Dopo ben 57 anni, Ford Bronco è finalmente arrivato anche in Europa. Il celeberrimo fuoristrada, prodotto ininterrottamente dal 1966 al 1996 e rinato dopo un quarto di secolo d’assenza nel 2021, fa il suo debutto assoluto in forma ufficiale da quest’anno, unendosi nell’offerta americana di Ford all’altrettanto mitica Mustang e al grande SUV Explorer, arrivati sulle strade europee negli ultimi 10 anni.
La storia industriale di Ford ha visto la Casa americana proporre automobili completamente diverse non solo nei diversi continenti, ma anche nei diversi Stati. Dopo oltre un secolo di prodotti specifici per ogni mercato, Ford ha deciso di puntare decisa sulla sua storia e sulle sue icone a stelle e strisce. Non è un caso che i modelli del futuro si ispireranno e si chiameranno come le più amate Ford del passato, e questa trasformazione passa da Bronco. Il nuovo Ford Bronco riprende lo stile della prima generazione, prodotta tra il 1966 e il 1977, e da buona automobile americana non dimentica la sua storia spargendo piccoli richiami ai Bronco del passato un po’ dappertutto.
Bronco è capace di unire lo stile d’altri tempi con la tecnologia moderna. Sia dal punto di vista della multimedialità che della sicurezza con costringe a rinunce, e la meccanica coniuga le esigenze di un vero fuoristrada da terreni davvero impervi con prestazioni su strada decisamente interessanti. Disponibile in Europa con un solo motore, il 2.7 V6 EcoBoost a benzina, una sola carrozzeria, la 4 porte e tetto rigido amovibile, e nei due allestimenti più ricchi, Ford Bronco è pronto a portare un mito cinquantennale anche nel Vecchio Continente. Riuscirà ad ammaliarci? Scopriamo come si comporta su strada e fuori strada Ford Bronco, prezzi, interni e dimensioni.
Americano, ma non troppo. Così si potrebbero riassumere le dimensioni di Ford Bronco, grande ma non pachidermico e piuttosto a suo agio sulle strade del Vecchio Continente, nonostante l’unica versione proposta in Europa. In America, infatti, Bronco è proposto anche nella compatta versione a passo corto, con due porte e tetto rigido o morbido in tela. Per il mercato europeo, invece, Ford ha deciso di importare Bronco in versione a passo lungo, quattro porte e con tetto rigido rimovibile. Nel dettaglio, le dimensioni di Ford Bronco Outer Banks e Badlands sono:
A livello estetico, Ford Bronco riesce a unire caratteristiche moderne con gli stilemi classici del Bronco del 1966. Sbalzi molto contenuti, forme squadrate e pannelli molto regolari sono alla base di tutti i fuoristrada con velleità importanti. Bronco riesce a omaggiare il mitico predecessore, riprendendone tanti dettagli e l’intera impostazione estetica. Il frontale, ad esempio, riprende il look della prima generazione, con fari tondi e una finitura a LED orizzontale che ricorda la modanatura cromata del primo Bronco. Anche la dicitura Bronco al centro della calandra quadrata è ispirata direttamente alla prima serie, che però in questo punto sfoggiava il nome Ford.
Il cofano squadrato, il parabrezza quasi verticale e i paraurti striminziti sono caratteristiche fondamentali per dare confidenza al pilota nella guida fuoristrada, e per donare a Bronco un look inconfondibile. Per distinguere frontalmente le due versioni importate in Italia, la più comoda ed elegante Outer Banks e la più specialistica Badlands, l’unico indizio è la mascherina, che sulla Badlands è verniciata in nero lucido. Le differenze sono decisamente più evidenti guardando la vettura lateralmente.
Di profilo, Bronco Badlands ha passaruota leggermente più prominenti, le barre sul tetto e rinuncia alle pedane laterali, di serie per la Outer Banks, per massimizzare l’altezza da terra totale che passa da 24 a 26 cm. Qui si possono notare anche le gomme tassellate BF Goodrich da 34″ su cerchi da 17 pollici e le barre sul tetto di serie. In totale, l’altezza cresce di ben 11 cm, passando dagli 1,85 metri della Outer Banks agli 1,96 metri della Badlands. aumentano l’altezza totale di ben 11 cmLa Outer Banks si accontenta di gomme meno specialistiche Bridgestone Dueler da 33″ su cerchi da 18 pollici più sportivi.
