Esenzione dal bollo, accesso nelle ZTL, viaggiare in elettrico senza preoccuparsi della ricarica della batteria. Un sogno? Forse oggi no, con i modelli HEV tra cui troviamo una delle ultime elettrificate nate dal gruppo Hyundai-Kia: la Hyundai Kona Hybrid.
La Casa Coreana ha presentato 2 anni fa, al Salone di Francoforte, la nuova Hyundai Kona, ma dal primo ottobre 2019 la gamma si è ampliata dotando la vettura di alimentazione green. Nasce così Hyundai Kona Hybrid.
L’ormai amato B-SUV, il cui nome deriva da un suggestivo distretto di Big Island alle Hawaii, nasce per rispondere alle più recenti richieste di mercato sempre più attente alla riduzione delle emissioni e dei consumi nonché a una mobilità di tipo sostenibile.
Il SUV dalle dimensioni compatte ha già conquistato i cuori di molti clienti con circa 120.000 vetture vendute solo in Europa. Dopo aver provato la versione a benzina vediamo come si comporta su strada l’ibrida.
Frontalmente notiamo l’iconica “Cascading Grille” del brand, un gruppo ottico anteriore con luci diurne a LED posizionate al di sopra dei fari (disponibili anch’essi a LED). Al di sopra della griglia frontale troviamo una finta presa d’aria, una scelta che vuole forse donare quel pizzico di sportività al crossover e renderlo un po’ più accattivante. Così come accattivanti vogliono essere le linee futuristiche che disegnano la vettura, unitamente allo spoiler posteriore.
Al contrario di ogni buona sportiva che si rispetti, però, lo scarico viene nascosto dal paraurti posteriore anziché esser messo in bella vista e questo denota, invece, la vera anima “green” dell’auto. Anche posteriormente troviamo il gruppo ottico sdoppiato, mentre lungo la fiancata gli inserti in plastica vanno a disegnare gli imponenti passaruota.
La Hyundai Kona Hybrid in prova presenta una carrozzeria verniciata in tinta Galaxy Grey e vetri oscurati a contrasto, ma sono ben 26 le diverse possibili combinazioni di colore disponibili per personalizzare a proprio piacimento la vettura; così come è possibile scegliere tra cerchi in lega da 16” o da 18” (come nel nostro caso), ognuno con un proprio design dedicato.
Le dimensioni rispetto alla versione benzina ovviamente non cambiano. La vettura si presenta con 417 cm di lunghezza, 180 cm di larghezza, 157 cm di altezza, un passo di 260 cm e una massa totale di 1.880 kg.
All’interno, salta subito all’occhio una predominanza di grigio e nero lucido con qualche inserto bianco a contrasto intorno alle bocchette d’aerazione e alla leva del cambio. Tutti gli inserti che compongono la plancia e la parte interna delle portiere sono per lo più in plastica rigida. Anche per gli interni esiste un pacchetto dedicato di colori a scelta e diverse possibili combinazioni cromatiche per rendere la Kona più frizzante e meno seriosa.
Abbassando lo sguardo si notano i tappetini poggiapiedi che riportano la scritta “KONA” mentre di fronte a me trovo il volante rifinito in pelle con inserti in alluminio (tra cui lo stemma della casa) e in plastica. Numerosi i tasti che risultano piacevoli al tatto e molto comodi per aumentare o abbassare il volume, parlare al vivavoce, cambiare canzone e ancora scegliere le impostazioni di guida e controllare i consumi.
Il tutto potendo mantenere lo sguardo attento sulla strada (anche se è sempre consigliabile settare la posizione di guida e le impostazioni desiderate prima di partire per ridurre al minimo i rischi). Dietro il volante appare l’head-up display da 4,2” ove sono presenti una serie di informazioni dedicate al sistema ibrido; queste risultano all’altezza dello sguardo del driver in modo da ridurre ulteriormente al minimo le distrazioni.
Nella parte centrale dell’abitacolo troviamo invece il sistema infotainment da 10,25” con riconoscimento vocale e funzionalità “split” grazie alla quale è possibile modificare la schermata a proprio piacimento.
