Dopo averla conosciuta da vicino a luglio al Centro di Ricerca e Sviluppo di Mazda Europe di Oberursel, la Mazda CX-5 2026 si fa vedere una seconda volta a Roma, per la presentazione nazionale che svela anche il listino ufficiale del SUV più venduto della Casa nipponica. Prima di parlare dei prezzi della Mazda CX-5 2026, non possiamo dimenticare che il SUV medio di Hiroshima è proprio il modello di maggior successo della Casa degli ultimi 15 anni: dal lancio della prima generazione datato 2012, infatti, Mazda ha venduto ben 4,7 milioni di esemplari, di cui 850.000 in Europa.
Questa terza serie, come vi ho già raccontato anche su YouTube nel nostro video dedicato, conserva la silhouette sportiva e l’impostazione votata al piacere di guida, l’ormai mitico Jimba Ittai, della Casa di Hiroshima, confermando la presenza di una sola motorizzazione Mild Hybrid al lancio. In arrivo su strada nel 2026, la Mazda CX-5 ha prezzi davvero interessanti, con un posizionamento molto aggressivo e un attacco inferiore ai 36.000 euro. Scopriamo allora prezzi, allestimenti e caratteristiche principali della Mazda CX-5 2026.
I prezzi della Mazda CX-5 2026: si parte da 35.900 euro (e 32.900 euro con la promozione di lancio)
Partiamo subito dal listino prezzi della Mazda CX-5 2026, che si posiziona in maniera molto aggressiva all’interno del segmento dei SUV medio-grandi. Disponibile con quattro allestimenti (Prime-Line, Centre-Line, Exclusive-Line e Homura), la CX-5 2026 è proposta da Mazda Italia con un listino davvero aggressivo, soprattutto nella versione d’accesso, che parte da 35.900 euro. Questo è, quindi, il listino della Mazda CX-5 2026:
- CX-5 2.5 e-SkyActiv G Prime-Line 2WD AT, 35.900 euro
- CX-5 2.5 e-SkyActiv G Centre-Line 2WD AT, 39.850 euro
- CX-5 2.5 e-SkyActiv G Exclusive-Line 2WD AT, 41.950 euro
- CX-5 2.5 e-SkyActiv G Homura 2WD AT, 45.150 euro
- CX-5 2.5 e-SkyActiv G Centre-Line AWD AT, 42.150 euro
- CX-5 2.5 e-SkyActiv G Exclusive-Line AWD AT, 44.250 euro
- CX-5 2.5 e-SkyActiv G Homura AWD AT, 47.450 euro
La versione d’accesso, la Prime-Line, ha quindi un prezzo d’attacco inferiore ai 36.000 euro, che in fase di lancio (fino al 31 dicembre 2025) può essere abbassato a 32.900 euro, con finanziamento a tasso ridotto (3,99%), per tutti i nuovi clienti Mazda, mentre per chiunque sia già cliente Mazda il prezzo d’attacco è ridotto a 31.400 euro, con un tasso abbassato al 2,99% in caso di finanziamento. La dotazione, poi, non è per nulla povera. Di serie, infatti, ci sono cerchi in lega da 17 pollici, fari full LED anteriori e posteriori, interni con volante in pelle, quadro strumenti digitale da 10,25 pollici, clima automatico bizona, sensori di parcheggio posteriori con retrocamera, sistema di infotainment con schermo da 12,9 pollici realizzato su base Android Automotive con Apple CarPlay e Android Auto, navigatore proprietario e 8 altoparlanti, Cruise Control Adattivo e mantenitore di corsia.
La Centre-Line aggiunge i cerchi in lega da 19 pollici, i vetri posteriori scuri, gli interni con sedili in tessuto e scamosciato, l’Head-Up Display, l’ingresso keyless, volante e parabrezza riscaldabili, sedili anteriori riscaldabili, portellone elettrico, sedile di guida elettrico, Apple CarPlay e Android Auto wireless con pad per la ricarica senza fili e la possibilità di avere la trazione integrale a 2.300 euro in più. Segue la Exclusive-Line, che aggiunge il sedile del passeggero anteriore elettrico, i sedili posteriori riscaldabili, il sistema audio Bose a 12 altoparlanti, il sistema di telecamere a 360 gradi e gli interni similpelle e scamosciato nero o bicolore.

Al top del listino prezzi della Mazda CX-5 2026 c’è la versione Homura, la più ricca e raffinata. Di serie, infatti, troviamo i cerchi da 19 pollici neri, le finiture esterne in nero lucido, gli interni in pelle nera o bicolore nera e biscotto, l’illuminazione ambientale con 7 colorazioni, le palette al volante, i sedili anteriori ventilati, il volante con regolazione elettrica, i fari Matrix LED anteriori con firma luminosa specifica e il sistema di infotainment maggiorato da 15,6 pollici. In fatto di posizionamento sul mercato, nonostante delle dimensioni davvero generose (è lunga 4,69 metri), si posiziona in diretta rivalità con alcuni dei C-SUV più venduti sul mercato come la VW Tiguan, la Hyundai Tucson, la rinnovata Jeep Compass, l’Alfa Romeo Tonale e la Kia Sportage. Confrontando le versioni d’attacco, solamente la Kia è caratterizzata da un listino inferiore (ma da una dotazione leggermente meno ricca).
Design pulito, interni tecnologici e spazio generoso: com’è fatta la Mazda CX-5 2026
Dopo aver capito quanto costa la nuova Mazda CX-5 2026, facciamo un recap delle caratteristiche principali di questa terza generazione del SUV più venduto della storia della Casa nipponica. Realizzata sulla base della CX-5 di precedente generazione, rispetto alla seconda serie la nuova CX-5 è più lunga di 11,5 centimetri, raggiungendo i 4,69 metri di lunghezza. Colpisce, poi, vedere come tutti i cm in più si ritrovano nel passo, ovvero nella distanza tra le ruote anteriori e quelle posteriori, per un’auto che è cresciuta nelle dimensioni per offrire realmente un vantaggio in termini di abitabilità per i suoi passeggeri, soprattutto nella seconda fila.

