Un’auto che rappresenta il salto in avanti nel futuro che tutti aspettavano e che apre sostanzialmente una nuova era per la Casa modenese. Lei è la nuova Maserati MC20, una supercar che è pronta sia a riscrivere la storia del Tridente, sia a farsi carico del ritorno in pista ufficiale del Marchio sia, ma ciò avverrà più avanti, di “evolversi”, vedremo a breve come, in MC20 elettrica.
Dal 2024, infatti, la nuova supercar italiana che già sta facendo sognare gli appassionati e che si è appena svelata sul circuito di Modena, a pochi chilometri dal luogo in cui è nata e in cui verrà costruita, arriverà anche in versione elettrica, con prestazioni di tutto rispetto.
Occupiamoci, però, della protagonista di questa serata, la Maserati MC20. Possiamo già ipotizzare il suo prezzo, parlare delle sue dimensioni, dare un’occhiata all’abitacolo e, infine, parlare dell’attore non protagonista, cioè il V6 Nettuno sul quale erano già trapelate, ufficialmente, parecchie interessanti informazioni.
Appena presentata, forse sapere anche il prezzo di Maserati MC20 era chiedere troppo, ma siamo stati rapidamente accontentati. Era lecito pensare a un prezzo di MC20 in linea con la concorrenza e nomi tra cui la Porsche 911 Turbo S, la McLaren 570 S e, perché no, un’altra rivale tedesca, l’AMG GT R, che con i cavalli si ferma a 585 ma può contare su due cilindri in più.
Proprio le concorrenti di Maserati MC20 ci portarono a ipotizzare un prezzo di Maserati MC20 compreso in un range compreso tra 150.000 e 200.000 euro. Infatti, il prezzo svelato da Maserati per la sua nuova MC20 è di 216.000 euro, con numerosi optional che potranno innalzare considerevolmente la cifra finale, optional che potete già trovare nel configuratore ufficiale sul sito Maserati.
La nuova Maserati MC20 ha le seguenti dimensioni: è lunga 4,69 metri, alta 1,22 metri e larga 1,95 metri. Il passo è di 2,6 metri mentre la gomme montate di serie hanno una dimensione rispettivamente di 245/35 ZR20 all’anteriore e di 305/30 ZR20. Leggerissima la differenza nelle dimensioni delle carreggiate di Maserati MC20: 1,681 metri davanti, 1,649 metri dietro.
Della Maserati MC20 colpisce poi la raffinata aerodinamica, oltre allo stile: corpo basso e filante, e questa non è una novità, bensì lo sono gli sfoghi sul muso (simili al concetto usato sulla Ferrari 488 Pista e ripreso dalla F1) e l’irrinunciabile calandra bassa e larga col Tridente cromato in evidenza. Dietro, invece, colpisce la copertura del motore con le aperture che riprendono le forme del tridente, chiaro il rimando alla Regina, la F40, dove le feritoie erano però semplicemente orizzontali. Il corpo vettura, frutto di oltre duemila ore di lavoro nella galleria del vento di Dallara e più di mille con i software di simulazione CFD (Computational Fluid Dynamics).
Gli ingegneri hanno quindi cercato di pulire il più possibile le linee pur non rinunciando al necessario carico posteriore, grazie al discreto spoiler che esalta l’up-washing creato dal diffusore in carbonio, deportanza creata grazie al fondo carenato. Anche nella parte anteriore si creano elaborati generatori di vortici, la cui efficacia viene amplificata dalla particolare conformazione del fondo ad “hump”, che nella zona centrale all’altezza delle ruote sale gradualmente consentendo una maggiore portata d’aria verso tali dispositivi, per poi congiungersi con il piano del telaio.
Tale soluzione, che continua sul fondo a livello delle fiancata, ha richiesto una particolare conformazione della scocca e di altri elementi, qualcosa di già visto, non certo a caso, su una certa Maserati MC12. Le prese d’aria che alimentano il motore, invece, nella cosiddetta zona brancardo, non oppongono eccessiva resistenza all’avanzamento proprio perchè posizionate in una naturale zona di sovrappressione.
