Prove su strada

Mercedes AMG A 45 S: prova su strada, interni, motore e prezzi

Tempo di lettura: 7 minuti

AMG, tre lettere che fanno sognare gli appassionati Mercedes e non solo. Sì, perché AMG è la classica fabbrica dei sogni, un po’ come quella di Willy Wonka, è situata ad Affalterbach, piccolo paesino a pochi chilometri da Stoccarda, e da anni sforna modelli ipervitaminizzati derivanti da vetture di serie. Una delle auto di maggiore successo (e più chiacchierata negli ultimi mesi) è stata l’oggetto del nostro test drive: la Classe A 45 S AMG.

Con l’ultima generazione di Classe A, Mercedes-AMG ha deciso di intraprendere un approccio diverso rispetto al passato, creando diversi step di potenza per il 2.0 turbo che la equipaggia. Sono nate, così, la A 35 AMG, che eroga 306 CV, e la A 45 AMG, che si suddivide in “45” normale (si fa per dire) da 387 CV e “45 S” da 421 CV. Con quest’ultima, la Casa tedesca ha raggiunto il record di potenza mai espresso da un 2.0 di una vettura di serie, pari a 211 CV/litro.

Abbiamo, quindi, messo alla prova la nuova Mercedes AMG A 45 S: scopriamo come si è comportata nel nostro test drive, analizzando esterni, interni, motore, prestazioni e prezzo di listino.

Esterni e interni A 45 S AMG: “arrogante” e tecnologica

A livello estetico la A 45 si riconosce subito per i 12 listelli verticali, gli stessi che si trovano sulla AMG GT R, unico modello creato totalmente dalla divisione sportiva insieme alla GT4. Allo stesso tempo, il caratteristico “shark nose”, i fari sottili dal taglio netto e il cofano motore con i powerdome – piatto e aerodinamico – abbassano la linea del frontale, facendolo apparire più dinamico. Più pronunciata è anche la grembialatura anteriore, nel design Jet-Wing.

La AMG A 45 S propone di serie cerchi da 19” a 5 doppie razze, ma il nostro esemplare montava gli opzionali fucinati a razze incrociate nero opaco, che celano al loro interno pinze freno rosse (con scritta AMG nera) a 6 pistoncini all’anteriore con dischi da 360 mm. Con la carrozzeria nel colore Grigio Montagna magno designo, la combinazione è arrogante e, al tempo stesso entusiasmante. Di sicuro non si passa inosservati. Completano l’estetica i due terminali di scarico sdoppiati con annesso estrattore dell’aria in nero lucido. Il gigantesco spoiler opzionale (proposto con l’Aerodynamics package a 1.891 euro) non è presente, ma sinceramente avrebbe alzato l’aggressività della vettura a un livello troppo alto per i miei gusti.

Gli interni della Mercedes A 45 S AMG sono dominati dai consigliati sedili sportivi AMG Performance (2.732 euro o 3.989 euro con il movimento elettrico), che distinguono un abitacolo altrimenti molto simile alle altre versioni. L’altra novità è il volante sportivo, con la rotella che permette di scegliere le modalità di guida e i due tasti dedicati alle sospensioni e allo scarico.

L’ambiente sportivo caratteristico di AMG è sottolineato, inoltre, dalla pedaliera sportiva in acciaio spazzolato con gommini antisdrucciolo, dai tappetini neri con scritta AMG e bordo nel look pelle nabuk, dal cielo in tessuto nero e dalle modanature di accesso AMG anteriori in acciaio legato spazzolato con scritta “AMG”. Il sistema di infotainment MBUX (con doppio schermo unito sulla plancia) possiede visualizzazioni specifiche per questo modello, come ad esempio il contagiri digitale al centro nella schermata “Supersportiva” o il cronometro e i tempi sul giro parziali per le gite in pista. Entrare in una Classe A rimane un’esperienza molto tecnologica, come per le altre versioni, così come la comodità dei passeggeri posteriori e lo spazio del bagagliaio.

Alla guida della A 45 AMG: non è più una hot hatch

Si tratta della versione più estrema mai costruita della compatta della Stella. Il 2.0 turbo di Casa AMG ha smesso di evolversi, o meglio, è stato rivoluzionato. Diverso da quello delle precedenti generazioni e da quello della A 35, questo motore è stato modificato praticamente in tutto, ruotato di 180 gradi e con nuove soluzioni per raffreddamento e turbina. L’evoluzione c’è stata solamente in termini di cavalli, passando, infatti, dai 360 della prima serie ai 421 CV (a 6.759 giri/min) di questa versione, che eroga anche una coppia massima di 500 Nm a 5.000/5.250 giri.

