Curiosità

Ferrari 488 Pista Spider: finisce a testa in giù durante un evento negli USA

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Incidente sulla Tail of the Dragon per una Rossa che si è trovata capottata per un errore di guida del pilota. Negli Stati Uniti d’America, la strada più celebre di tutte è indubbiamente la Route 66, immediatamente dopo, per notorietà, c’è la Tail of the Dragon. Questa strada attraversa Tennessee e North Carolina con le sue tante curve ed altrettanto divertimento, un connubio bello ma al tempo stesso pericoloso per chi guida.

Mercoledì scorso, 20 ottobre 2021, una Ferrari 488 Pista Spider è stata distrutta in un singolare incidente stradale accaduto proprio sulla Tail of the Dragon. Pare che il conducente stesse partecipando alla manifestazione Epic Adventures Blue Ridge 2021, un testimone avrebbe dichiarato che l’incidente sarebbe avvenuto dopo un rinomato dosso, battezzato Gravity Cavity MM3.

Pare, inoltre, che la Ferrari sia arrivata in quel punto a una velocità troppo sostenuta, il che avrebbe portato il conducente a perdere il controllo del veicolo. Dopo il salto, la Ferrari 488 sarebbe finita sulla corsia opposta ed avrebbe colpito il terrapieno per poi ribaltarsi sul tetto. Dalle foto (presa dal gruppo “Idiots on The Dragon“) si notano il sedile del passeggero ed i tappetini ancora avvolti dalla pellicola protettiva, ciò porterebbe a pensare che la vettura fosse stata appena consegnata e che il proprietario non avesse molta dimestichezza con essa. Fortunatamente il conducente della spider ha rimediato solo un graffio sul braccio destro, allontanandosi con le sue gambe dall’abitacolo ormai compromesso, fortunato anche un fotografo, che sarebbe stato solo sfiorato dalla dinamica dell’incidente.

L’auto incidentata è la cinquantesima Ferrari 488 Pista Spider mai prodotta, ha un peso di 1.380 chilogrammi ed è la prima spider del Cavallino Rampante ad essere più leggera della controparte coupé. Sotto al cofano posteriore c’è un V8 biturbo da 3,9 litri capace di erogare 720 CV di potenza.

Un’auto che non si guida di certo senza aver fatto un po’ di pratica, senza conoscerla bene e senza conoscerne tutti i particolari che rendono unica la sua guida. Non basta comprarla, salirci a bordo e farsi conquistare dal sound del V8 dietro le spalle. Serve ben altro, questa è una dimostrazione.

Autore: Angelo Petrucci

Redazione Autoappassionati.it

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