L’elettrificazione colpisce ancora. Le stringenti regole sulle emissioni e i numerosi paletti imposti ai costruttori stanno stravolgendo il mondo dell’auto e di fronte al bivio sta per fermarsi la Alfa Romeo Giulia. Imparato, CEO del Biscione e appassionato del marchio, si è spesso espresso in favore della sinuosa berlina del segmento D, confermando di fatto che la sua storia non finirà con questa generazione. Dal 2027, però, la gamma Alfa Romeo sarà composta solamente da vetture elettriche (dicono da Arese), ergo potremmo essere di fronte all’ultima Giulia termica, questo quantomeno secondo i primi rumors.
Non solo la Giulia perderà la gamma motori tradizionale, ma abbandonerà anche la piattaforma Giorgio in favore della STLA Large, comunque parzialmente derivata da quella uscente.
Presumibilmente prima di un repentino passaggio all’elettrificazione completa, il Biscione presenterà un’ultima versione mild hybrid equipaggiata con le nuove tecnologie presenti sulla Alfa Romeo Tonale. Poi dal 2027 la musica cambierà (o dovrebbe cambiare) lasciando spazio al “sibilo” degli elettroni. La Giulia elettrica, secondo indiscrezioni, sarà progettata per raggiungere livelli di autonomia superiori all’attuale media delle competitors, si vocifera che l’obbiettivo sia 800 km, con una ricarica completa della batteria in tempi mai visti. E’ trapelata anche qualche informazione sulla dimensione dei suddetti accumulatori, la quale si collocherebbe tra i 101 e i 118 kWh e la cui ricarica permetterebbe di recuperare 30 km di autonomia ad ogni minuto di ricarica.
Jean Philippe Imparato, inoltre, ha più volte sottolineato che le future Alfa Romeo saranno create pensando al pilota, dando quindi priorità alla sportività e al coinvolgimento dietro al volante, garantito anche dall’attenzione alla leggerezza delle automobili, il che non è affatto scontato quando si parla di dover gestire un grande pacco batterie.
Se già è difficile immaginare una Giulia elettrica in questa nebbia di informazioni vaghe e incertezza generale, figuratevi se si può anche ipotizzare l’avvento di una Giulia Quadrifoglio elettrica. Fortunatamente (direbbero alcuni).
Ciò che fin ora è qualche numero, come la possibilità della STLA Large di poter reggere uno 0-100 in 2 s e l’eventualità di sviluppare singoli motori elettrici da oltre 440 CV, i quali, se montati sui due assi, potrebbero raggiungere potenze combinate fuori dal comune per il segmento.
La gamma Quadrifoglio è forte della garanzia di Imparato, il quale avrebbe negato la discesa a compromessi nella realizzazione di una vettura di questo tipo. In altre parole: nessuna Giulia Quadrifoglio se il comparto dinamico non sarà all’altezza dell’iconico badge.
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