Categorie: Sicurezza

Euro NCAP: 20 anni di crash-test al servizio della sicurezza

Tempo di lettura: 2 minuti

Leggere questi numeri fa certamente pensare: 78.000 vita salvate, 1.800 veicoli testati, 630 valutazioni di sicurezza e 160 milioni di euro investiti in sicurezza. Questi sono solo alcune delle cifre che Euro NCAP festeggia nei suoi venti anni di vita.

Sono infatti passati venti anni esatti quando, nel 1997, Euro NCAP introduceva i severi crash test sulla sicurezza delle autovetture nuove, test che hanno migliorato profondamente i criteri di valutazione e parallelamente hanno permesso di salvare la vita a decine di migliaia di persone.

Siamo molto fieri – ha dichiarato Michiel van Ratingen, Segretario Generale Euro NCAP – che il nostro programma di test abbia portato a miglioramenti importanti nei veicoli e abbia reso l’Europa l’area mondiale con il più basso tasso di incidenti mortali”.

Euro NCAP ha permesso a milioni di consumatori di scegliere con consapevolezza e fiducia la vettura più sicura disponibile sul mercato. Tuttavia, negli anni più recenti, abbiamo assistito ad un rallentamento nel ritmo di miglioramento, quindi, non dobbiamo abbassare la guardia. Vogliamo far sì che, nei prossimi 20 anni, le strade d’Europa divengano ancora più sicure, non solo per gli occupanti degli autoveicoli ma per tutti gli utenti della strada. Già ora sottoponiamo a test molti più aspetti della sicurezza dei veicoli di quanto non facessimo nel 1997 e siamo intenzionati a proseguire in questa direzione. Il prossimo anno sottoporremo a test i sistemi che riconoscono ed evitano l’impatto con i ciclisti e stiamo pianificando una roadmap particolarmente impegnativa per il periodo 2020-2025”.

Fino al 4 febbraio 1997 – quando, per la prima volta in Europa, Euro NCAP diffuse i primi risultati di crash test realistici e confrontabili da parte di esperti indipendenti – era impossibile per i consumatori confrontare i livelli di sicurezza dei diversi modelli di autovetture. Le industrie automobilistiche, infatti, erano tenute al solo rispetto di requisiti di legge minimi per l’esecuzione dei crash test sui veicoli nuovi, i cui risultati non venivano resi pubblici.

Sembrano pochi ma vent’anni fa i primi test evidenziarono gravi carenze nella sicurezza delle autovetture più diffuse sul mercato, costringendo a ripensare il modo in cui i veicoli venivano progettati, per prevenire gli incidenti e salvare vite umane. A vent’anni di distanza, 9 auto su 10 tra quelle vendute sul mercato europeo dispongono di una valutazione Euro NCAP e l’industria automobilistica continua ad investire e supportare attivamente lo sviluppo di nuovi requisiti che consentano di raggiungere le massime valutazioni di sicurezza. Alcune tecnologie per la sicurezza, che non esistevano o costituivano al più dotazioni opzionali – dai semplici airbag per guidatore e passeggeri – sono ormai standard di serie in tutte le vetture vendute in Europa.

I test Euro NCAP sono divenuti ancora più severi e i veicoli oggi possono raggiungere una valutazione massima di 5 stelle, attribuita non soltanto per la capacità di proteggere gli occupanti del veicolo e i pedoni, ma anche rispetto alla capacità di evitare in primo luogo la collisione. I test riproducono le condizioni reali di un incidente che potrebbero portare al decesso o al ferimento delle persone coinvolte. I veicoli che ottengono le valutazioni massime, devono dimostrare di essere dotati di tecnologie di serie che consentono di evitare o almeno ridurre la violenza degli impatti, e che, in caso di impatto inevitabile, offrono adeguate protezioni agli occupanti e agli altri utenti della strada. 

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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