle di più, e anche senza motore elettrico in autostrada, con Cruise Control a 130 km/h, rimango nuovamente stupito dalla bontà di questo sistema: 4,1 l/100 km/h a velocità da codice, 1.500-2.000 giri/min, e alla stazione di servizio ci andiamo un’altra volta. Caricando tutti i giorni, sempre meno. Al ritorno, con passaggio in autostrada di cui sopra, quindi, il consumo è stato di 3,0 l/100 km nonostante la batteria scarica da circa tre quarti del percorso in poi. Veniamo al terzo e penultimo caso. Batteria completamente carica, caricata in due momenti differenti (prima in ufficio, poi a casa di notte) e mi ritrovo con 107 km di autonomia totali. Il viaggio, questa volta, comprende quasi esclusivamente tangenziali e autostrade, motivo per cui imposto la modalità Battery Hold (mantiene carica la batteria, ma entro in tangenziale attivando la Hybrid con 102 km residui e 6,9 l/100 km dovuti al principale apporto del motore termico…) e arrivo a destinazione (97 km di cui 44 km elettrici, in autostrada ovviamente il contributo è leggermente minore alzando la velocità media) con un consumo di 4,2 l/100 km e 8,7 kWh/100 km di batteria. Ho avuto anche modo di testare la velocità media in modalità EL (elettrica) che è pari a 144 km/h, così come premendo a tavoletta il pedale dell’acceleratore si disattiva automaticamente chiamando a rapporto anche il 2.0 a gasolio.
Nel complesso, tutto molto bene, i numeri parlano da soli. C’è, però, una situazione in cui questo prodigio soffre, senza esagerare: viaggiando scarichi in città, nel traffico, vero che si può massimizzare il consumo agendo sui paddle dietro il volante (D, D+, D-, D auto) ma la mole della macchina si sente e senza motore elettrico, di cui grava il peso suo e della batteria molto più pesante della media, si viaggia intorno ai 7-8 l/100 km. Ovviamente differente il caso opposto, quando la batteria è carica al massimo e non si superano i 50 km/h. I 107 km sopra registrati sono destinati a durare, poi molto dipende sempre dal vostro stile di guida. Diciamo che posso affermare che il massimo questa Mercedes lo regala quando viaggia carica, a velocità costante o comunque entro i 130 km/h. Un aggettivo? Ineguagliabile! Questo motore, proposto anche sui SUV della famiglia della Stella a tre punte e sulla nuova Classe E appena presentata, penso che sia capace di rendere al meglio sulla tre volumi qui presente dato il suo peso inferiore e la migliore penetrazione aerodinamica.
Insomma, lo abbiamo capito. Pur preferendo, da italiani, la carrozzeria station wagon (e il 300 de ovviamente c’è anche sotto la Classe C “lunga”), questo modello in cui l’inedita power unit si dimostra gradita protagonista conferma che non c’è bisogno di accelelare così velocemente sulla transizione al full electric. Basti pensare all’impatto che avrebbero motori di questo tipo in un’ipotetica quanto difficilmente realizzabile conversione graduale all’elettrico, inteso come motore di supporto a unità già esistenti. Un plug-in che vede per la prevalenza motori a benzina uniti a unità elettriche ma che, conoscendo quale sia la migliore dote dei motori Diesel, provecherebbe un consistente calo dei già ottimi consumi, con loro le emissioni, e avremmo un mondo comunque più rispettoso dell’ambiente. Ci ha creduto quasi esclusivamente Mercedes con prezzi non esattamente alla portata di tutti, Mercedes-Benz che ha portato questo motore sull’alto di gamma (Classe C ed E) e sui SUV, e di questo dobbiamo darne tristemente atto.
Ne deriva, in ultimo, un’autonomia che può tranquillamente superare i 1.000 chilometri di autonomia considerando un serbatoio da 50 litri che deve per forza di cose lasciare un po’ di spazio alla grossa batteria, nascosta sotto i sedili e in parte sotto il bagagliaio. Infine un consiglio: se viaggiate spesso e potete caricare nelle sempre più frequenti colonnine fast charge, pensiamo a un uso prettamente aziendale, è consigliabile l’optional del caricatore di bordo in corrente continua. Permette di caricare fino a 55 kW, riducendo a circa 20 minuti il tempo di sosta. Costo? 610 euro, spesi molto bene.
C’è quasi da inchinarsi davanti a tanta tecnologia al servizio del progresso della mobilità, se non fosse che aperti gli occhi e scesi dal piedistallo ci rendiamo mestamente conto che questo tipo di ibrido è destinato a rappresentare una goccia nell’oceano, quanto meno potrebbe fare molto bene se usato a dovere nelle flotte aziendali. Per un privato che vuole guidare questa vettura, il prezzo della Mercedes Classe C 300 de parte da almeno 68.098 euro, che diventano 70.538 euro con la trazione integrale 4Matic. Insomma, non un prezzo decisamente alla portata di tutti. Visto che a noi italiani piacciono tanto le station wagon rispetto alle berline, l’asticella si alza per la precisione a 69.464 euro per la 300 de SW e a 71.904 euro per la 300 de SW 4Matic.
Sicuramente difficile da portare nel segmento generalista, altrimenti qualcuno ci avrebbe sicuramente provato, questa soluzione di Diesel ibrido poteva e può ancora rappresentare un viatico alla giusta transizione che deve riguardare il mondo dell’auto, a patto di essere accessibile davvero a tutti. Purtroppo non lo è ma restrigendo il cerchio a una gamma, quella della “C” W206, davvero interessante, calza a pennello: il prezzo della Classe C base, la 200 d mild hybrid 48V, è 54.850 euro.
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