Un successo per la casa di Hamamatsu che grazie al contributo delle vendite record dei
modelli Suzuki Hybrid (
Ignis, Swift e Baleno) ha chiuso il primo semestre del 2019 con un +52,88% rispetto a giugno 2018.
Una simile
crescita ha consentito alla casa di toccare su base mensile la quota record del
2,18%. Anche le 20.393 immatricolazioni del periodo gennaio-giugno
rappresentano un record per Suzuki Italia. Rispetto alle 17.681 unità
registrate nello stesso periodo del 2018, l’aumento è in questo caso del
15,34%, mentre la quota passa dall’1,58 all’1,88% in un mercato che cede,
invece, il 3,52%.
A rendere
positivo questo bilancio ha sicuramente concorso l’impennata di vendite
delle version Suzuki Hybrid di Ignis, Swift e Baleno per un ammontare totale
di 1.137 vetture ibride immatricolate a giugno, con un’incidenza del 30,4% sul
totale delle immatricolazioni del marchio e un peso del 12% sul mercato delle
ibride in generale. Degno di nota il fatto che, rispetto al primo semestre del
2018, le immatricolazioni di Swift Hybrid sono cresciute del 49%,
passando dai 1.573 esemplari del 2018 ai 2.344 di quest’anno, una tendenza
confermata anche dal 39,6% di incremento di Ignis.
A guidare le
scelte della clientela verso il Suzuki Hybrid sono
anche i benefici previsti localmente da Regioni, Province e Comuni. Molte
amministrazioni concedono, infatti, alle auto riconosciute come ibride dal
Ministero dei Trasporti vantaggi quali incentivi all’acquisto, l’esenzione
totale o parziale dal pagamento del bollo su vari orizzonti temporali,
l’accesso alle ZTL o la sosta gratuita nei parcheggi con strisce blu.
La tecnologia adottata dalle vetture ibride Suzuki è parte fondamentale di questa crescita esponenziale; stiamo parlando dell’Integrated Starter Generator (ISG), che funge da
alternatore, motorino di avviamento e motore elettrico. Questo dispositivo è alimentato da un pacco di batterie agli ioni di litio a 12V tanto compatto da poter essere alloggiato sotto il sedile del guidatore. Gli accumulatori, che pesano appena 6,2 kg, non tolgono quindi spazio ai passeggeri o ai loro bagagli.
Il sistema
Suzuki Hybrid può essere abbinato a due diversi motori, come
il 1.2 dualjet
e il 1.0 boosterjet. Grazie a questa flessibilità, Suzuki è in grado di
proporre un
ibrido accoppiato alla trazione integrale, al turbo e alla
doppia
alimentazione, benzina e GPL BRC garantito 3 anni o 100.000 Km.
Quale che sia il
motore o lo schema di trazione cui è associato, il sistema Suzuki Hybrid è
particolarmente pratico, perché non richiede interventi da parte del pilota,
non ha bisogno di ricariche esterne e lavora in modo automatico, puntuale e
preciso solo quando serve, ovvero all’avviamento, durante le partenze e quando
si accelera con decisione. In questi casi il motore elettrico utilizza
l’energia accumulata nelle batterie nelle fasi di rallentamento e aiuta quello
termico a vincere le inerzie. Applicando una coppia supplementare che può
raggiungere i 50 Nm, permette di ridurre i consumi e le emissioni nocive,
rendendo la progression brillante e lineare.