L’elettrico va all’estero: perché i dealer italiani vendono le EV solo fuori dai confini

Mercato
05 maggio 2025, 11.55
mercato elettrico diesel
Nel primo trimestre del 2025, le auto elettriche italiane non trovano spazio nel mercato nazionale, nemmeno tra i professionisti. A rivelarlo è l’ultima analisi di AutoProff, la piattaforma B2B di AutoScout24 dedicata alle aste online tra dealer europei: la quasi totalità delle auto full electric vendute dai rivenditori italiani è destinata a concessionarie estere, in particolare nei Paesi del Nord Europa come Danimarca e Olanda, dove la transizione elettrica è più avanzata.
Una tendenza che, pur confermando la debolezza della domanda italiana, si traduce in un’opportunità per gli operatori nostrani, in grado di monetizzare le EV sui mercati esteri e contenere l’invenduto. Il prezzo medio di vendita delle elettriche esportate si attesta sui 33.420 euro, con protagonisti i marchi premium tedeschi: BMW, Audi, Volkswagen.

L’Italia compra ancora benzina e Diesel: ecco da dove

Se l’elettrico guarda all’estero, in Italia la domanda continua a concentrarsi sulle motorizzazioni tradizionali. Sempre nel primo trimestre 2025, il 69% delle auto acquistate dai dealer italiani è alimentato a benzina, il 23,8% a Diesel. I Paesi da cui si importa di più? Germania e Danimarca, con prezzi medi molto più accessibili rispetto alle EV esportate: 8.910 euro per le benzina, 10.680 euro per le Diesel.
Una forbice che racconta non solo una diversa propensione alla spesa, ma anche una realtà ben radicata: il mercato nazionale continua a preferire l’usato termico, economico e collaudato.

Dall’i7 da sogno alla Panda da battaglia: il B2B è un mondo variegato

Il mercato B2B europeo, come emerge dalla piattaforma AutoProff, è un caleidoscopio di scelte e strategie. L’auto più costosa esportata da un dealer italiano è stata una BMW i7, simbolo del lusso elettrico che conquista i clienti nordeuropei. All’opposto, la vendita più economica è toccata a una Volkswagen Caddy battuta a soli 1.100 euro.
Sul fronte delle importazioni, il Volkswagen Tiguan da 28.750 euro rappresenta il top di gamma più richiesto dai dealer italiani. Ma l’affare low-cost è stato tutto italiano: una Fiat Panda acquistata a 250 euro, l’evergreen delle nostre strade e dei margini di rivendita.

I brand più richiesti: premium in uscita, affidabilità in entrata

Nella classifica dei brand più esportati dai dealer italiani troviamo Audi, Volkswagen, Volvo, BMW e Cupra: nomi che, all’estero, garantiscono solidità, tecnologia e appeal. Le importazioni, invece, vedono protagonisti marchi più trasversali e orientati al rapporto qualità/prezzo: Volkswagen, Fiat, Ford, Mercedes e Audi per la benzina; Volkswagen, Jeep, Nissan, Mercedes e BMW per il diesel.

Un mercato a due velocità, ma pieno di opportunità

“Il nostro studio – commenta Sergio Lanfranchi del Centro Studi AutoScout24 – conferma che i dealer italiani stanno agendo con lucidità, sfruttando la domanda estera per l’elettrico e cercando veicoli tradizionali all’estero per soddisfare le esigenze interne. Un doppio canale reso possibile da piattaforme come AutoProff, che permettono una gestione dinamica e ottimizzata del parco veicoli a livello europeo.”
In un mercato nazionale ancora diffidente verso la mobilità elettrica, l’export diventa un’arma strategica. E in attesa di un cambio di passo interno, l’Europa resta la valvola di sfogo — e di opportunità — per chi vende e per chi compra.
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