La Mercedes Classe A 45 S AMG è dotata della trazione integrale 4Matic+ ed è coordinata da un cambio doppia frizione automatico a 8 rapporti, che permette un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,9 secondi per una velocità massima (limitata elettronicamente) di 270 km/h.

Questo speciale propulsore viene montato rigorosamente a mano, con tanto di firma sulla placca posta sopra la copertura del motore stesso: in questo caso ci sentiamo di ringraziare il signor Vimukthi Kniesick per l’ottimo lavoro. Questo 2 litri, infatti, è un portento. Accelerazione, allungo e ripresa: non c’è un punto nel quale la A 45 S si mostri carente. La spinta è impressionante, fin dai bassi regimi, e rimane particolarmente violenta, anche quando dopo qualche giorno ci si è fatta l’abitudine. Il punto chiave di quest’auto è proprio qui, sul motore. Quest’ultimo trasforma l’auto da una semplice, per quanto veloce, hot hatch, in una sportiva di segmento superiore. Basti pensare allo 0-100 km/h che viene coperto nello stesso tempo di una Giulia Quadrifoglio, punto di riferimento in fatto di sportività per le berline di segmento D.

Anche le soluzioni tecniche sono state migliorate rispetto al passato, con la scocca che è stata rinforzata per sostenere la potenza maggiore (ci sono ora gli shotgun, collegamenti dei longheroni creati per ridurre i movimenti della cassa), mentre a livello di assetto, all’anteriore c’è il McPherson e al posteriore una soluzione a 4 bracci. Si aggiungono le sospensioni attive Ride Control AMG, con tre settaggi differenti. Il primo permette di affrontare la città con maggiore tranquillità, dato che la spalla da 35 regala già abbastanza ansie sugli asfalti sconnessi. Vi consigliamo di usare la configurazione S+ solo in pista, mentre l’intermedia è l’ideale per divertirsi senza pensieri. Nel complesso l’assetto è da vettura sportiva, parecchio rigido accompagna l’auto in ingresso di curva e non la penalizza in ingresso, ma di questo ne parleremo meglio più avanti.

Questo è merito non solo del comparto assetto, ma anche del lavoro di irrigidimento della scocca, oltre che della migliore distribuzione dei pesi (la Classe A 45 A AMG pesa 1.560 kg senza conducente). Gli scenografici manettini presenti sul volante regolano anche le diverse modalità di guida, tra Comfort, Individual, Sport, Sport+ e Race con diversi settaggi per lo scarico, le sospensioni e il controllo di trazione. A questi si aggiunge la Drift mode.

In più ci sono i tre step dell’ESP, per regolare il comportamento della vettura in base alla situazione di guida. A proposito di comportamento, la Classe A 45 S, come altre sportive moderne, propone due facce ben distinte. La prima è quella di una segmento C composta, silenziosa e abbastanza confortevole (assetto permettendo), che ben si muove in città, garantendo la maggior parte delle comodità delle versioni meno spinte. L’altra, che si mostra maggiormente dalla modalità Sport+ in su, è quella di una vettura che non è più una Hot Hatch, ma una “quasi supercar”.

Detto di un motore che non si mostra mai affaticato, questo è ben affiancato dal cambio a 8 marce, più rapido e intuitivo del precedente 7 rapporti, sia in manuale sequenziale, sia in automatico, aiutando consumi e prestazioni. La A 45 S si conferma così un’auto da gara sul “quarto di miglio”, capace di tirare fino a 7.200 giri, ma con questa nuova generazione i tecnici di AMG hanno voluto dare una dinamica di guida che prima non c’era.

La compatta di Affalterbach ora è tutta da guidare, con il piede, con le mani e, soprattutto, con un po’ di manico. Scordatevi la neutralità con la quale le vecchie versioni entravano in curva; ora il posteriore allarga un po’ la traiettoria per farvi inserire meglio e vi tira dentro la curva con un’anteriore più preciso. Sottosterzo praticamente azzerato e un’uscita di curva che va controllata, perché le forze in campo sono notevoli. Se si apre troppo presto la vettura tende a partire di posteriore (anche in base alla modalità di guida) e tende a essere anche piuttosto nervosa dietro, specialmente in Race, mentre in Drift il posteriore è quasi ballerino come in una TP.

