Curiosità

Il chatbot vende un’auto ad un prezzo folle: ecco quale

Tempo di lettura: 2 minuti

La maggior parte dei rivenditori di auto di ogni marca e tipologia si sta specializzando nella realizzazione di chatbot in grado di aiutare a migliorare il lavoro dei venditori e, di conseguenza, il rapporto con il cliente. All’inizio si trattava di sistemi poco capaci e comprensivi, ma da diverso tempo riescono a interagire quasi come un vero umano, tanto da ingannare alcune persone.

Recentemente i grandi gruppi di concessionari italiani e non solo hanno chatbot avanzati dotati di intelligenza artificiale in grado di assistere i clienti approfonditamente, non solo assistendo i clienti alle domande, ma anche facendo qualcosa in più, ma tutto però ha i suoi limiti e i suoi problemi.

Le risposte assurde dei chatbot

Questa “piccola” falla nel chatbot è stata trovata nella concessionaria Chevrolet di Watsonville, in America, email caso è subito diventato virale.

Chris White è il ragazzo che per primo hai coperto il difetto e l’ha condiviso sui social, in questo modo in poche ore la notizia ha fatto scalpore.

Le schermate mostrano un chatbot che dichiara di essere “Powered by ChatGPT” e risponde a domande dando consigli personali sul pickup adatto, per lui il Ford F-150.

Stiamo parlando di cose che vanno oltre le normali funzioni di un chatbot di una concessionaria di automobili, soprattutto il chatbot ha difficoltà a digerire le risposte a domande complesse. Ma ciò che è accaduto con il chatbot sul sito della Chevrolet di Watsonville ha dell’inverosimile, tant’è che ad oggi non è più disponibile.

La Tahoe venduta ad 1 dollaro dal chatbot

Un utente di X ha condiviso uno scambio di conversazioni con il chatbot della Chevrolet di Watsonville, nelle quali si vede come riesca con poche mosse a convincere l’intelligenza artificiale a dichiarare che gli avrebbe venduto una Chevy Tahoe del 2024 per 1 dollaro. Va detto che il chatbot è stato subito rimosso e l’ordine annullato, ma la vicenda è alquanto curiosa dato che il precedente rimane.

Il colosso GM ha subito precisato che l’intelligenza artificiale era uno strumento di terze parti sottoscritto dai singoli concessionari, pertanto non era voluto dall’azienda. Le concessionarie, in generale, sono aziende indipendenti con decisioni autonome.

Alessio Richiardi

Attualmente indeciso se ha preso prima in mano un volante o una penna, probabilmente entrambe, date le due mani. Così è nato l'amore per i motori e per il giornalismo. Papà sempre attento a tutto ciò che riguarda i bimbi in auto ed i seggiolini, ma anche alle auto tuning utilizzabili tutti i giorni

Share
Pubblicato di
Alessio Richiardi

Recent Posts

Dall’America arriva la richiesta:”Ridateci Chrysler, Jeep e Dodge”

Bernie Moreno, neo-senatore eletto dell’Ohio e venditore di auto, si è messo in testa di…

3 ore ago

Produzione auto UK: benvenuti nel 1980, ma senza Thatcher

Tempo di lettura: < 1 minuto La produzione di auto in UK è crollata ai…

2 giorni ago

Kia Syros: il mini SUV elettrico arriva dall’India

La Kia Syros è la nuova SUV compatta pensata per l'India ma con contenuti adatti…

2 giorni ago

Promozioni noleggio dicembre 2024: vasta scelta con Horizon

In un contesto di rialzo generalizzato dei listini, il noleggio a lungo termine costituisce un’alternativa…

2 giorni ago

Alfa Romeo Stelvio della Polizia: ecco la prima in divisa

Sono stati consegnati i primi settanta esemplari di Alfa Romeo Stelvio in dotazione alla Polizia…

2 giorni ago

Alfa Romeo Junior Q4 debutta al Bruxelles Motor Show 2025

Dal 10 al 19 gennaio Alfa Romeo sarà protagonista dell’imminente edizione del Bruxelles Motor Show…

2 giorni ago