Era il 1965 quando la Experimental GT inaugurò una “moda” che, a scanso di equivoci, dura ancora oggi. Quella delle cosiddette showcar, ossia auto che portano davanti agli occhi del pubblico le linee dei modelli che, non tutti, prenderanno poi la via della produzione di serie. Le concept Opel partono con la Experimental GT, la “Chevrolet europea” che scosse il mondo dell’automobile con le sue forme sportive e senza tempo, tanto che ancora oggi ammirarla è un piacere per gli occhi.
Volendo raccogliere i punti salienti di questa storia, quattro sono le concept Opel che costituiscono delle vere e proprie pietre miliari per il marchio del fulmine: la Experimental GT del 1965, la Opel CD del 1969, la Monza Concept del 2013 e la GT Concept del 2016: presentate nel corso degli ultimi 53 anni, hanno influenzato direttamente il Design Studio di Rüsselsheim e hanno condotto all’ultima creatura della Casa, la GT X Experimental, che abbiamo conosciuto da vicino durante un evento a Milano.
La Experimental GT del 1965 fu la prima di una serie di concept di grande successo di Rüsselsheim che hanno fatto davvero sensazione e può essere considerata la capostipite della GT X Experimental. Se ci si sofferma ad osservare questa icona del design automobilistico, si capisce immediatamente che questo veicolo incarnava già alla perfezione la filosofia stilistica del marchio “La precisione tedesca incontra l’arte scultorea”. Nel 1965 tutti i visitatori del Salone Internazionale dell’Automobile di Francoforte sentirono un tuffo al cuore alla vista delle linee mozzafiato della Experimental GT, mentre giornalisti ed esperti del settore restarono colpiti da questa originale concept dal motore centrale anteriore e soprattutto dagli innovativi fari anteriori a scomparsa di questa sportiva due posti. La Opel Experimental GT fu la prima concept di un costruttore europeo.
La storia della Experimental GT non può essere distinta da quella del Centro Design di Rüsselsheim, un’ istituzione innovativa che rafforzò la posizione pionieristica di Opel negli anni Sessanta del secolo scorso. Opel fu il primo costruttore Europeo ad avere una moderna organizzazione di design grazie allo Styling Studio inaugurato nel 1964, un centro pionieristico per il design automobilistico al di fuori degli Stati Uniti. La Experimental GT fu il primo prodotto della nuova organizzazione e l’ufficio design di Rüsselsheim diventò rapidamente una calamita e una piattaforma per i designer di tutto il mondo.
Incoraggiati dalla positiva risposta del pubblico alla Experimental GT e dal grande successo di mercato della GT prodotta in serie, i designer Opel del Research and Advanced Design si concentrarono sulla progettazione di coupé e sportive visionarie. Nel 1969, il team stilistico Opel fece ancora centro alla IAA di Francoforte con la Opel CD. Questa lussuosa coupé due posti con motore V8 era basata sulla Diplomat (CD = Coupé Diplomat) ed era stata concepita fin dall’inizio come una concept non destinata alla produzione di serie. L’obiettivo era invece quello di dare uno sguardo allo sviluppo delle automobili negli anni Settanta e di indicare chiaramente la direzione futura del design Opel, esattamente come fa ora la GT X Experimental. Anche allora i designer Opel riuscirono a colpire cuori e menti del pubblico con la CD, una elegante vettura alta appena 1,11 metri. Lo stile pulito caratterizzato dal parabrezza “avvolgente” e dall’assenza dei montanti anteriori stuzzicò l’appetito del pubblico. In altre parole: una vettura di entusiasmante purezza.
Facciamo un salto in avanti di quasi 50 anni e troviamo altri due importanti antenati della GT X Experimental che attirano l’attenzione del mondo automotive. La Monza Concept (foto di copertina) fu una delle protagoniste del Salone dell’Automobile di Francoforte del 2013. L’obiettivo principale dello sviluppo della vettura consisteva nel raggiungere nuovi livelli di efficienza e connettività e la Monza Concept fu un’affascinante anteprima dei futuri sviluppi. Per esprimere visivamente la ricerca di Opel di una maggiore efficienza, la Monza Concept rappresentò un’evoluzione della filosofia stilistica “L’arte scultorea incontra la precisione tedesca”, con una carrozzeria il cui profilo trasmetteva una sensazione di flessibilità e atleticità, invece che di mera potenza muscolare. Le principali innovazioni, tuttavia, si trovavano nei settori dell’infotainment, della connettività e della HMI (Interfaccia Uomo Macchina). Strumentazione e schermi fissi erano sostituiti da proiezioni LED e immagini 3D. L’ampio pannello multifunzione scolpito, che andava da porta a porta, veniva utilizzato come una superficie unica di proiezione. Le informazioni e gli elementi decorativi venivano visualizzati lungo tutta la plancia e il guidatore poteva personalizzare qualunque cosa con i comandi vocali.
