Partiamo dai due punti cardine di questa partnership che ha già scosso fortemente il mondo dell’automotive. Quello che si prospetta diventare come uno dei maggiori gruppi mondiali, in grado di mettersi a pari di un altro colosso come Volkswagen, sarà la fusione, al 50 e 50, tra FCA e Renault. È stata FCA a presentare una proposta di fusione con Renault con il 50% delle quote nelle mani dei due colossi.
La prospettiva, una volta che la partnership tra FCA e Renault sarà realtà, è quella di vendere circa 8,7 milioni così da allargare il range di prodotto e le aree di mercato nei segmenti chiave. Il portafoglio di marchi andrebbe infatti a coprire tutti i segmenti, dalle utilitarie, con nomi come 500, Panda e Twingo e Clio (potrebbe diventare la base per la nuova Punto), all’alto di gamma, con Alfa Romeo e Maserati a far la voce grossa.
Da valutare l’ingresso, con Renault, degli altri due marchi, Nissan e Mitsubishi, che porterebbe il “lordo” a circa 15 milioni di auto, andando così a superare Gruppo Volkswagen (circa 11 milioni di veicoli). La fusione pare essere il viatico per la condivisione di piattaforme comuni parlando di guida autonoma ed elettrico, due argomenti con i quali entrambe le realtà si stanno già confrontando e sul quale si giocano una buona parte del loro futuro.
Importante sottolineare che i benefici dell’operazione proposta da FCA non si otterrebbero con la chiusura di stabilimenti ma deriverebbero da investimenti più efficienti in termini di utilizzo del capitale in piattaforme globali dei veicoli, in architetture, in sistemi di propulsione e in tecnologie
In apertura dei mercati, la notizia della fusione tra FCA e Renault ha permesso un balzo delle azioni in crescita del 15,69% (13,254 euro).
Secondo i termini della proposta, gli azionisti di ciascuna società riceverebbero una quota azionaria equivalente nella società risultante dalla fusione. L’aggregazione verrebbe effettuata come operazione di fusione sotto una capogruppo olandese.
Il consiglio di amministrazione della società risultante dalla fusione sarebbe inizialmente composto da 11 membri con una maggioranza di consiglieri indipendenti e con un numero uguale di consiglieri, 4 ciascuna, in rappresentanza di FCA e Groupe Renault ed uno designato da Nissan. La società capogruppo sarà quotata sulla Borsa Italiana (Milano), Euronext (Parigi) e al New York Stock Exchange.
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