Presentata in occasione del cinquantesimo anniversario del sub-brand M, nato nel 1972, la BMW XM è arrivata nella seconda metà del 2022. Un anno che tutti i fan ricorderanno per sempre con piacere grazie all’arrivo di versioni speciali come la 3.0 CSL, dell’apprezzata M3 Touring e, con la sua vistosa presenza, proprio della BMW XM che oggi proviamo in anteprima. Si tratta di un mastodontico SUV (o SAV come amano chiamarlo in BMW) lungo poco più di 5 metri creato appositamente dal reparto motorsport quasi su misura per alcuni selezionati mercati, tra cui quello statunitense e quello cinese sono l’obiettivo conclamato degli uffici alti a Monaco di Baviera per sfidare i SUV di lusso.
Non è propriamente una BMW, bensì una vera e propria M per definizione: si tratta, infatti, della prima stradale prodotta da BMW Motorsport, tralasciando per un attimo la storica M1 (lei, però, fu una serie limitata) del 1978. Un debutto condito dall’arrivo del nuovo V8 elettrificato M Hybrid che dona alla XM una potenza combinata di 653 CV. Potenza che abbiamo testato sul tragitto Milano-Portofino-Milano. Un po’ in termico, un po’ in elettrico accompagnati dalle melodie studiate in studio dal famoso compositore Hans Zimmer, abbiamo capito fino a che punto si è spinta M con quello che si può definire il suo primo SUV.
Vediamo come si è comportata la nuova BMW XM in questa prova in anteprima, il suo prezzo, le dimensioni analizzate nel dettaglio e la scheda tecnica che riassume le cose da sapere sul nuovo SUV prodotto in Carolina del Sud, a Spartanburg.
Non può che puntare in alto, decisamente in alto, la nuova BMW XM. Si tratta di un SUV grande e grosso che deve mostrare i muscoli rispetto alle concorrenti di Marchi altrettanto prestigiosi e, per farlo, le dimensioni della BMW XM sono il primo punto di cui discutere. Con 5,11 metri di lunghezza (Urus è lungo uguale, Bentley Bentayga si spinge fino a 5,3 metri) XM è veramente molto lunga ma a colpire è il passo, pari a 3,10 metri. Si sta bene davanti e si sta bene dietro, senza contare i 580 litri estendibili fino a 1.820 litri del bagagliaio. Larga fino a 2,23 metri con gli specchietti aperti e alta 1,75 metri, in Casa XM deve guardarsi le spalle solo dall’altrettanto gigantesca X7, che è lunga 5,18 metri ed è anche più alta di XM (1,83 metri).
Proprio rispetto a X7 la BMW XM appare più slanciata, complice la minore altezza e il tetto che non discende come su una coupé pur rastremandosi lievemente in coda. Enorme il doppio rene, che quasi fa scomparire i minuscoli gruppi diurni a LED separati dai gruppi ottici principali. I contorni della griglia sono dorati e caratterizzano un frontale dove, almeno nella parte più inferiore, sono protagoniste le generose prese d’aria. In linea laterale, dove vengono ospitati cerchi fino a una dimensione di 23 pollici, è davvero unica nel suo genere la fascia color oro che ricorda quella, che fu nera, della BMW M1. Non certo ampio, volendo subito trovare una critica, il lunotto posteriore.
Gli interni sono espressione della forte identità degli esterni anche se visivamente è più facile riconoscere qualcosa di già visto sul SUV elettrico iX, uso dei materiali a parte. Sono di serie i sedili anteriori multifunzione M, con poggiatesta integrato, così come il volante in pelle dove fanno capolino i tasti rossi per richiamare specifiche modalità di guida. BMW Curved Display (con due schermi integrati da 12,3 e 14,9 pollici) ed head-up display non sono invece una novità assoluta. C’è ovviamente tanto spazio a bordo, e non potrebbe essere da meno, ma si rimane giustamente colpiti dagli accostamenti, ottimi, tra i materiali.
Alcuni motivi prismatici, ad esempio, sono ripresi anche nel cielo dell’abitacolo.
Riassumiamo qui i principali contenuti tecnici della BMW XM attraverso la sua scheda tecnica:
Una cosa è certa, la BMW XM è difficile da confondere con altre vetture. In un mondo automotive tendenzialmente sempre più piatto e omologato un mezzo come la BMW XM non passa certo inosservato. Possente, anzi mastodontica nelle dimensioni, specie dal vivo, con un sound bello carico grazie all’otto cilindri. Quando schiacciamo il tasto start per avviare la nostra XM non accade praticamente nulla perché, essendo una plug-in hybrid, l’avviamento avviene in modalità elettrica, ma basta affondare il piede per scatenare dei bei tuoni rochi provenienti dai grossi scarichi esagonali disposti uno sopra l’altro, per la prima volta su un modello BMW M.
Per il nostro test tra Milano e Portofino decidiamo di sfruttare i primi chilometri cittadini per viaggiare in full electric. Per farlo premiamo il pulsante M Hybrid sulla console centrale che consente di selezionare una delle tre modalità di funzionamento, tra cui l’impostazione Electric. In questa modalità possiamo viaggiare a zero emissioni fino a 140 km/h e su una distanza massima di circa 82-88 km nel ciclo WLTP.
