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Jaguar E-Pace Diesel 240 AWD | Prova su strada

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Prima è arrivata F-Pace, il vero SUV del giaguaro, poi, viste le mode, viste le tendenze di mercato, la Casa inglese non ha saputo resistere (quando inizia uno, iniziano proprio tutti, o quasi) e in breve tempo ecco a seguire E-Pace, il baby SUV nonchè secondo modello a ruote alte del brand di Coventry, vettura capace di offrire un look sicuramente interessante come vedremo a breve. Una lettera in meno, almeno nell’alfabeto, ma tanto stile in più, tanto da diventare in breve tempo uno dei SUV piccoli, premium, più desiderati del mercato.

Ecco come va Jaguar E-Pace Diesel con il potente 2.0 da 240 CV dotato di cambio automatico a nove rapporti e trazione integrale All Wheel Drive.

Design: c’è più F-Type che F-Pace

Eh sì, guardatela dal lato A. Da F-Pace, certo, è arrivata l’ispirazione per creare la seconda delle vetture a ruote alte del brand ma è, se guardate bene il lato A, evidente che quei gruppi ottici, sia davanti sia dietro, c’è tanto di F-Type, la notissima Coupé/Spyder a due posti secchi. Sportivo quindi questo crossover, almeno considerando che abbiamo provato l’allestimento più sportivo, l’HSE, che da solo basta a far alzare l’asticella a vettura ferma.

Guardate la forma delle luci a LED diurne, così come la calandra di chiara ispirazione F-Type, sebbe ben più alta. Proprio questo hanno voluto fare i design guidati dal team dell’ex capo del centro stile Ian McCallum (qui la sua “ammissione di colpa” ) e bisogna ammettere che hanno centrato il punto. Questo allestimento, inoltre, porta di serie cerchi da 20” (disponibili in diverse varianti a circa 400 euro in più, anche neri lucidi), fari a LED (disponibili anche a matrice) e abbaglianti automatici, specchietto interno fotocromatico, keyless entry, sedili in pelle Windsor traforata, impianto Audio Meridian (lodevole) e sistema di navigazione Pro.

Prezzo alto, come vedremo, rispetto alla base, ma dietro c’è sempre una ragione. La versione in prova è poi contraddistinta dalla presenza della vernice Corris Grey, optional da 951 euro, ma dall’assenza del tetto panoramico, anche questo disponibile con un sovrapprezzo di 1.281 euro. Presente anche la possibilità di scegliere il tetto nero a contrasto, ma anche qui serve un esborso di 641 euro (si vede che l’euro in più su ogni optional piace in Jaguar).

Bella, e sportiva, anche la linea laterale che propone una conformazione molto diversa rispetto a F-Pace. È proprio osservandola di lato che si apprezza la sua compattezza, utile sicuramente a definirla come il classico SUV da città.

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Un tocco di colore in più, magari sulle impunture, non avrebbe fatto male agli interni

Volgendo infine lo sguardo al posteriore, l’allestimento HSE si caratterizza per una coda dove la firma ce la mette il doppio scarico laterale. Ok, non siamo al livello del doppio terminale, per lato, di F-Type. Ok prendere spunto ma per un crossover sarebbe stato davvero troppo, inadeguato potremmo dire, viste le potenze in gioco. Il piccolo scivolo in plastica denota infatti che E-Pace può cavarsela anche su strade bianche, grazie alla trazione integrale, ma attenti, avete sempre delle “scarpe” da 20”…

Detto degli esterni gli interni si rivelano razionali, ben studiati, ben rifiniti. Forse un po’ poveri di carattere ma sicuramente ben fatti. Piace la cornice della leva del cambio, in alluminio semilucido, mentre non piace il sistema di infotainment che non appare di facile utilizzo almeno a un primo approccio. Presenti radio DAB, Apple CarPlay, Android Auto e il quadro strumenti completamente digitale da 12,3” (attenti, negli allestimenti base vengono ancora proposti i classici quadranti ma il quadro virtuale è in optional a 748 euro). Anche qui si respira qualcosa di F-Type, sarà per la superficie vetrata non certo ampia (consigliata la telecamera posteriore anche sulle versioni base) o per il richiamo alla plancia, abbastanza simile.

In termini di dimensioni, E-Pace è ben più corta della sorella maggiore F-Pace (4,4 metri contro 4,73 metri) ma non è più bassa, sono entrambe alte infatti 1,65 metri, così da offrire una seduta del tutto paragonabile. Dietro lo spazio è buono per due passeggeri, mentre il bagagliaio copre una capacità minima di 577 litri, espandibile fino a 1.234; dati leggermenti inferiori, nonostante i tre centimetri in meno, a Range Rover Evoque.