La vista laterale mostra anche la fiancata pulita e verticale, le quattro porte piuttosto generose e il tetto nero rimovibile. Anche le portiere sono completamente rimovibili, permettendo di viaggiare in pieno contatto con la natura nella guida fuoristrada. In coda, invece, spicca l’immancabile ruota di scorta a vista, mentre i fari posteriori quadrati e verticali sono ispirati direttamente alla Bronco del 1966. Spicca allora il cavallo Bronco su un lato del portellone, mentre sulla destra del portellone ad apertura laterale troviamo l’unico logo Ford presente in tutta l’automobile. Ford Bronco, dal punto di vista estetico, è decisamente riuscito. Nonostante il suo sapore retrò, infatti, è moderno, appagante e indiscutibilmente fuoristrada. Concludendo con le dimensioni di Ford Bronco, il bagagliaio è piuttosto capiente. Sono 820 i litri di capacità con 5 posti in posizione, che diventano 1.780 litri abbattendo il divano posteriore.
Prima di passare agli interni, non possiamo non citare un dettaglio molto personale. All’interno dello sportello del carburante, infatti, troviamo tre piccoli Bronco stilizzati: uno cabrio con denominazione U13, una versione pick-up (U14) e un Bronco con tetto rigido, accompagnato dal nome U15. Queste tre piccole Bronco stilizzate richiamano le tre versioni della prima Ford Bronco del 1966: Roadster (U13), Half-Cab (U14) e Wagon (U15). Sul parafiamma anteriore, invece, troviamo i loghi delle due versioni importate, Outer Banks e Badlands.
Salendo a bordo degli interni di Ford Bronco, si nota subito la presenza delle portiere con i vetri “a giorno”, senza cornice, una soluzione piuttosto sportiva ma sensata pensando alla rimovibilità delle portiere. Grazie alle maniglie molto robuste posizionate sulla plancia, è facile issarsi a bordo dell’altissimo Bronco. Una volta a bordo, gli interni di Ford Bronco uniscono stilemi retrò con una dotazione tecnologica di rilievo. Da buona 4×4 dura e pura, il cruscotto ha una profondità ridotta, una soluzione che aiuta la percezione delle dimensioni dell’auto e riduce al minimo i riflessi sul parabrezza. Nella parte alta della plancia troviamo inoltre dei vani portaoggetti e un’idea interessante.
Al centro, infatti, spicca un attacco da 1/4 di pollice unito ad una doppia presa USB, sia di Tipo A che di Tipo C. L’idea di Ford è stata quella di fornire di serie un attacco per fotocamere, smartphone o action camera, per riprendere con facilità la propria guida off-road. Oltre a ciò, invece, gli interni di Ford Bronco sono dominati dallo schermo da 12″ dell’infotainment SYNC 4. Il sistema, lo stesso visto su Mustang Mach-E, è veloce, rapido e facile da usare, e dotato di Apple CarPlay e Android Auto wireless. Non è tutto touch su Bronco, anzi.
La consolle centrale, il tunnel e il volante sono caratterizzati da tasti fisici grandi e comodi da usare anche durante la guida off-road. Spicca anche la leva del cambio automatico fisica, molto comoda nella guida impegnata, alla quale si aggiunge il selettore per le modalità di guida G.O.A.T. di cui parleremo nel dettaglio tra poco. Non ci sono però i paddle al volante per gestire il cambio automatico a 10 rapporti, e alcuni comandi non sono comodissimi, come quelli centrali degli alzacristalli. Un’altra soluzione originale è quella del quadro strumenti, che unisce un grande tachimetro analogico con uno schermo da 8 pollici digitale. Questo schermo ha molte informazioni, ma il layout fin troppo squadrato e le icone molto piccole non lo rendono sempre comodo da consultare.
Per il resto, gli interni di Ford Bronco si distinguono per soluzioni interessanti e molto spazio a bordo. Sia davanti che dietro, infatti, lo spazio non manca, e anche i più alti trovano posto facilmente. Da buona auto americana, ci sono due grandi portabicchieri sul tunnel centrale. A causa della presenza delle porte amovibili, però, sono gli unici a bordo di Bronco, e, caso strano per un’americana, il bracciolo centrale non è regolabile. Poco male: i sedili sono comodi, e dietro oltre alle bocchette del clima trovano posto due prese USB, una tradizionale e una Type C. C’è anche una presa di corrente domestica a 230 V, adatta per le prese italiane ma non per le Schuko.
