Il mondo dei rally perde Lucky Rombo, per molti un nome iconico per un grande pilota. Stiamo parlando di Luciano Trombotto che lunedì primo maggio è morto all’età di 87 anni. Trombotto era molto conosciuto per le sue imprese compiute con la Fiat 124 Spider preparata per i rally. Proprio attraverso la sua voglia di correre e di vincere è iniziata l’attività rallystica della Fiat. Senza ombra di dubbio è stato uno dei personaggi più ammirati nel mondo delle corse degli anni ’70 e non solo.
Era nato a pochi chilometri da Torino nel 1936 e fu un personaggio eclettico con una vita molto intensa: debuttò nel mondo delle corse al Rally del Sestriere nel 1957 con una Fiat 1100.
All’epoca era un ragazzo che lavorava con il padre nel settore dei pneumatici. Amante anche della musica, dopo il servizio militare, decise di entrare nella band Santiano, fondata da un amico, dove suonava la chitarra e cantava.
Qui nacque lo pseudonimo Lucky Rombo che tanta fortuna gli portò durante la sua vita. Durante un concerto tenuto in un locale a Sestriere, Trombotto fu notato da Vittorio Gassman che lo introdusse nel mondo del cinema come controfigura per il film “Slalom”, che Gassman stesso stava girando sotto la regia di Luciano Salce.
A lui un libro dedicato
Ma la grande passione per le corse tornò a farsi sentire: a 30 anni, dopo aver iniziato a lavorare in un deposito di combustibili, Trombotto ricominciò a gareggiare e formare la sua florida carriera. Vinse gare di altissimo livello e fu ingaggiato dalla Squadra Corse Fiat dove, tra gli anni ’60 e ’80 conquistò molti traguardi.
Amico di Gianfranco Silecchia, altro pinerolese del mondo delle corse, direttore sportivo del reparto corse rally in Fiat, con lui fondò la Pinerolo Corse segnando un’epoca sportiva nel pinerolese ma anche in ambito nazionale.
Luciano Trombotto, dopo il suo ritiro gli amici più cari scrissero un libro sulla sua vita e le sue imprese, dal titolo “Luciano Trombotto – Lucky Rombo”. Parliamo di nomi illustri come Paolo Soldano, il suo amico fraterno Gianfranco Silecchia, Sandro Munari, Luca Cordero di Montezemolo, Bobo Cambiaghi e molti altri
commenti
Loading…