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Gamma Suzuki Hybrid: in arrivo il primo Porte Aperte del 2019

Tempo di lettura: 2 minuti

L’ultimo weekend del mese è il primo appuntamento Porte Aperte per conoscere da vicino la gamma Suzuki Hybrid.

Gamma Suzuki Hybrid a fine mese

La gamma Suzuki Hybrid inizia il 2019 aprendosi al pubblico con un evento dedicato. Dopo aver chiuso il 2018 come secondo costruttore per vendite di auto ibride in Italia e aver portato la sua quota di mercato su base annua all’1,72%, record assoluto di tutti i tempi, la Casa di Hamamatsu è pronta a raggiungere nuovi traguardi nel 2019.

Tra gli obiettivi del brand, si punta ancora sulla moderna tecnologia, che è stata adottata ed equipaggiata per la motorizzazione ibrida. Per permettere ai clienti di conoscere meglio le caratteristiche dei modelli gamma Suzuki Hybrid, i concessionari daranno vita ad una prima apertura straordinaria nelle giornate di sabato 26 e domenica 27 gennaio.

In vetrina

Il 26 e il 27 gennaio i clienti potranno osservare da vicino e salire a bordo di Suzuki Ignis, Swift e Baleno, valutando cos  la tecnologia Hybrid di Suzuki. Il peso di 6,2 kg e le sue dimensioni compatte non tolgono troppo spazio ai passeggeri e ai loro bagagli.

Chi lo richiederà potrà, inoltre, effettuare anche un test drive, per sperimentare in prima persona la praticità della tecnologia gamma Suzuki Hybrid.

Non richiede ricariche esterne, recupera l’energia nei rallentamenti ed entra in funzione automaticamente quando il motore termico richiede maggior spunto, riducendo consumi ed emissioni.

Ecotassa free e modelli

La gamma Suzuki Hybrid ha una varietà di modelli dotata di tecnologia esente dal pagamento dell’Ecotassa.

La gamma è disponibile su:

  • 3 modelli: Suzuki Baleno, Ignis e Swift
  • 2 motorizzazioni: 1.2 e 1.0 Boosterjet, sia 2WD che 4WD e anche in combinazione con l’alimentazione GPL ed è disponibile a partire da 13.600 euro con completa dotazione di serie

Sul listino si nota, comunque, che i modelli della gamma Hybrid hanno un costo aggiuntivo di 1.000 euro (per i quali si spera si possa compensare ed equilibrare con possibili agevolazioni fiscali).

Simone Arnulfo

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Simone Arnulfo

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