Credo che per festeggiare l’anniversario di un costruttore automobilistico non esista niente di meglio di un lungo viaggio alla guida di una vettura del marchio. Lamborghini nel mese di maggio compirà 50 anni e noi di Autoappassionati.it abbiamo percorso in anteprima il Grand Tour che dal 7 all’ 11 maggio occuperà con il suo corteo di V8, V10 e V12 le più belle strade italiane.
La nostra compagna di viaggio è una Lamborghini Gallardo LP 550-2 (di lei ve ne abbiamo già parlato, vedi dettagli), ed è arrivata presso la nostra redazione in un pomeriggio soleggiato e carico di attese. Lo confesso, ho guidato diverse volte la Gallardo, ma ogni volta è un’emozione diversa. Questa forse anche maggiore delle precedenti perché la Belva da 550 CV arriva a casa nostra, a Torino. Nelle altre occasioni avevo sempre provato la vettura sulle strade intorno a Sant’Agata Bolognese, questa volta invece percorrerò più di 1.300 km in giro per l’Italia. Ma l’emozione più grande è guidare la “Lambo” sulle strade che quotidianamente percorro: Piazza San Carlo, la Mole Antoneliana, Piazza CLN e Via Roma sono alcune delle location più suggestive che abbiamo scelto per immortalare la nostra partenza dal capoluogo piemontese.
Il viaggio ufficiale, o meglio il Grande Giro, non partirà da Torino ma da Milano, dove le vetture Lamborghini si ritroveranno entro metà pomeriggio del 7 maggio presso una delle piazze più importanti del centro storico e lì rimarranno esposte tutta notte in parc fermé per il piacere degli appassionati. Per questo motivo Milano è stata la nostra prima tappa del viaggio, partiti di buon’ora siamo giunti nella città meneghina verso le 10.30 attraverso la noiosissima A4. L’orario di arrivo è proibitivo per qualsiasi umano con un minimo di propensione al movimento. Quindi, visto il traffico e la frenesia della città lombarda, abbiamo subito deciso di proseguire verso Bobbio (PC), uno dei borghi più belli d’Italia nonché il paese natale di Filippo Perini, Responsabile del Centro Stile Lamborghini.
Le strade che ci portano da Milano a Bobbio sono circondate da suggestivi panorami collinari che finalmente permettono al nostro V10 di slegarsi. Il tuono dei 550 CV, finalmente liberi, riempie le vallate colpite dai primi timidi e tiepidi raggi di sole primaverili. Arrivati a Bobbio è ora di pranzo, ci fiondiamo in un agriturismo, lo scegliamo perché il parcheggio all’esterno è pieno di furgoni e camion: si sa, i posti in cui si fermano gli autotrasportatori sono sempre i migliori. Infatti non rimaniamo delusi e nel primo pomeriggio siamo pronti per gli scatti suggestivi sotto il Ponte Vecchio di Bobbio. Conosciuto anche come Ponte del Diavolo, è un’antica struttura in pietra di epoca romana che attraversa il fiume Trebbia. Gli storici hanno anche avanzato l’ipotesi che questo ponte, caratterizzato da archi irregolari, sia quello raffigurato da Leonardo da Vinci nel suo celebre dipinto ‘La Gioconda’. La storia di Bobbio è soprattutto legata alla presenza dell’Abbazia fondata nel 614 dal monaco irlandese San Colombano, che ricevette il distretto dal re longobardo Agilulfo. Questo monastero è stato in parte preso da Umberto Eco come modello nell’ideazione del leggendario eremo de ‘Il Nome della rosa’.
Lasciato il piccolo e caratteristico paese di Bobbio, ci dirigiamo verso Forte dei Marmi, tappa finale del primo giorno per il giro ufficiale. La strada che collega le due città è davvero fantastica. Strade tortuose, ricche di tornanti attraversano il Parco regionale dell’Aveto, circondato da paesaggi mozzafiato tra cui il famoso Passo della Forcella, in cui – sebbene la stagione sia oramai primaverile – abbiamo trovato addirittura della neve.
Nonostante i km non siano pochi, passano in un attimo. Tra viste a perdita d’occhio e sovrasterzi arriviamo a Forte dei Marmi, uno dei più famosi centri turistici italiani d’élite. Cittadina ricca di storia, Forte dei Marmi fu un importante centro di stoccaggio del marmo proveniente dalle vicine cave dell’alta Versilia, che veniva depositato nel forte edificato nel 1788 (da cui la città prese il nome) prima di essere caricato sulle navi. A partire dalla fine dell’800 la crescita di Forte dei Marmi avvenne grazie al turismo e nel primo dopoguerra divenne meta di ricchi aristocratici e industriali. Anche importanti intellettuali scelsero la zona per soggiornare, tra cui Thomas Mann e il celebre scrittore e poeta italiano Gabriele D’Annunzio, che fece edificare una villa nei pressi di Pietrasanta, dove passò gli ultimi anni della propria vita e compose alcune importanti opere.
Per le celebrazioni del 50°Anniversario di Lamborghini, il parco chiuso sarà allestito in Piazza Marconi, nel cuore della città, collegato alla lussuosa zona dello shopping. Noi però ci siamo spinti oltre, siamo andati verso Pisa dove siamo giunti verso le 21 all’Hotel NH Cavalieri di Pisa, che ci ha ospitati per la prima notte.
Cena veloce e poi via nuovamente in auto per entrare in Piazza dei Miracoli – celebre per la Torre pendente – alle ore 23.30. La piazza a quell’ora è chiusa da grosse cancellate, ma noi siamo autorizzati ad entrare e una volta aperti i cancelli ci troviamo davanti uno scenario suggestivo e surreale. La celebre piazza, che fin dalle prime gite scolastiche delle elementari avevo visto gremita di turisti, è completamente deserta. Saranno le luci che lo illuminano o la stanchezza del viaggio, ma lo spazio sembra più piccolo, quasi in miniatura, insolitamente calmo.
Dopo gli scatti statici all’interno della piazza e dopo aver attirato l’attenzione di tutti i vigilantes che si alternano alla sorveglianza della stessa, alle ore 4.00 ritorniamo in hotel. Domani si va a Roma, la sola idea del traffico che ci attende mi mette l’ansia, ma con una Lambo tutto è più bello, tutto appare diverso attraverso il finestrino stretto e scosceso della nostra Gallardo! Buonanotte e restate con noi…
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