La nuova Ferrari SF90 Stradale continua a stupire. Da una parte ormai è noto il debutto del motore ibrido (LaFerrari a parte) su una vettura prodotta a Maranello non in serie limitata, dall’altra stupiscono le prestazioni di quella che è già, a tutti gli effetti, la Ferrari stradale più veloce ad aver mai solcato le strade di tutti i giorni.
Il suo motore, per meglio dire la sua powertrain, vede l’unione tra il turbo benzina V8 4.0 da 780 CV e tre motori elettrici da 220 CV, per una potenza di sistema calcolata nei famosi 1.000 CV, traguardo ragguardevole se ben ci pensate.
A poche settimane dalla presentazione ufficiale per pochi fortunati, tra i quali i circa 2.000 clienti che sanno già di aver ordinato un esemplare, Ferrari ha diffuso sul suo canale YouTube un video dove viene spiegato, senza svelare ovviamente troppo, l’effettivo funzionamento della powertrain da 1.000 CV. In sintesi, sono quattro le modalità di guida attorno al quale ruota la dinamica di guida della SF90 Stradale, quattro modalità richiamabili in qualsiasi momento tramite il touchpad sulla parte bassa del volante, a sinistra.
Dal video si nota infatti che, quando disponibili, la batteria consente alla vettura di spostarsi con la sola trazione anteriore per 25 km senza produrre emissioni, contando quindi sulla sola spinta derivante dai motori elettrici posti sull’avantreno; questo grazie alla batteria Li-ion posta sotto i sedili che permette una velocità massima di 135 km/h con capacità di rigenerare energia attraverso al frenata, come su qualsiasi ibrida oggi in commercio.
La modalità Hybrid combina invece i 220 CV alla potenza del V8 4.0, una potenza che ha toccato l’apice di 780 CV proprio con la nuova arrivata. Con questa modalità si predispone la massima efficienza energetica, con i soli motori elettrici in funzione quando viene richiesta poca potenza (basti pensare al traffico cittadino) e a tutto il sistema quando si cerca la prestazione.
È però selezionando il simbolo della bandierina sul volante che si inizia a fare sul serio: in questo caso il motore termico è sempre attivo e viene dato più spazio alla performance piuttosto che all’efficienza, seppur venga attivata la modalità di ricarica energetica delle batterie più potente.
Con la modalità Qualify (simbolo del cronometro) ecco i famosi 1.000 CV sempre disponibili: qui si gioca sul massimo delle performance e l’uso pistaiolo sembra scontato.
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