Ci siamo, il mitico Concorso d’Eleganza di Villa d’Este ha acceso i riflettori e BMW non si è fatta cogliere impreparata con la presentazione la Concept Touring Coupé. Vi dice qualcosa? Effettivamente è una due posti molto sbarazzina che è basata sulla Z4, purtroppo, per la gioia di molti fan, è destinata a rimanere un prezioso esemplare unico e nulla più.
L‘ispirazione del team di design, com’è facile vedere nel panorama delle vetture della Casa Bavarese, viene dal passato: per l’esattezza parliamo della BMW 328 Touring Coupé Mille Miglia del 1940 e dalla BMW 2002 Touring, veri pezzi di storia che hanno fatto grande la Casa dell’Elica fino ad arrivare alle coupé su base BMW Z3 e Z4 che erano sul mercato fino a pochi anni fa.
Guardandola uno avrà notato come le linee decise e marcate della BMW Z4 sono rimaste quasi del tutto inalterate all’anteriore, mentre tetto e coda sono mai visti prima, ma al tempo stesso rimangono nelle linee tracciate dall’attuale corso stilistico di BMW.
Il risultato che viene mostrato a Villa d’Este è una specie di “shooting brake”, con un profilo satinato che circonda l’inedito cristallo laterale e sottolinea il classico motivo del gomito di Hofmeister.
I parafanghi allargati ed il portellone chiudono il tutto indirizzando lo sguardo sui gruppi ottici posteriori che sono stati ripresi dalla BMW Z4 di serie. Il colore che mostra questa BMW Concept Touring Coupé è stato studiato appositamente per questa one-off è stata denominata Sparkling Larioche si abbina alla perfezione con la finitura silver-bronze degli elementi esterni e dei cerchi in lega da 20 e 21 pollici.
La BMW si riferisce al prototipo parlando genericamente della “rinnovata tradizione delle sportive a sei cilindri”, senza però indicare in maniera concerto cosa vi sia sotto il cofano, ovvero quale sia la motorizzazione del prototipo. Ci tocca andare d’immaginazione, anche se sembra logica: l’unica variante di serie con questa tipologia di motore è la BMW Z4 M40i con il 3.0 turbocompresso da 340 CV.
Gli interni sono speciali ed unici esattamente come l’esterno e sono stati realizzati in collaborazione con gli artigiani dell’italiana Poltrona Frau, che hanno fornito i loro tessuti e le loro mani sia per l’abitacolo sia per la realizzazione del vano bagagli, dove trovano posto delle borse create per l’occasione dalla modenese Schedoni e nulla più. I vacanzieri che si voglio portare dietro la casa intera sono avvisati!
La pelle bicolore degli interni, infine, riprende gli esterni e sfrutta le tonalità del marrone ed è possibile ammirare tutta la raffinata lavorazione artigianale che vi è dietro.
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