Inoltre, la Hyundai Kona Hybrid viene equipaggiata con il sistema di connettività Hyundai Bluelink che utilizza una tecnologia telematica incorporata; tecnologia che permette di eseguire azioni da remoto tramite l’applicazione scaricabile sul proprio smartphone (come l’apertura e la chiusura centralizzata e molte altre funzionalità).
Il clima automatico è solo monozona, ma mantiene la temperatura impostata in modo eccellente. Inoltre, ha l’utile funzione “eco” grazie alla quale, con solo il driver a bordo, esclude le bocchette dal lato passeggeri.
Di fronte alla leva del cambio troviamo poi un ingresso USB e due ingressi di ricarica batterie ed è qui disponibile anche il caricatore wireless per smartphone. Al di sopra dello specchietto retrovisore troviamo, invece, un utile inserto a scomparsa per il posizionamento degli occhiali.
I sedili, in misto pelle-tessuto, presentano dettagli bianchi a contrasto in linea con gli altri dell’abitacolo e possono essere riscaldati o ventilati. La seduta risulta confortevole non solo anteriormente ma anche nei tre posti dietro dove, nonostante le dimensioni compatte della vettura, è possibile stare comodamente in tre.
Un po’ limitate sono invece le dimensioni del vano bagagli con appena 276 litri di capienza che forse risulterebbero un po’ pochi qualora si volesse andare in vacanza in 4 persone.
Nel complesso, la visuale è buona in quanto le superfici vetrate, soprattutto del parabrezza, sono notevoli e i montanti poco invasivi. Posteriormente c’è una telecamera le cui immagini risultano ben definite; grazie ad essa e ai sensori di parcheggio, realizzare manovre cittadine, terreno d’elezione per la Hyundai Kona Hybrid, risulta piuttosto semplice.
Molto piacevole e avvolgente il sound che fuoriesce dagli 8 canali con subwoofer e amplificatore esterno da 360 W dell’impianto audio premium Krell. In avviamento un sound originale ci ricorda che siamo a bordo del modello Hybrid.
Dopo i primi chilometri sulla Hyundai Kona Hybrid, ci si trova spiazzati: certo si può viaggiare in elettrico fino a oltre 70 km/h, ma, se non si ha il piede molto leggero e sensibile, è facile che il motore a benzina si accenda non appena il pedale viene premuto con più vigore.
Pertanto, nella maggior parte delle ripartenze al semaforo, con i ritmi frenetici delle metropoli, il crossover coreano non riesce a sviluppare troppo il suo potenziale, d’altro canto la Kona Hybrid va “gustata” a ritmi più rilassati per godere appieno della sua piena efficienza. Senonché scoprire che strapazzata sa comunque esser progressiva e robusta nelle accelerazioni più brusche.
La Hyundai Kona Hybrid propone un motore a quattro cilindri Kappa 1.6 GDI a iniezione diretta capace di erogare fino a 105 CV e 147 Nm di coppia; ad esso si affianca un motore elettrico a magneti permanenti in grado di erogare 43,5 CV e 170 Nm di coppia massima.
Il powertrain elettrico è alimentato da una batteria a ioni di litio da 1,56 kWh con performance di carica e scarica di riferimento che ottimizzano l’output dalla batteria ad alto voltaggio e permettono una rapida rigenerazione di energia, da tenere sotto controllo attraverso il pratico schermo all’interno del quadro strumenti.
La combinazione tra propulsore a combustione interna e motore elettrico permette alla vettura di sviluppare un totale di 141 CV e fino a 265 Nm di coppia massima, ben adeguati alla vettura, nonostante una massa non proprio leggera di 1.880 kg. Il segreto sta nel cambio, che a differenza delle ibride giapponesi cui siamo abituati, non è a variazione continua CVT, ma un più tradizionale doppia frizione con innesti rapidi e veloci e senza l’indesiderato effetto di trascinamento.
