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Ineos, la CEO boccia l’elettrico: “penso sia abbastanza pericoloso”

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C’è stata un’intensa discussione a proposito della transizione elettrica fra i rappresentanti dei marchi di automobili presenti alla conferenza “Electrified” della Society of Motor Manufacturers and Traders (SMMT) in corso a Londra. A infuocare il dibattito è stata certamente Lynn Calder, CEO di Ineos Automotive, marchio inglese che nella conferenza ha criticato l’elettrico come una possibilità di propulsione per il futuro.

Secondo la Calder, è necessario continuare a utilizzare tutte le tecnologie a disposizione: “Parliamo continuamente di veicoli elettrici. Penso che sia abbastanza pericoloso. Penso che avremo bisogno di un mix. Penso che abbiamo bisogno di un piano, perché al momento, se ci limitassimo a dire che i veicoli elettrici sono la via da seguire per il Regno Unito, e questa sarà l’unica tecnologia che avremo, penso che ci sia il rischio di fallire e il rischio che sarà costoso”.

Crediamo che esistano casi d’uso diversi per tecnologie differenti e per veicoli differenti”, ha continuato Calder – “Ci sono veicoli là fuori che non sono ideali per l’elettrico. Il nostro (Grenadier, ndr), crediamo, è uno di questi poiché verrà utilizzato ad esempio per trainare cose oppure come mezzo di lavoro, sarà sulle montagne, sarà nel mezzo del nulla. Se si vuole davvero usare in questo modo, l’elettrico non è un’ottima risposta considerando le infrastrutture disponibili oggi”.

Al contraddittorio ha preso parte anche il direttore del Dipartimento della Decarbonizzazione dei trasporti in UK, Richard Bruce, che ha sostenuto che si trattasse unicamente di una scusa:“C’è un chiaro vantaggio per i BEV visti i tempi attuali. Se disponiamo di combustibili alternativi, usiamoli in altre parti del mercato in cui le batterie non sono altrettanto sostenibili, come l’aviazione”.

Certamente un discorso che prende in considerazioni gli interessi dei marchi: bisogna però fare i conti con il mondo reale; colonnine in mezzo al deserto o nelle foreste ancora non ci sono, e un marchio con INEOS, che presenta come modello di punta un fuoristrada duro e puro, farà sicuramente fatica nella transizione.

Autore: Flavio Garolla

Redazione Autoappassionati.it

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