Il 4×4 della “45” è cambiato, si vede e si sente. La nuova trazione integrale con torque vectoring attivo lascia il vecchio sistema e propone un differenziale centrale con due pacchi frizione a dischi multipli a regolare la coppia su ognuna delle due ruote posteriori, in modo scaricare potenza praticamente fino al 100% su ogni singola ruota. La Focus RS è stata la prima a proporlo, ma la soluzione, per quanto divertente, era ancora un po’ acerba. Sulla Mercedes A 45 S AMG il comportamento da “quasi posteriore” è più realistico, anche se si sente ancora molto che l’anteriore continua a tirarvi per raddrizzarvi durante una derapata. In ogni caso attenzione perché i sovrasterzi di potenza diventano molto divertenti, creando dipendenza.

Per quanto riguarda lo sterzo, anche qui si sono visti buoni miglioramenti rispetto al passato. Con una taratura parametrica elettromeccanica, la sua pesantezza e precisione varia in base alla velocità e nel complesso si tratta di un comando molto buono, anche se manca un filo di feedback e precisione per il “10” in pagella.

La nota più dolente, invece, è il sound. Sarà che la A 45 di prima generazione ci aveva stregato con i suoi scoppiettii e la suo voce rauca fin dai bassi regimi, ma la 45 S non ci soddisfa appieno, probabilmente anche per colpa dei tanti filtri che hanno peggiorato i sound di molte sportive moderne. Nel complesso, agli alti regimi si è ben coinvolti dall’urlo del motore, che pervade l’intero abitacolo, ma dimenticatevi i fragorosi “petardi” che esplodevano in cambiata e in rilascio del gas. Peccato.

421 cavalli non sono pochi e, giustamente, anche i consumi ne risentono. Tuttavia, la AMG 45 S riesce a ottenere dei risultati tutto sommato positivi, cioè circa 10 l/100 km in un utilizzo misto, a fronte dei troppo ottimistici 8,3 l/100 km del ciclo omologato.

Per concludere, la Mercedes Classe A 45 S AMG è diventata un’auto matura, forse fin troppo. Divertirsi sui tornanti di montagna è diventato impegnativo. Le velocità che si raggiungono su strada ormai sono più che proibitive, perdendo un po’ quello spirito da hot hatch “semplice” che contraddistingue questo genere di vetture, capaci di farvi percepire facilmente i limiti e farvi sentire piloti anche solo facendo due curve “allegre”. Bisogna, però, ammettere che se la A 35 può rappresentare un buon compromesso, quando si prova la cattiveria di questa versione è difficile tornare indietro.

Non è più una compatta sportiva, ma una supercar compatta. È una Superhot hatch, con tutto quello che ne consegue.

Concorrenti e prezzi Mercedes-AMG 45 S: prestazioni da supercar, prezzi anche

Come detto, la A 45 S non è più una “semplice” hot hatch, ma una Super hot hatch, e di conseguenza anche i prezzi sono lievitati.Se qualche anno fa, l’unica presente, la 45 AMG di prima generazione aveva un prezzo di partenza di 44.850 euro e aveva 360 CV, la versione restyling (07/2015 – 12/2018), con 381 CV costava 50.240 euro, mentre oggi la A 35 AMG con 306 CV parte da 47.500 euro. I prezzi, dunque sono notevolmente cresciuti negli anni, fino ad arrivare ai 58.000 della 45 e i 62.000 euro della 45 S (68.000 euro con il restyling 2022).

Se vogliamo fare un confronto tra le due versioni più vicine tra loro, deduciamo quindi che la versione restyling da 381 CV costava circa 8 mila euro in meno rispetto alla versione odierna con 387 CV. Un bel salto.

La versione da noi provata, come detto costa 62.056 euro, ma per portarsi a casa il modello che vedete nelle nostre foto il prezzo da pagare è ben più “salato”. Ci sono, infatti, 18.000 euro circa di optional, che fanno arrivare la cifra finale a 80.000 euro. La lista è composta da plus come Pacchetto Luxury (3.998 euro), il Pacchetto assistenza alla guida (1.878 euro), le sospensioni regolabili attive (1.207 euro), l’AMG Night package (915 euro) e tanti altri accessori dai prezzi più contenuti, oltre a quelli già citati.

Le concorrenti della Classe A 35 AMG sono tante, mentre quella della 45 S è soltanto una (in attesa della nuova Audi RS3), con trazione differente peraltro: la BMW M2 Competition, che è in uscita dai listini con un prezzo di circa 67.000 euro. Una scelta che si basa su filosofie di pensiero differenti.

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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Guido Casetta

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