Poco più in basso, incastonato nei tappetini in gomma, trova posto il cavallo imbizzarrito, il Bronco da cui il modello prende il suo nome, che troviamo anche sul volante e in alcuni dettagli dell’auto. Il nome Bronco è poi ripetuto in piccolo in ogni bullone a vista dell’auto, un dettaglio sottile ma apprezzato. La qualità degli interni di Ford Bronco è superiore alle aspettative. Si tratta, ovviamente, di un’auto robusta, ma i materiali utilizzati sono buoni, con alcune “intrusioni” di plastiche morbide, e gli assemblaggi sono robusti. Il tetto è facilmente rimovibile in pochi minuti, e trova posto nel bagagliaio. Nonostante infine la presenza della grande ruota di scorta posteriore, grazie a montanti piuttosto sottili Bronco ha una buona visibilità anche dietro, e ottima davanti.
Arriviamo allora a discutere di meccanica e motori di Ford Bronco, caratteristiche fondamentali per un. veicolo che si professa specialistico. Al contrario di alcuni rivali diretti come Land Rover Defender, infatti, Ford Bronco utilizza uno schema meccanico classico per questa categoria. Sotto la carrozzeria troviamo un robusto telaio a longheroni con sette traverse, derivato dal nuovo Ford Ranger T6. A livello di sospensioni, invece, Bronco utilizza l’approccio “misto” del nuovo Mercedes-Benz Classe G. Se al posteriore non manca un assale rigido, all’anteriore troviamo una più raffinata soluzione a ruote indipendenti.
Anche lo sterzo è “automobilistico”, con una classica cremagliera, mentre tutte le Bronco importate in Europa avranno una sola combinazione di motore e trasmissione. Di serie, infatti, la gamma motori di Ford Bronco è formata dal 2.7 V6 biturbo EcoBoost da 335 CV e 563 Nm di coppia, accoppiato ad un cambio automatico a 10 marce con convertitore di coppia. Non sono importati in Italia il 2.3 quattro cilindri EcoBoost da 300 CV, disponibile anche con un interessante cambio manuale a 7 rapporti, né la versione Raptor, con motore 3.0 V6 EcoBoost da 406 CV.
Nonostante la mole non indifferente (Bronco ferma la bilancia a 2.214 kg a vuoto in versione Outer Banks, e a 2.343 kg per la Badlands), grazie al vigoroso motore di Ford Bronco le prestazioni su strada sono di tutto rispetto. L’accelerazione 0-100 km/h è coperta in 6,7 secondi per la Outer Banks, mentre la più specialistica Badlands impiega 7,2 secondi. La velocità massima? Autolimitata a 161 km/h. Non sono però le prestazioni su strada a far parlare di Bronco, quanto quelle offroad. Non mancano le classiche modalità di guida, inserite nel sistema G.O.A.T. Questo acronimo, che rimanda all’ormai noto motto “Greatest of All Times“, il migliore di tutti i tempi, su Bronco significa ufficialmente “Goes Over Any Terrain”, ovvero “Va sopra ogni terreno”. Sulla versione Outer Banks, infatti, troviamo le classiche Eco, Normal e Sport e, in più, Slippery (per percorsi scivolosi), Sand/Snow (sabbia/neve), e Mud/Ruts (fango/buche).
La versione Badlands, invece, fa a meno della modalità Sport e accoglie due modalità aggiuntive: Rock Crawl, per passaggi lenti sulle rocce, e Baja, pensata per il fuoristrada molto veloce su sabbia e dune. Ford Bronco è dotato di un sistema di trazione integrale a controllo elettronico, con marce ridotte di serie. La Badlands aggiunge poi la posizione 4A, che gestisce automaticamente il passaggio tra marce alte e marce basse. Tutti i Ford Bronco hanno di serie un sistema transfer case centrale. La versione Badlands, invece, può contare anche su differenziale anteriore e posteriore bloccabile e su una raffinata barra stabilizzatrice anteriore disattivabile. In questo modo, anche con le sospensioni indipendenti anteriori ci si avvicina all’articolazione tipica di un sistema ad assale rigido.
Concludono il “pacchetto” di tecnologie pensate per l’offroad le sospensioni H.O.S.S. (High-Performance Offroad Stability Suspension) 1.0 per la versione Outer Banks e H.O.S.S. 2.0 per la Badlands. Entrambe realizzate dalla specialista Dana, con le H.O.S.S. 2.0 si aggiungono gli ammortizzatori Bilstein a smorzamento variabile col controllo del fine corsa. A livello tecnologico, Ford Bronco è dotato della guida autonoma di Livello 2 con Cruise Control Adattivo, mantenitore attivo di corsia e non solo. In più, ci sono tre assistenti alla guida fuoristrada.
