A Bruxelles sono iniziate le audizioni per i commissari designati dalla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, tra cui Apostolos Tzitzikostas, nuovo responsabile dei trasporti. Tzitzikostas ha confermato il suo impegno a rispettare lo stop ai motori termici entro il 2035, proponendo di includere i carburanti sintetici nella revisione del 2026. Il membro del PPE ha sottolineato l’importanza di attenersi agli obiettivi del Green Deal e di mantenere le attuali direttive sulla riduzione della CO2 per il 2025. Nonostante la crisi del settore automobilistico, Tzitzikostas ha promesso sostegno ai produttori e ha indicato l’elettrificazione delle flotte aziendali come una priorità.
Obiettivo 2035 e carburanti sintetici: l’Europa non frena
A Bruxelles sono iniziate le audizioni dei commissari scelti dalla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, per definire il nuovo esecutivo. Tra loro c’è Apostolos Tzitzikostas, delegato per i trasporti, che ha presentato il suo piano d’azione alla Commissione Trasporti.
Davanti alla Commissione Europea, Tzitzikostas ha confermato l’impegno a rispettare lo stop ai motori termici previsto per il 2035. Condivide però la linea di von der Leyen sull’importanza di valutare i carburanti sintetici: per questo ha proposto di includerli nella revisione del 2026. Al termine dell’audizione, Tzitzikostas ha ottenuto un riscontro positivo, ma le valutazioni definitive verranno comunicate il 21 novembre dalla Conferenza dei Presidenti.
Il rispetto del Green Deal e priorità all’auto elettrica
Tzitzikostas, membro del Partito Popolare Europeo (PPE), ha sottolineato l’importanza di attenersi agli obiettivi del Green Deal, incluso l’eliminazione graduale dei motori a combustione. Ha dichiarato:
“Dobbiamo attenerci al piano. Un cambio di rotta rischierebbe di compromettere la fiducia verso l’Unione Europea”.
Ha inoltre confermato il mantenimento degli obiettivi di riduzione della CO2 per il 2025.
Pur con un piano ancora in fase di sviluppo, Tzitzikostas ha ribadito che l’auto elettrica è la priorità per l’Europa. In un periodo di crisi nel settore, con possibili licenziamenti e chiusure di stabilimenti, il commissario ha promesso sostegno ai produttori, senza escludere l’introduzione di incentivi o misure di tassazione per favorire la transizione verso flotte aziendali elettriche, che rappresentano circa la metà delle nuove immatricolazioni in Europa.