Pronti via e si arriva lanciati alla prima curva con il bello spunto della Ferrari di Raikkonen che cerca di infilarsi tra le due Mercedes. Nessun contatto alla prima curva, quello che ci rimette di più è Bottas che rimane all’esterno e viene infilato dalla Red Bull di Verstappen. Vettel dietro rimane lontano dai guai e si mette a lottare con le Haas, infilando praticamente subito Magnussen e avendo la meglio su Grosjean nel giro di pochi giri.
14 giri e primo colpo di scena: è ritiro per Valtteri Bottas, il poleman della gara. Un brutto rumore di ferraglia è inequivocabile, rottura del cambio per il finlandese. Questo colpo di scena costringe tutti, meno Hamilton, alla sosta ai box per l’ingresso della VSC. Hamilton conduce davanti a Verstappen, Raikkkonen, Ricciardo, Magnussen e Vettel che prova subito l’attacco giù dalla discesa e ha ragione del danese.
Ricciardo minaccia Raikkonen e gli sta sotto il secondo, potendo così azionare il DRS. Il punto di sorpasso è in cima alla salita (curva 2), l’australiano non si tirerà di sicuro indietro e infatti compie il sorpasso in fondo alla discesa di curva 4, dove osano i campioni, costringendo le due Ferrari al temporaneo quarto e quinto posto a quasi venti secondi dalla vetta.
Hamilton compie il suo pit stop al giro 27 e torna in pista in quarta posizione, davanti a Vettel, seperato di pochi secondi ma non abbastanza per attivare il DRS della SF71H. Davanti le due Red Bull sulla pista di casa, meglio di così non può andare per le due creature di Newey. Hamilton non sì da per vinto e mette subito pressione alla rossa di Raikkonen, a sua volta a sei decimi da Ricciardo. L’unico che può dormire sonni relativamente tranquilli è Verstappen.
Ricciardo però accusa problemi di blistering alla posteriore sinistra e ciò rallenta il gruppetto, dando modo a Vettel di farsi sotto su Hamilton, a tiro di DRS. Via di sorpasso di Raikkonen su Ricciardo, siamo oltre metà gara e il finlandese ora ha strada libera e ancora una sosta ai box. Bene questa Ferrari, dopo un inizio sottotono.
Grandissimo sorpasso di Vettel su Hamilton, momento magico per le due rosse! Sono entrambe a podio ma Verstappen ora conduce con circa 7 secondi sulle due Ferrari. Hamilton non molla, non ne ha nessuna intenzione ma anche lui è vittima del blistering e questo ritmo indiavolato non può che far male alle sue coperture Pirelli soft.
Il pit stop dell’inglese, quanto mai necessario, è al giro 53, a – 18 dal termine: Hamilton monta le super soft e parte alla caccia delle due Ferrari, peccato che in mezzo si sia messo Ricciardo che potrebbe arrivare a fine gara con le gomme montate dal team a metà gara ma, clamoroso, arriva il ritiro per l’australiano.
Una fumata con Hamilton alle spalle ha siglato la fine della sua gara. Ammettiamolo, dopo la vittoria a Montecarlo l’australiano sembra essersi un po’ perso, come dimostra l’incomprensione di ieri in qualifica nei giochi di scia col compagno, ora in testa alla gara. Serve una pronta rivincita, che non tarderà ad arrivare, per il simpatico pilota di Perth e di chiare origini italiane.
Lewis Hamilton sigla il giro più veloce al giro 57 ma rimane relegato dietro le due Ferrari, con Vettel staccato di circa 5 secondi dal leader Verstappen. La rimonta è difficile ma non impossibile. Vettel gli risponde un giro più tardi, siglando a sua volta il giro veloce. Questa Ferrari ci crede, deve crederci. Di nuovo giro più veloce per Hamilton, mossa e contromossa tra Ferrari e Mercedes.
Attenzione!!!! Giro 64, ritiro per Hamilton! Stop Stop Stop gli dicono dal box Mercedes e l’inglese non può che arrestare la sua vettura a bordo pista. Questo cambia davvero tutto, non solo il Gran Premio Austria che si sta correndo sul Red Bull Ring. Hamilton non si ritirava dal Gran Premio della Malesia 2016, quando il suo ritirò determinò lo slancio finale per il trionfo dell’ex rivale Rosberg.
Mancano pochi giri alla bandiera a scacchi e il podio sembra ormai essersi delineato. Verstappen conduce davanti alle due Ferrari, con l’olandese su gomme soft e i due alfieri del cavallino su gomme super soft. Basterà a far vincere il giovane olandese?
Sembra proprio di sì, bellissima gara per l’olandesino volante che, dopo un avvio di stagione disastroso, non ne sta più sbagliando una. Terzo podio consecutivo per lui e prima vittoria della stagione, davvero meritata. Per la Ferrari non poteva andare meglio di così, due vetture sul podio, Vettel che torna in testa alla classifica piloti e la Ferrari che fa lo stesso in quella costruttori. Bella gara anche per la Haas, finalmente con entrambe le vetture a punti, con Grosjean quarto e Magnussen quinto. Una specie di vittoria per il team americano satellite della Ferrari.
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