Il suono della trazione elettrica specifico per M fornisce un feedback a ogni movimento del pedale dell’acceleratore, se si seleziona l’impostazione Sport o Sport Plus mentre il sistema di trazione funziona in modalità Hybrid, un suono di spinta sottolinea l’assistenza elettrica fornita al motore a combustione.
Seduti alla guida abbiamo apprezzato le palette al volante in fibra di carbonio e gli scenografici tasti rossi M1 ed M2, inconfondibili sul volante M. Bella la nuova pelle Vintage per le sezioni superiori del cruscotto e dei pannelli delle portiere. Unici nei, la plastica dura e poco curata dei tweeter delle casse audio anteriori e la mancanza di un rivestimento per l’interno dei vani portaoggetti delle portiere. Perdonabili fino a un certo punto.
La BMW XM, come ricordato nella scheda tecnica, scatta da 0 a 100 km/h in 4,3 secondi grazie al motore V8 TwinTurbo da 4,4 litri con potenza di 489 CV. Insieme all’unità elettrica integrata nel cambio M Steptronic a otto rapporti, la potenza totale raggiunge i 653 CV, con una coppia massima di 800 Nm. Il sistema di trazione integrale M xDrive permette di trasferire la potenza al suolo, mentre la trazione posteriore risulta maggiormente favorita nella modalità 4WD Sport.
Il veicolo è dotato di una configurazione di sospensioni particolare, con un doppio braccio oscillante all’asse anteriore e cinque bracci all’asse posteriore, entrambi con una taratura specifica. Inoltre, di serie sono presenti le sospensioni adattive M Professional, che comprendono ammortizzatori a controllo elettronico e stabilizzazione attiva del rollio, grazie ai motori elettrici a 48 V del sistema Active Roll Control. Questo modello di BMW M rappresenta inoltre il primo ad essere dotato di Integral Active Steering, il quale garantisce una buona direzionalità in situazioni di manovra e un’ottima stabilità nelle curve ad alta velocità. Le quattro ruote sterzanti sono tornate sicuramente utili anche nelle fasi di manovra nelle strette strade tra Rapallo e Portofino in cui abbiamo guidato la nostra BMW XM durante questo primo contatto.
L’auto presenta uno sterzo estremamente preciso, sostenuto da un assetto che garantisce sempre un’ottima stabilità laterale, grazie anche al sistema antirollio che riduce notevolmente il rollio in curva. Durante la guida, i grandi cerchi da 23 pollici offrono fiducia e stabilità, mentre il differenziale sportivo M consente di chiudere in sicurezza anche le curve più impegnative con una guida decisa e con il piede a fondo sull’acceleratore. La frenata è sicura e incisiva, supportata da sospensioni che limitano al minimo il beccheggio, in modo simile a quello che si può riscontrare su alcune berline sportive BMW. Tuttavia, la XM si differenzia da queste ultime per le sue notevoli prestazioni, che pochi SUV della stessa categoria, dimensioni e peso sono in grado di eguagliare. Esteticamente bello e molto comodo, possiamo garantire, il salotto dei sedili posteriori con anche le parti laterali imbottite, da vera lounge.
Il super SUV BMW XM, vero e proprio sfidante di vetture come Lamborghini Urus grazie alla potenza del suo motore ibrido plug-in, parte da un prezzo di 181.500 euro. Si tratta di un allestimento unico, l’XM per l’appunto, mentre l’auto viene costruita negli USA come tutti i SUV di grossa taglia della Casa tedesca. Mercati principali Stati Uniti e Cina, ma non sfigura neanche nella cornice di Portofino che ha ospitato parte di questo primo contatto con l’ultima novità a ruote alte del brand dell’elica. A oggi non ci sono BMW più care a listino, e questo la dice lunga sul posizionamento della vettura nella strategia di vendita BMW.
Forse non tutti sanno che oltre al prezzo di BMW XM c’è da considerare l’arrivo della XM Label Red, la “M” più potente di sempre con i suoi 748 CV. Potenza combinata dai 585 CV del V8 turbo benzina e dei 197 CV del motore elettrico. Difficile il suo arrivo in Italia, per cui è difficile stimarne il prezzo. Prime consegne per BMW XM, in Italia, a partire dalla primavera attuale.
Non certo difficile risulta la stima di quanto possa crescere il prezzo di BMW XM rispetto ai 181.500 euro originali: basta curiosare nel listino ufficiale per capire come sia facile sfondare i 200.000 euro. Un esempio sono i 3.250 euro richiesti per i cerchi da 23 pollici con accenti Night Gold o i 5.000 euro per l’impianto audio Bowers & Wilkins Diamond Surround Sound System. Tra i sistemi di assistenza alla guida nulla da segnalare, ma per completare la dotazione bisogna tener conto dei 2.850 euro del Driving Assistant Professional. Tra le vernici solo l’esclusiva Dravit Grey costa 1.500 euro, mentre la Pelle Merino per gli interni può arrivare a costare fino a 2.800 euro.
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