Non capita spesso di trovarsi al volante di un SUV da oltre 1.000 cavalli, lanciarsi in una pozza profonda fino al cofano e riuscire ad avanzare galleggiando. Ma la
Yangwang U8, il mastodontico fuoristrada elettrico-ibrido del gruppo
BYD, è fatta anche per questo.
Durante la mia visita al BYD Circuit di Zhengzhou, abbiamo potuto osservare e provare in prima persona una delle funzioni più incredibili mai viste su un’auto di serie: la modalità Emergency Floating Mode, una sorta di modalità di sopravvivenza progettata per consentire al veicolo di restare a galla e muoversi sull’acqua in caso di emergenza.
Potrebbe sembrare una trovata scenografica per il mercato cinese, ma in realtà la Floating Mode risponde a un’esigenza concreta: in molte regioni asiatiche le inondazioni improvvise sono un rischio reale.
In quei contesti, un veicolo capace di restare a galla e spostarsi lentamente fino a un punto sicuro può letteralmente salvare la vita.
Cosa succede quando la U8 inizia a galleggiare
L’Emergency Floating Mode non è un gadget per stupire i social: nasce per gestire situazioni estreme, come un guado troppo profondo, un’alluvione improvvisa o un incidente che porta il veicolo a trovarsi parzialmente sommerso.
Quando i sensori del sistema rilevano un’infiltrazione d’acqua superiore ai limiti di sicurezza, l’auto può attivare automaticamente la modalità galleggiante — o consentire al conducente di farlo manualmente dal display centrale, se le condizioni lo permettono.
In pochi secondi, una serie di sistemi coordinati entra in azione:
- Il sistema di sospensioni attive DiSus-P solleva la carrozzeria al livello massimo, riducendo al minimo il contatto con l’acqua.
- Tutti i condotti d’aria e gli scarichi vengono sigillati, mentre l’abitacolo passa automaticamente in modalità ricircolo, per evitare infiltrazioni.
- Il motore termico del range extender si disattiva e la trazione passa completamente ai quattro motori elettrici indipendenti.
- Le ruote, ora parzialmente immerse, diventano eliche improvvisate: i quattro motori gestiscono coppia e direzione in modo da generare una lenta ma controllata propulsione sull’acqua.
Il risultato è sorprendente: la vettura rimane stabile, perfettamente orizzontale e controllabile, anche mentre galleggia. La velocità massima in acqua è di circa 3 km/h, ma sufficiente per raggiungere un punto sicuro o una riva in caso di emergenza.
La mia prova al BYD Test Track di Zhengzhou
Nel grande circuito di prova interno allo stabilimento, BYD ha allestito una vasca artificiale dove i tecnici testano la tenuta stagna e la dinamica del veicolo in acqua.
Entrare con un SUV da 3,5 tonnellate in una piscina sembra un controsenso, ma l’effetto è quasi surreale: l’acqua sale fino al parabrezza, il veicolo ondeggia leggermente, poi si stabilizza.
Dal display centrale, la U8 mostra in tempo reale la profondità e lo stato di galleggiamento; sterzando lentamente, il sistema di torque vectoring indipendente su ciascuna ruota consente persino di ruotare sul posto – un “tank turn”… in acqua.
La sensazione a bordo è quella di un mezzo anfibio: il volante risponde, il SUV si muove davvero, e per un attimo ci si dimentica di essere in un’automobile pensata per l’asfalto.
La modalità è pensata solo per l’uso d’emergenza.
Può restare attiva per circa 30 minuti, tempo sufficiente a raggiungere un’area sicura. Superata questa soglia, BYD consiglia di non continuare la navigazione per evitare danni ai componenti sigillati. Una volta terminato l’utilizzo, il costruttore richiede un controllo tecnico completo in officina, per verificare l’integrità del sistema elettrico e delle batterie.
Dietro questo “effetto wow” c’è un complesso sistema di sigillature, sensori di pressione, isolamento ad alta tensione e gestione termica che consente alla U8 di resistere a immersioni parziali senza compromettere la sicurezza degli occupanti.
È la dimostrazione della filosofia BYD: spingersi oltre i confini convenzionali del veicolo elettrico, non solo in termini di prestazioni o lusso, ma anche di resilienza e sopravvivenza in condizioni estreme.