Poche settimane fa vi abbiamo presentato in anteprima programma, partecipanti e alcune curiosità sulla storica centesima edizione della 24 Ore di Le Mans, ormai alle porte. A pochi giorni dal via, la gara scatterà ufficialmente sabato 10 giugno alle ore 16:00 con la diretta su Eurosport, per concludersi esattamente 24 ore dopo, Ferrari ha voluto curiosamente rilasciare una guida a tutti coloro i quali non sono troppo affini al mondiale Endurance, per meglio dire FIA World Endurance Championship.
Quest’anno, infatti, Ferrari è tornata ufficialmente a competere per la vittoria assoluta con la 499P, che ha già impressionato durante la prima tornata di test che si è svolta nella giornata di ieri. In attesa di sapere dove vedere la 24 Ore di Le Mans 2023, ecco tutte le cose da sapere sulla gara che terrà incollati allo schermo milioni di spettatori in tutto il mondo.
Prima di scendere nei particolari, dovete sapere che nel mondiale Endurance e più in generale nel WEC gareggiano sia prototipi sia vetture che associerete a vetture stradali osservabili sulle strade di tutti i giorni. Tra i primi si distinguono le Hypercar e le LMP2, mentre le “stradali” camuffate da auto da corsa corrono in classe LMGTE Am per un totale di 62 vetture iscritte (qui tutte le partecipanti divise per classe). Facile riconoscere le prime, grazie agli adesivi “Hypercar” incollati a lato, così come per la sigla “HY” posta sia sul muso sia sulle fiancate. Tra le Hypercar che corrono nel WEC, però, si distinguono due varianti:
Ferrari ha scelto la classe LMH, potendo progettare interamente in proprio la vettura, la 499P presentata in anteprima mondiale alle Finali dello scorso novembre sul circuito di Imola. Telaio, motore ibrido, batteria e tante altre componenti sono interamente realizzate a Maranello, ovviamente nel caso di Ferrari, mentre le LmdH si appoggiano a uno dei quattro fornitori (Ligier, Multimatic, Oreca e Dallara). Meno “costoso”, il programma LmdH prevede anche altri parti comuni come le batterie prodotte da Williams Engineering e la centralina di controllo prodotta da Bosch. Il budget cap, infatti, è di un 1 milione di euro, escluso il costo di sviluppo del motore a combustione.
LMH e LmdH possono gareggiare insieme grazie al “BoP“, o Balance of Performance: grazie a zavorre e limitazioni di potenze vetture dalle prestazioni profondamente diverse possono gareggiare senza il rischio che un singolo team possa prevalere basandosi sui meri dati da scheda tecnica. Utile per gli spettatoli sapere il “Virtual Energy Tank“, o serbatoio d’energia virtuale, che durante la trasmissione in diretta delle gare, 24 Ore di Le Mans ovviamente compresa, permette di capire istante per istante tramite una grafica lo stato in tempo reale dell’energia combinata del motore a combustione e del sistema ibrido, che viene assegnata per ogni turno come parte del processo BoP. In questo modo gli spettatori più attenti possono capire a che punto è lo stint di ogni vettura ripresa in quel momento dalla regia internazionale.
Per quanto riguarda le gomme, Michelin è fornitore unico e per ogni gara porta centinaia di set di pneumatici da asciutto e da bagnati uguali per tutti i costruttori iscritti alla classe Hypercar. Dopo le polemiche seguite agli incidenti che hanno coinvolto anche Ferrari alla 6 Ore di Spa Francorchamps, si è deciso saggiamente di consentire l’uso delle termo coperte per la 24 Ore di Le Mans.
La LMH del Cavallino Rampante è una Hypercar che, come previsto dal regolamento tecnico, ha una potenza massima combinata alle ruote che si attesta intorno ai 700 cavalli (515 kW) – secondo i limiti imposti dal regolamento –, sommando sia l’unità termica (il motore è un V6 bi-turbo) sia quella elettrica, che sono chiamate rispettivamente Internal Combusion Engine – ICE ed Energy Recovery System – ERS. Il telaio e la carrozzeria della LMH a trazione integrale del Cavallino Rampante sono realizzati in fibra di carbonio; la vettura monta un pacco batterie con una potenza nominale di 800V e un cambio sequenziale a sette rapporti. Il peso complessivo non può essere inferiore a 1.030 chilogrammi.
In pista, come detto, saranno 62 le vetture a darsi battaglia. Dopo i test di domenica 4 giugno, con le prime importanti conferme, si prosegue con le varie sessioni a partire da mercoledì, con le interessanti qualifiche in orario serale (19:00-20:00). L’Hyperpole si disputa, in solo 30 minuti, giovedì sera (20:00-20:30), mentre la gara scatta sabato pomeriggio. Venerdì è il secondo giorno di pausa dopo le sessioni di mercoledì e giovedì, ricchi in ogni caso di eventi di contorno.
Così come per le altre gare, è possibile vedere per intero la diretta della 24 Ore di Le Mans 2023 su Eurosport (canale 211 di Sky), quindi sia sull’app smartphone (Eurosport Player, senza pubblicità e con canali aggiuntivi con onboard) e su Discovery6 e sul sito fiawec.tv. Quest’ultimo mette a disposizione anche il livetiming, disponibile ufficialmente anche sul sito live.fiawec.com. La gara sarà commentata dai commentatori storici di Eurosport, tra cui Nicola Villani e Fabio Magnani. Eurosport 1 e 2 (canali 210 e 211) è visibile anche su DAZN, la piattaforma che gli appassionati di calcio conoscono bene, e su Now TV. Chi seguirà la 24 Ore di Le Mans 2023 deve sapere che prove libere 1/3 e le gare della Road to Le Mans saranno trasmesse solo du Discovery+ ed Eurosport Player). La diretta TV di Hyperpole e prove libere 4, inoltre, non sarà integrale.
Chi lo desidera può, infine, commentare live su Twitter con i commentatori di Eurosport semplicemente twittando i propri contenuti accompagnati dall’hashtag #direttaeurosport.
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