Il primo è il Trail Control, un sistema che gestisce la coppia a bassa velocità in situazioni difficili e che si attiva scegliendo le modalità di guida più fuoristradistiche. Il secondo è il Trail 1-Pedal Drive, che permette di gestire il movimento dell’auto solamente con il pedale dell’acceleratore, proprio come su un’elettrica. Infine, è molto interessante il Trail Turn Assist, un sistema che “accorcia” il diametro di sterzata. Il funzionamento è molto semplice: il sistema blocca la ruota posteriore interna alla curva e fa slittare le altre.
In questo modo, su un terreno scivoloso Bronco riesce a destreggiarsi molto bene. Concludiamo infine con gli angoli caratteristici di Ford Bronco. In versione Outer Banks, Bronco ha un’altezza da terra di 237 mm, e può contare su un’angolo d’attacco di 38°, 22° in dosso e 31° in uscita. Fa meglio la versione Badlands, che aumenta l’altezza fino a 261 mm e migliora gli angoli caratteristici: 41° attacco, 24° dosso e 33° uscita. La profondità massima di guado, invece, è di 800 mm per entrambe le versioni.
Per la prima volta, il mito di Ford Bronco arriva in Europa, pronto a misurarsi con le strade del nostro continente. Come si comporta il fuoristrada a stelle e strisce? Bronco arriva in Europa forte del rinnovato interesse verso questo tipo di veicoli, dimostrato dal successo di Land Rover Defender, Jeep Wrangler e l’hype generata dal nuovo Ineos Grenadier. Abbiamo provato per circa 150 km Ford Bronco sia su strada che sull’impegnativa pista fuoristrada Dragone di Palagano (MO), e abbiamo scoperto come si comporta su strada e fuoristrada Ford Bronco.
Iniziamo subito dalla componente stradale della prova su strada di Ford Bronco. Ho guidato il 4×4 di Detroit sia in città, destreggiandomi tra le vie di Modena, che in statale e fuoristrada, e ho trovato un mezzo capace e ben manovrabile. Non è ovviamente una citycar, ma non manca una buona agilità e manovrabilità nelle vie cittadine e tra le curve. Rispetto ad altri fuoristrada, Bronco non si prende troppo sul serio. Tra il sound del 2.7 V6, il sistema audio B&O da 10 altoparlanti e i rimandi al passato, Bronco è un’auto divertente da guidare. Non stiamo parlando ovviamente di un divertimento sportivo. Nonostante uno sterzo più preciso di quando ci si potesse aspettare e un inserimento insperato su un fuoristrada di questa stazza, Bronco ha un baricentro alto, ha un po’ di rollio e non ha prestazioni esaltanti.
Tra le curve, però, si muove meglio di quanto ci si possa aspettare, con una buona tenuta di strada anche in condizioni di asfalto bagnato. Merito è anche del potente 2.7 EcoBoost, che tra un sound emozionante e un’erogazione piena e vigorosa riesce a spingere decisamente bene. Grazie poi ad un peso inferiore rispetto alle rivali dirette, Bronco su strada si comporta piuttosto bene. Non è un SUV con scocca portante, ma il rollio è relativamente contenuto e non è mai intimidatorio.
Attenzione solamente su asfalto viscido con le gomme BF della Badlands: in modalità a sola trazione posteriore, Bronco può esibirsi in importanti sovrasterzi. I freni sono potenti e ben modulabili, il cambio è sempre pronto e i sistemi ADAS sono ben tarati. Peccato solamente per un tetto rigido che lascia passare più di qualche fruscio: sopra i 100 km/h, Bronco è piuttosto rumorosa. Le sospensioni sono piuttosto morbide, ma come da tradizione per i fuoristrada sulle buche più grandi restituisce reazioni piuttosto brusche. Molto alti, infine, i consumi: viaggiando a limite autostradale, non si superano gli 8 km/l, che diventano 7 km/l nella guida cittadina. Molto meglio il risultato in statale, dove Bronco riesce a superare i 10 km/l.