Nonostante le dimensioni compatte, ma comunque da crossover, l’assetto è ben piantato a terra, in particolare tra le curve. Un po’ meno piacevole la risposta ai dossi e alle buche che pervadono le strade della città dove la Kona si dimostra un tantino rigida, anche per via delle gomme ribassate. Tuttavia le sospensioni di buon livello e l’ESP ben calibrato la rendono sicura e ben controllabile in ogni condizione.
Lo sterzo è molto morbido, il cambio automatico a sei rapporti è abbastanza responsivo e con i paddle al volante è possibile scegliere in autonomia quando cambiare marcia, invitando ad aggiungere un po’ di pepe alla guida.
Oltre alla modalità eco, spostando la leva del cambio verso sinistra è possibile settare in modalità sport e liberare tutti i CV a disposizione, ovviamente dimenticandosi della questione consumi. Con una velocità massima di 160 km/h e 11,6 secondi per raggiungere i 100 km/h, la Kona risulta non troppo vivace.
Meglio in ripresa ,dove si dimostra scattante grazie alla combinazione tra termico ed elettrico unitamente al cambio automatico. Inoltre, sia a velocità moderate che a quelle più elevate, il livello di insonorizzazione appare adeguato.
Per quanto riguarda i freni, invece, la modulabilità del pedale è buona, nonostante la frenata rigenerativa, e gli spazi d’arresto risultano contenuti. In condizioni di emergenza si dimostra agile e composta, grazie ad un’elettronica molto cautelativa a prova di vettura da famiglia.
La casa dichiara 23,2 km/l. Utilizzandola prettamente in città noi abbiamo rilevato un ottimo valore reale di circa 20 km/l mentre, utilizzandola in autostrada si passa anche a valori comunque ottimi di 16,5 km/l. Con un serbatoio da 38 litri di capienza, l’autonomia garantita è di 600 km.
Di serie troviamo molti sistemi di ausilio alla guida, il che non è da poco visto che su molte vetture della concorrenza vengono ancora proposti come optional.
Abbiamo sistemi di sicurezza attiva e di guida assistita Hyundai SmartSense capaci di monitorare l’area intorno al veicolo per proteggere i passeggeri da potenziali pericoli tra cui: la frenata automatica di emergenza con riconoscimento veicoli, pedoni e ciclisti e lo Smart Cruise Control (SCC). Si tratta di un sistema che mantiene una distanza preimpostata dal veicolo che precede, fermando il veicolo e facendolo ripartire automaticamente in base alle condizioni del traffico (se la fermata dura meno di tre secondi).
Abbiamo ancora il mantenimento attivo della corsia potenziato dal mantenimento al centro della carreggiata, il rilevatore dei limiti di velocità, il rilevatore dell’angolo cieco, l’avviso di possibili urti posteriori, il rilevamento della stanchezza del conducente e infine la gestione automatica dei fari abbaglianti.
La Hyundai Kona Hybrid, inoltre, è equipaggiata con il freno di stazionamento elettrico, di serie, comodamente attivabile e disattivabile tramite un pulsante. Ma non è finita qui.
Il B-SUV coreano è stato dotato di un sistema ad alta tecnologia in grado di migliorare l’efficienza di guida. Stiamo parlando dell’ECO-Driving Assist System, ovvero un sistema in grado di elaborare le informazioni ricevute dal navigatore e segnalare al conducente i punti in cui è opportuno rallentare. Non solo. Presenta un sistema predittivo di gestione dell’energia che permette di massimizzare l’efficienza della batteria e in caso di salita e in discesa.
Se per la Hyundai Kona termica (1.0 T-GDI da 120 CV) si parte da un prezzo di 19.300 euro, iI B-SUV coreano ibrido è offerto a partire da 26.300 euro per la versione 1.6 GDI 141 CV HEV DCT XTECH. Si passa poi ai 28.000 euro per la versione XPRIME sino a 32.000 euro nella versione top di gamma EXCELLENCE. La dotazione di optional dei singoli allestimenti è configurabile sul sito ufficiale.
Tra le concorrenti della Hyundai Kona Hybrid troviamo indubbiamente la Toyota C-HR, Kia Niro, Lexus UX, che al contrario della Kona, necessita del cavo di ricarica.
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