Alfa Romeo ha davanti a sé un futuro promettente, roseo, ma soprattutto ambizioso. Il brand italiano è pronto a farsi largo all’interno di Stellantis per diventare il marchio premium di punta del colosso automobilistico nato dalla fusione tra FCA e PSA.
Per ricoprire quest’ambito ruolo, il brand di Arese verrà interessato da un massiccio ampliamento della gamma da qui al 2030. Ad affrontare quest’argomento è stato il CEO del Biscione Jean–Philippe Imparato, il quale ha parlato delle vetture che arriveranno nei prossimi anni, compresa la supercar ufficialmente anticipata, ormai possiamo dirlo, dopo il rinnovamento del logo Autodelta che fu protagonista sulla 33 Stradale originale…
Un progetto ambizioso e che non viene nascosto, tutt’altro. In Casa Alfa Romeo, sotto indicazione di Stellantis, si è deciso di procedere con un corposo incremento della gamma di autovetture marchiate col Biscione da qui al 2030. Lunghi sono stati i tempi in cui le sole Giulia e Stelvio hanno rappresentato la scarsa offerta del brand di Arese, quello stesso brand che sembra essere rinato e che sta tornado in grande spolvero anche grazie al successo incontrollato di Alfa Romeo Tonale.
Il nuovo SUV compatto che ha fatto debuttare la Casa nel mondo dell’elettrificazione grazie alla versione plug-in hybrid Q4 e che ha rilanciato in maniera più che tangibile le vendite proiettando il marchio verso la scalata al segmento premium. Gli alfisti più appassionati sono piacevolmente commossi da tutto ciò, anche perché i piani per lo sviluppo sono appena agli inizi, con diversi lanci da qui al 2030, come spiegato da Jean-Philippe Imparato. Il CEO, in occasione del Salone Retromobile di Parigi, ha parlato di questo rampante progetto, e lo ha fatto in una maniera molto dettagliata.
Un cronoprogramma fitto, fittissimo, questo è quello che si evince dalle parole del CEO di Alfa Romeo, Jean–Philippe Imparato. Il manager francese ha sintetizzato il suo pensiero ai microfoni de l’Argus. Analizziamolo per punti.
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