Chiudiamo con i colori di Maserati MC20:
Saliamo a bordo, per la prima volta, della nuova Maserati MC20. Degli interni di MC20, innanzitutto, colpisce l’essenzialità, da vera vetture prestata dal mondo delle corse. Materiali prevalentemente neri, con ampio ricorso a carbonio e Alcantara, quadro strumenti virtuale davanti al volante e nuovo infotainment MIA (Maserati Intelligent Assistant) che gestisce quest’ultimo e il display centrale, di forma e dimensioni simili (10,25”).
Il volante sportivo, configurato con il prezioso contributo di Andrea Bertolini, pilota già campione del mondo con la MC12, sposa, anche questa volta, l’essenzialità: paddle dietro il volante, rigorosamente in carbonio e di discreta lunghezza, pulsanti dei comandi Start e Launch Control e, sulle razze, comandi ADAS a sinistra e della radio a destra. E basta.
Sotto il suo bel vestito, in posizione centrale, si nasconde il motore Nettuno V6 da 630 cavalli capace di accelerare la MC20 da 0 a 100 km/h in meno di 2,9 secondi, con una velocità massima superiore ai 325 km orari. I meri dati numerici, però, non bastano a spiegare il calibro di questa novità. Il propulsore, al 100% nato e prodotto in Italia (era dal 1998 che Maserati non produceva in casa i suoi motori) e che sfrutta la tecnologia MTC (Maserati Twin Combustion) con l’innovativo sistema di combustione studiato nelle segrete stanze dell’Innovation Lab e basato sulla tecnologia della precamera adottata su propulsori di Formula 1. Grazie al suo peso, inferiore ai 1.500 kg, e grazie soprattutto ai 630 CV erogati il rapporto peso/potenza aumenta il languorino, con quel 2,33 kg/CV che non è niente male. Tutta la scocca è in fibra di carbonio e materiali compositi, così da risparmiare sul peso, tanto che l’uso delle portiere “butterfly, o ad apertura diedrale, è nato proprio per questo motivo.
Per tornare ai suoi punti forti, la potenza specifica è di 210 CV/litro, ed è tempo di parlare di prestazioni: la velocità massima è superiore ai 325 km/h con un’accelerazione da a 0 a 100 km/h in meno di 2,9 secondi e un’accelerazione da 0 a 200 km/h inferiore a 8,8 secondi. E l’elettrica? Per la MC20 a batteria la velocità massima sarà invece superiore ai 310 chilometri orari con un’accelerazione 0-100 in 2,8 secondi e un’accelerazione da 0 a 200 km/h di 8,4 secondi. Prestazioni che non lasciano spazio ai dubbi. Il cambio automatico è un Dual Clutch (doppia frizione) a bagno d’olio a 8 rapporti con 6 marce di potenza e due di overdrive per consentire le giuste emissioni di CO2.
Ciò che più sorprende della nuova Maserati MC20, è l’approccio. Si, è una supercar, ma è anche un’auto nata e pensata per il futuro. Un futuro fatto, come detto, dal ritorno, ufficiale, alle competizioni, dall’arrivo della variante elettrica (sfruttando la stessa scocca) e dall’emozione che una macchina di questo genere è in grado di generare non solo tra gli appassionati ma a livello globale.
La MC20 è il segno della ripartenza per Maserati, a distanza ormai di anni dal lancio dell’ultima grande novità, il SUV Levante. Proprio la monoscocca, che presenta un’architettura e geometria della monoscocca unica per le tre versioni (arriverà anche la MC20 cabrio), ma differisce per la distribuzione delle fibre e dei layers di carbonio, consentendo così di avere monoscocche con caratteristiche strutturali differenti in conseguenza delle diverse tipologie di vetture.
A livello di assetto, la MC20 monta un anteriore a quadrilatero deformabile, mentre lo stesso schema viene replicato sul posteriore. Con il V6 ad assicurare la giusta dose di potenza, basta leggere le prestazioni per non ricredersi, la MC20 promette emozioni pure, anche grazie alle indovinate 5 modalità di guida, tra cui spicca la modalità Corsa (dove il guidatore può attivare il Launch Control premendo l’apposito tasto sul volante), rimanendo in una fascia di prezzo, plausibile, a livello delle principali concorrenti nel segmento delle sportive.
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