Parlare delle prestazioni fuoristrada di Ford Bronco necessiterebbe di un articolo a parte. Nella complicata pista off-road del Dragone, infatti, il 4×4 americano ha impressionato per la capacità di superare senza sforzi gli ostacoli, anche molto complicati, che si è trovato di fronte. In un percorso veloce, grazie all’aderenza garantita dalle gomme di entrambe le versioni, Ford Bronco ha prestazioni davvero interessanti. Inserendo il sistema di trazione integrale con marce alte, infatti, Bronco riesce a districarsi su strade bianche, fango e anche in piccoli guadi. La presenza dello sterzo a cremagliera riesce a garantire una guidabilità da autovettura su strada. Fuori strada, invece, sebbene un sistema a circolazione di sfere sia più affidabile e permetta traiettorie più precise, il comando di Bronco riesce a garantire un’agilità piuttosto alta.
Quando il gioco si fa duro, invece, Ford Bronco può inserire le ridotte e sfruttare le mappature di trazione, motore, cambio e ripartizione della coppia del sistema G.O.A.T. per garantirsi sempre la migliore aderenza possibile. In modalità “fango e buche”, anche guidando nel letto di un fiume e in salite molto fangose Bronco non ha mostrato perplessità. Già la versione Outer Banks, con gomme All Terrain ma molto stradali, è riuscita a superare ostacoli davvero complessi, stretti e molto tecnici. Utilizzando le modalità di guida Trail Assist, Ford Bronco è guidabile fuoristrada anche da chi non ha molta esperienza, mettendo al servizio di chi guida la tecnologia.
In ogni caso, grazie ad un’altezza da terra generosa e agli ottimi angoli caratteristici, Ford Bronco è stato praticamente impeccabile. Se volete usare Bronco in percorsi davvero impegnativi, vi consigliamo la versione Badlands. Oltre ad avere il bloccaggio dei differenziali, infatti, grazie alle gomme più specialistiche e all’assenza delle pedane non rischiate mai di “spanciare”, ottenendo una guidabilità off-road a livello delle prime della classe.
Concludiamo la nostra prova su strada di Ford Bronzo coi prezzi, in linea con le rivali del segmento. Ford ha infatti scelto di portare in Italia le versioni più ricche, costose e dotate di Bronco, con la carrozzeria più raffinata. Per questo non deve stupire che, al netto di un prezzo di partenza di Bronco in versione base di 34.840 dollari negli USA, in Italia mettendo in conto anche dazi e costi doganali si arriva ad un listino più salato. I prezzi di Ford Bronco in Italia partono infatti dai 77.000 euro della versione Outer Banks, già dotata di tutto punto. Di serie troviamo infatti fari full LED, cerchi in lega, sedili elettrici, infotainment da 12″ e quadro strumenti parzialmente digitale, clima bizona, cambio automatico con ridotte e trazione integrale inseribile.
Gli interni in pelle più lussuosi e le dotazioni più ricercate rendono Outer Banks la versione più “mondana” di Bronco, adatta anche alla guida su strada. Per chi non si accontenta, al top del listino prezzi di Ford Bronco troviamo la versione più specialistica Badlands. Con questo allestimento, Bronco arriva a 81.000 euro, aggiungendo barre sul tetto, differenziali bloccabili, gomme più fuoristradistiche e le modalità di guida più off-road. I prezzi di Ford Bronco sono perfettamente in linea con le dirette concorrenti, prima fra tutte l’acerrima rivale Jeep Wrangler. Il fuoristrada del Gruppo Stellantis, oggi proposto in versione quattro porte Unlimited e powertrain ibrido 4xe, parte da ben 85.000 euro. Rispetto al rivale, Ford Bronco si guida meglio su strada ed è più tecnologico, mentre Wrangler è più “specialistico”.
Tra le concorrenti di Ford Bronco troviamo due inglesi molto agguerrite, Land Rover Defender e Ineos Grenadier. La prima è ormai un SUV con grandi capacità fuoristradistiche, ma dotata di sospensioni indipendenti e scocca portante. Ineos Grenadier, invece, è ancora più robusto e “analogico”, con assali rigidi sia davanti che dietro, sterzo a circolazione di sfere e tre differenziali bloccabili. Su strada, però, è meno raffinata di Bronco.
Ford Bronco si propone a chi cerca un mezzo capace di affrontare le più complicate sfide fuoristrada. Anche chi vuole, “semplicemente”, un’auto dall’estetica speciale, bello da vedere e piacevole da usare, qui troverà pane per i suoi denti. Spazioso, facile da guidare e piuttosto agile, Ford Bronco non ha il piacere di guida di una sportiva né l’agilità di un SUV più tradizionale. Se si cerca un’auto dall’estetica unica, particolare e riconoscibile, comodo e tecnologico, al netto di un prezzo non proprio popolare Ford Bronco è un modello da tenere in considerazione
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