Se ne è parlato da inizio anno, ora gli incentivi auto 2022 hanno avuto l’approvazione dal Dpcm oggetto di tante discussioni nelle aule del governo. Ora possiamo dirvi come funzionano, quali fasce di emissioni di CO2 sono comprese e quanto si risparmia, nel concreto, grazie alla nuova tranche di incentivi auto che punta a ridare ossigeno a un mercato decisamente sofferente.
Partiamo subito dal dato oggettivo, i fondi per il 2022 sono pari a 650 milioni di euro e comprendono le auto con emissioni di CO2 (anidride carbonica) compresa tra 0 e 135 g/km. Se avete dubbi, i listini ufficiali delle case potranno chiarire i vostri dubbi sul modello che vorreste acquistare. Permane il vincolo, senza quello lo sconto non è compreso nei nuovi incentivi auto 2022, di rottamare il vecchio usato che abbia almeno 10 anni di vita dal momento dell’immatricolazione. Detto questo, si aspetta la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale perchè gli incentivi auto diventino effettivamente validi, questione di formalità.
Partiamo dalle auto comprese negli incentivi auto 2022, non solo elettrifiche ed elettrificate bensì anche auto endotermiche, Diesel e benzina, a patto che le famose emissioni siano comprese entro la soglia dei 135 g/km di CO2. Da qui partono gli sconti, analizziamoli nel dettaglio.
Così come accaduto nel 2021, anche i nuovi bonus 2022 tendono a favorire ovviamente il rinnovo del parco circolante con l’acquisto di veicoli che non emettono CO2, come le elettriche, o sulla carta le ibride plug-in le cui emissioni dichiarate dal ciclo WLTP non superino i 20 g/km. Per le une e le altre, lo sconto è pari a 5.000 euro (prima erano 10.000) se chi compra il nuovo rottama un veicolo di proprietà da almeno 12 mesi con omologazione da Euro 0 a Euro 5.
Anche qui, però, c’è un altro paletto: il veicolo in questione deve costare, non ivato e senza Ipt e messa su strada, al massimo 35.000 euro. Facendo due calcoli, si tratta di non superare i 42.700 iva inclusa al netto della tassazione attuale dell’imposta di valore aggiunto. Nel dettaglio, il Dpcm che ha dato avvio agli incentivi auto 2022 prevede uno stanziamento di 220 milioni di euro per le auto con emissioni da 0 a 20 g/km di CO2.
Con 225 milioni di euro, l’intenzione del tavolo del governo è stata quella di incentivare maggiormente le auto comprese nella fascia 21-60 g/km, cioè le ibride plug-in per cui è previsto uno sconto massimo di 4.000 euro con rottamazione e 2.000 euro senza. Anche qui c’è un tetto massimo di 45.000 euro iva esclusa, per cui una Ford Kuga 2.5 plug-in Hybrid 225 ST-Line da 42.850 (iva inclusa) può scendere fino a 38.850 euro, giusto per fare un esempio.
Gli sconti, e questo è un bene per il mercato dell’auto, riguardano finalmente anche le “normali” auto benzina, Diesel, metano e GPL, sempre a patto che non superino la fatidica soglia dei 135 g/km di CO2. Vediamo quanto sconto spetta a chi non è pronto, o non può, comprare un’elettrica o un’ibrida plug-in, ma preferisce andare sul sicuro scegliendo un’auto mild hybrid o puramente benzina/Diesel.
La cifra è minore, 170 milioni per la precisione, per tutte le auto comprese nella cosiddetta terza fascia, da 61 a 135 g/km. Qui il discorso è differente, poichè lo sconto di 2.000 euro è concesso solo a patto di rottamare il vecchio usato, non c’è infatti sconto previsto dagli incentivi auto 2022 se non si rottama. Anche in questo caso, limite di spesa massimo fissato a 35.000 euro iva esclusa.
Emissioni CO2 | 0-20 g/km | 21-60 g/km | 61-135 g/km |
Se rottami | 5.000 euro | 4.000 euro | 2.000 euro |
Se non rottami | 3.000 euro | 2.000 euro | – |
Il veicolo che vuoi acquistare non deve costare più di… | 42.700 euro con iva | 54.900 euro con iva | 42.700 euro con iva |
I fondi stanziati dal governo (totale 650 milioni di euro per il 2022) | 220 milioni di euro | 225 milioni di euro | 170 milioni di euro |
Niente per entrambi. Possono accedere agli incentivi auto 2022 solo le persone fisiche, quindi i privati, e non le aziende o le partite iva. Un duro colpo che si ripercuote sul mondo delle flotte aziendali, escluse quelle delle aziende impegnate nel car sharing così da favorire la circolazione nei centri urbani di auto più green e meno inquinanti. Anche le auto usate rimangono escluse dai nuovi Ecobonus, a differenza di quanto era accaduto nella seconda metà del 2021.
Insomma, ora che manca solo l’ufficialità, sicuramente si darà una sterzata al mercato così tanto in crisi in questo inizio 2022 ma il discorso è decisamente diverso rispetto a quanto accaduto nel corso del 2021. Attendiamo di vedere che effetto avranno sul primo mese pieno, che sarà probabilmente maggio, e le reazioni delle associazioni di categorie che non tarderemo di pubblicare sulle nostre pagine.
Parallelamente, nel Dpcm si possono leggere quali saranno le cifre che verranno stanziate, sempre per le tre fasce, nei prossimi 2 anni. Un esempio? Per le 0-20 g/km, da 220 milioni si passerà a 245 milioni già nel 2024, diverso il contrario per le 61-135 g/km; qui si scenderà dagli attuali 170 milioni a 120 milioni tra due anni.
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