A livello estetico, la nuova CX-5 si evolve seguendo la terza generazione del celebre Kodo Design, il linguaggio stilistico di Mazda che vuole offrire uno stile più pulito, elegante e sportivo con un minor impiego di linee e di superfici, in una sorta di “less is more” in salsa giapponese. Il frontale, poi, è ora più alto che in passato, e questo dettaglio, unito alle carreggiate allargate, dona una presenza su strada più aggressiva e possente alla CX-5 di terza generazione.
Al posteriore, poi, troviamo due terminali di scarico sdoppiati veri e la dicitura Mazda a tutta larghezza, una novità rispetto al passato per una maggior riconoscibilità, secondo i vertici della Casa, del brand su strada e nel traffico. Molto bello il dettaglio dell'”incastro” nero sui passaruota, che richiama la tecnica costruttiva giapponese del Kigumi, che prevede l’utilizzo di incastri precisissimi in legno per costruire case e strutture, senza l’utilizzo di chiodi o collanti.

All’interno, invece, la Mazda CX-5 2026 accoglie una vera rivoluzione. Anche in questo caso, Mazda si ispira ad una tecnica giapponese, quella del “Ma“, che prevede sostanzialmente l’utilizzo decorativo e strutturale degli spazi vuoti, utili a dare ariosità e una sensazione di precisione e qualità all’interno di un ambiente. Lo stesso succede sulla CX-5, che è estremamente minimale e pulita. La plancia, ad esempio, è priva di qualsiasi tipo di comando fisico, e tutto è demandato al sistema di infotainment centrale da 12,9 o 15,6 pollici a seconda dell’allestimento. Purtroppo non sono ancora riuscito a provarlo, in quanto era ancora off-limits prima dell’arrivo definitivo su strada, ma la presenza di Android Automotive, di Gemini come assistente vocale e di tutte le app e l’ecosistema Google fa ben sperare per una scelta piuttosto indigesta per gli appassionati del marchio.
Sebbene, infatti, questo nuovo abitacolo sia decisamente più al passo coi tempi, fa perdere a Mazda quell’attenzione all’ergonomia e alla comodità di utilizzo che aveva portato avanti fino alle ammiraglie CX-60 e CX-80. La qualità costruttiva, invece, è molto alta, con superfici di pregio un po’ dappertutto, mentre lo spazio è notevolmente aumentato rispetto al passato. Gli 11,5 cm in più di passo permettono alla CX-5 di avere un’abitabilità posteriore molto generosa, e anche il bagagliaio ha una capacità di 583 litri, 61 più di prima.
Un solo powertrain Mild Hybrid, in attesa della Full Hybrid: i motori della Mazda CX-5 2026
Come detto in precedenza, Mazda ha realizzato la nuova CX-5 partendo dal pianale della seconda generazione, riveduto e corretto per ospitare il nuovo passo e la rinnovata tecnologia. Il telaio, infatti, è stato irrigidito e migliorato, le sospensioni e lo sterzo rivisti e c’è stato un attento lavoro per ridurre ancora i livelli di NVH (Noise, Vibrations and Harshness), i parametri che più di tutti influenzano la piacevolezza di utilizzo di un’automobile.
Anche le sospensioni sono raffinate (McPherson all’anteriore, Multilink dietro), mentre il layout meccanico resta invariato, con motore anteriore trasversale e trazione anteriore o integrale AWD. A livello di motorizzazioni, invece, la CX-5 di seconda generazione abbandona il vecchio 2.0 da 165 CV e, soprattutto, il venduto 2.2 turbodiesel, per il momento non previsto, mentre l’unica motorizzazione a listino per i primi anni di carriera sarà la 2.5 e-SkyActiv G M-Hybrid.

Si tratta del motore già apprezzato sulle Mazda 3 e CX-30, ovvero un quattro cilindri da 2.5 litri aspirato da 141 CV e 238 Nm di coppia, affiancato da un sistema Mild Hybrid a 24 V e con una coppia massima del motorino elettrico di 55 Nm di coppia, collegato tramite una cinghia dentata al motore. A scaricare a terra i 141 CV ci pensa un unica trasmissione, il classico cambio automatico a 6 marce sviluppato in-house da Mazda, mentre la trazione può essere anteriore o integrale. Le prestazioni, complice un corpo vettura piuttosto generoso, sono tranquille, con uno 0-100 km/h coperto in 10,5 secondi per la versione a trazione anteriore e in 10,9 secondi per quella con trazione integrale.
Questo powertrain sarà l’unico a listino fino al 2027. Tra circa 2 anni, infatti, arriverà un inedito sistema Full Hybrid completamente realizzato in casa, il primo per il brand di Hiroshima. Mazda Italia non ci ha ancora svelato molto di questo motore, ma sappiamo che sarà basato sul nuovo motore a benzina SkyActiv Z, l’erede dell’attuale SkyActiv X, e che porterà ad un livello superiore l’unione del ciclo Otto a benzina e l’accensione per compressione tipica dei motori Diesel. Ad aiutarlo, ci sarà un motore elettrico interamente sviluppato in-house e prodotto a Hiroshima e un cambio 100% Mazda, per un sistema Full Hybrid che aspettiamo di conoscere meglio e che dovrebbe arrivare sotto il cofano di altre Mazda nei mesi e anni successivi.

