Arrivano finalmente i rimborsi dal 25 al 100% per i ritardi causati dai cantieri non più rinviabili. Dopo due anni e quasi un anno di promesse il cashback autostrade è finalmente realtà.
Prima di tutto va specificato che non è necessario essere possessori di Telepass ed è sufficiente scaricare un’app, Free to X (scaricabile da Google Play o Apple Store). In questo momento è possibile avviare la procedura solo per la rete Aspi che comunque copre circa metà del territorio italiano. La prima buona notizia è che possono accedere al rimborso tutti a prescindere dal veicolo, ma i soldi del cashback Autostrade dovrebbero arrivare non prima di gennaio. La situazione Italiana è critica, e si prevede che la messa in sicurezza di tutte le dorsali potrebbe durare diversi anni.
Come anticipato in apertura i disagi perdurano da due anni, in alcuni casi isolati sono stati previsti riduzioni e talvolta esenzioni, ma mai un sistema chiaro e univoco di rimborso. In particolare sono stati danneggiati gli automobilisti che affrontavano i viaggi più lunghi, poiché spesso le iniziative erano di tipo locale.
L’accordo tra Aspi e Mims, prevede di prendere come riferimento il tempo di percorrenza medio e confrontarlo con quello effettivamente impiegato dall’automobilista quando ci sono problemi accertati legati ai cantieri. A questo punto vengono determinate le soglie critiche per il rimborso, il ritardo deve sempre superare i 15 minuti.
Il meccanismo è il tipico a fasce ed esclude qualsiasi tipo di ritardo che non sia dovuto specificatamente ai cantieri. Per tratte fino a 29 chilometri, i ritardi danno diritto a uno sconto del 100% del pedaggio. La stessa regola vale nella fascia da 30 a 49 chilometri, tuttavia se il ritardo è tra 15 e 29 minuti, il rimborso scende al 75%. La fascia tra i 50 e i 99 chilometri, spetta il 50% di rimborso per ritardi tra i 25 e i 30 minuti e il 75% per i ritardi da 30 a 45 minuti. Sulle tratte più lunghe il rimborso è previsto solo per variazioni di tempo molto ampie che possono arrivare quasi a 2 ore per uno sconto del 25%.
Il rimborso è aviato in modo automatico per chi possiede il Telepass e al contempo si registra all’app. Chi non possiedei il sistema di telepedaggio dovrà inviare una segnalazione tramite l’app: Free To X. Va precisato che per registrarsi è necessario indicare un indirizzo e-mail e fotografare un documento d’identità. Il passo successivo sarà quello di allegare lo scontrino del pedaggio. Il sistema impiega 1-2 giorni per elaborare la richiesta e ricevere il responso che, se positivo, porterà a uno sconto in fattura per i possessori di Telepass e a un accredito su conto bancario per tutti gli altri.
Ricordiamo che dal 15 settembre al 31 dicembre 2021 tutto il sistema è congelato, è possibile richiedere il rimborso, ma i soldi saranno caricati in un borsellino elettronico e il rimborso maturato sarà restituito a partire da gennaio 2022. Col nuovo anno il sistema inizierà a funzionare come descritto in precedenza.
Il cashback riguarda strettamente la rete Aspi, perciò non è richiedibile sulla rete delle sue controllate e neanche su quella di altri gestori. Il ministro delle infrastrutture ha auspicato un estensione del rimborso a tutti i gestori, ma sarà una strada piuttosto difficile da percorrere. L’unica via per ottenere qualcosa è sottoscrivere l’opzione PAY X di Telepass che dovrebbe garantire rimborsi su tutte le autostrade.
Spopola la presunta notizia secondo cui ora, d’improvviso, la multa per eccesso di velocità sarebbe…
Il cuore del nuovo Codice della Strada 2024, in vigore fra qualche settimana (serve la…
Rivoluzione a tappe per i monopattini elettrici. Per adesso, non c’è nessuna novità; appena la…
Per competere soprattutto contro Case cinesi e Tesla, Mercedes offrirà batterie LFP a basso costo…
La Hyundai Ioniq 9 è il fiore all’occhiello della gamma elettrica Ioniq, posizionandosi come una scelta…
Elon Musk ha ironizzato sulla nuova campagna Jaguar, che privilegia immagini artistiche e colorate rispetto…