Tommaso Corona
Avete visto la nuova Alfa Romeo Tonale? Se non lo avete ancora fatto e volete scoprire tutto sulla novità italiana più importante dell’anno vi basterà cliccare sul link. Ora, però, analizziamo le sue novità, partendo dal suo sguardo.
Ripresa sia dalla storica SZ Zagato sia dalla concept Proteo di inizio anni ‘90, la fanaleria della Alfa Romeo Tonale propone per la prima volta la tecnologia Full LED Adaptive Matrix capace di cambiare aspetto al lato A della nuova arrivata di Casa Alfa.
Grazie alla collaborazione di Marelli, i tre moduli (per lato) fungono da luci diurne e contengono al loro interno gli indicatori di direzione dinamici così come il dispositivo “Welcome and Goodbye”, il quale si attiva automaticamente a ogni apertura/chiusura dell’auto.
Le migliori condizioni di luce sono invece garantite da due tecnologie:
- Adaptive Driving Beam: fornisce una regolazione continua dei fari anabbaglianti in base alla velocità e alle specifiche condizioni di guida
- Glare-Free High Beam Segmented Technology: rileva automaticamente il traffico frontale e/o nel senso opposto per evitare l’abbagliamento delle altre auto
A quest’ultime si affianca un terzo modulo luminoso che si attiva in curva per garantire il miglior fascio di luce laterale. Rispetto ai tradizionali alogeni, ancora in uso su Stelvio e Giulia, queste tecnologie offrono più efficienza in termini di durata e risparmio energetico. Guardando al posteriore, Marelli è intervenuta per riprendere il design dei fari anteriori e il risultato è una sinusoide che arriva a lambire, e avvolgere, il logo Alfa Romeo al centro del portellone.
C’è tanta SZ ma c’è anche tanta concept car: i fari sono forse la parte che è rimasta più simile tra l’auto vista sullo stand dell’allora FCA in quel del Salone di Ginevra e l’Alfa Romeo Tonale che abbiamo scoperto oggi in anteprima internazionale. Due filosofie che hanno trovato una strada comune per la volontà dei designer e del Centro Stile.
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