Nel 2016 Opel inserisce un nuovo livello di efficienza nella propria filosofia stilistica con la visionaria GT Concept. Come indica il nome, si tratta di una discendente diretta della Experimental GT. Proprio come la sua progenitrice si distingue per una carrozzeria pura e mozzafiato e per la qualità dell’abitacolo. Questo modello di razza con motore anteriore centrale e trazione posteriore è all’avanguardia e allo stesso tempo purissimo e rinuncia a tutto quello che può alterare la forma pura.
Sulla GT Concept non vi sono maniglie, specchietti retrovisori esterni sulle portiere. Ma oltre a una carrozzeria che lascia a bocca aperta, i designer Opel hanno creato anche un abitacolo dove si fondono alla perfezione gli stilemi tipici delle coupé sportive e una futuristica interfaccia uomo/macchina. Tutto nella GT Concept è al servizio dell’autentico e puro piacere di guida. I due sedili sportivi si adattano come un vestito cucito su misura, il volante e i pedali sono regolabili elettricamente al millimetro, la bassa linea di cintura delle portiere consente di appoggiare comodamente il braccio, forme e colori creano una sensazione di spazio ideale e il cielo scorre sopra il tettuccio panoramico. Uomo e macchina diventano una sola cosa.
La GT Concept evidenzia una volta di più lo spirito pionieristico di Opel. Una vettura dinamica, con la tipica linea rossa che suddivide orizzontalmente la carrozzeria del veicolo e ne definisce le proporzioni. Gli pneumatici anteriori rossi, montati su cerchi con uno sfrontato design ispirato ai pattini a rotelle, ricordano una motocicletta Opel, la Motoclub 500 che era già all’avanguardia per la propria epoca (il 1928) e sfoggiava due sgargianti pneumatici rossi. Qui si fermano i legami della GT Concept con il passato. Il cofano anteriore allungato, l’assenza del cofano posteriore, il doppio scarico centrale e, ovviamente, il nome fanno riferimento alla prima GT. Eccetto questi elementi, la Opel GT Concept è un modello originale, senza alcun segno rétro.
La GT X Experimental è la successiva Concept Car in questa linea di visioni pionieristiche e porta il linguaggio stilistico Opel alla fase seguente della propria evoluzione. Non nasconde gli evidenti legami con le concept Opel del passato, come dimostra la tipica linea gialla o l’ulteriore sviluppo dell’interattività mostrata per la prima volta sulla Monza Concept e sulla GT Concept, è sufficientemente sicura da essere indipendente e comunicare un messaggio chiaro: la Opel GT X Experimental è un primo sguardo sul futuro e sull’aspetto che i modelli Opel avranno a metà anni Venti, sempre restando fedeli allo specifico “stile Opel”, che si può riassumere con tre valori fondamentali: tedesco, accessibile ed entusiasmante.
In futuro il marchio intende restare legato all’espressione più moderna e positiva delle proprie radici tedesche: la “Nuova Germanicità” di Opel prende il meglio dei tradizionali valori tedeschi – eccellenza ingegneristica, una passione sincera per l’esecuzione tecnica impeccabile, la massima attenzione a funzionalità, qualità e affidabilità – e li integra con calore e apertura mentale. Ispirata dallo spirito innovativo di Opel, la nuova GT X Experimental coglie l’essenza della ricca tradizione della Casa e promette un futuro entusiasmante. Unisce infatti caratteristiche tipiche tedesche come ingegneria, precisione e qualità con innovazioni visionarie, anticipando così quale sarà l’aspetto delle vetture Opel a metà dei prossimi anni Venti: grintose e dall’estetica pura ma estremamente accessibili e costruite per i clienti.
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