In inserimento la E-Pace si dimostra precisa, merito dello sterzo molto curato

Alla guida della Jaguar E-Pace Diesel 240 CV HSE: grande coppia, ma i consumi non ringraziano

Abbiamo scelto l’unità Diesel più potente disponibile in gamma (150, 180 e 240 CV), il motore Ingenium nella da 240 CV capace di accelerare da 0 a 100 km/h in 7,4 secondi per una velocità massima di 224 km/h. Prestazioni da sportiva avvalorate da una coppia che ti schiaccia al sedile grazie ai suoi 500 Nm già ben avvertibili piuttosto in basso, diciamo a circa 1.500 giri/min. L’allungo non mostra segni di fatica ma è invece il cambio automatico, disponibile anche con le palette dietro il volante, a mostrare segni di fatica quando gli si chiede troppo. Nella marcia quotidiana, invece, tutto normale, in città si comporta bene.

Rispetto a Range Rover Evoque, E-Pace, con la quale condivide buona parte del telaio, ma non tutto, si rivela più rigida, e lo sterzo ne guadagna in precisione e capacità di risposta. Davvero promosso. Il tutto a discapito dei consumi: c’è da muovere una massa che vira decisamente verso le due tonnellate e grandi accelerate, seppur piacevoli, pesano sull’indicatore (dire lancetta, ormai, è demodé). Siamo attorno ai 12-13 km/l, anche sforzandosi diventa difficile fare meglio.

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Nonostante il rollio, tipico di una buona parte dei SUV oggi in commercio, la E-Pace si dimostra sportiva grazie alla potenza sotto il cofano

È vero, in gamma, come sottolineato in apertura di paragrafo, ci sono motori più parchi ma anche meno divertenti. Vista anche la differenza di prezzo, chi è disposto a spendere di più per il top della gamma dovrà accontentarsi di qualche sosta dal benzinaio di fiducia in più. C’è sempre da tener conto della presenza della trazione integrale, che, oltre a portare peso in più, fa anche consumare di più, e non lo scopriamo certo oggi. Proprio il sistema AWD, come lo chiamano in Jaguar, è però garanzia di un comportamento dinamico sempre sincero, affidabile, mentre le ruote con cerchi da 20”, mai lo diresti, assorbono bene le asperità del terreno grazie alla cura riservata alla parte sospensiva. C’è un po’ di effetto filtrato, dovuto alle sospensioni non certo troppo rigide, ma nel complesso la E-Pace si guida piuttosto bene.

A livello motoristico, va fatta una premessa, pronta a essere smentita. Facendo parte dello stesso gruppo, Jaguar E-Pace è arrivata prima della diffusione del mild hybrid a 48 Volt, già presente sulla nuova generazione di Evoque. Il baby giaguaro, non certo acquattato, si adatterà presto, molto probabilmente con l’arrivo di un restyling di metà carriera e di un motore con ibrido leggero ereditato dalla cugina, diamole tempo.

A livello degli ormai onnipresenti sistemi di assistenza alla guida non potevano mancare, considerato anche l’allestimento, frenata d’emergenza, telecamera posteriore, monitoraggio dello stato del conducente, Lane Keep Assist e riconoscimento della segnaletica stradale, oltre ovviamente al cruise control adattivo già presente nell’allestimento S, il primo dei tre (S, SE e HSE).

Prezzi e concorrenti

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Jaguar E-Pace parte da un prezzo di 38.450 euro, prezzo che sale di almeno 20.000 euro per la serie speciale Chequered Flag. Tornando alla E-Pace da noi provata, solo selezionando da configuratore il motore D240 AWD, in allestimento HSE, il prezzo vira vertiginosamente a 62.050 euro. Facendo due calcoli sono 23.600 euro di differenza, non certo per tutte le tasche almeno confrontandolo alle versioni entry level.

Così allestito, andiamo a sfiorare tranquillamente i 70.000 euro. Potremmo quasi parlare di due E-Pace diverse, quella da noi provata e quella di base, ma è anche vero, starete pensando, che con quella cifra si può comprare tanto altro e, volendo, anche più sportivo. Non si compra, però, un SUV/crossover premium, dove si sa che il discorso dotazioni e optional diventa molte volte un tasto assai dolente. Poi dipende sempre dalle disponibilità delle vostre tasche, ci sembrava giusto ricordarlo.

I concorrenti di Jaguar E-Pace sono la cugina (di primo grado) Land Rover Evoque, con la quale condivide lo stesso motore Ingenium da 240 cavalli, oltre alle varie Volvo XC40, Audi Q3, BMW X1 e Mercedes GLA, della quale uscirà presto il nuovo modello. La scelta, anche tra le premium, è davvero vasta e variegata.

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