Un fine ottobre 2024 pieno di sorrisi per il Gruppo Renault, il che è una grande notizia in un’era automotive così delicata come quella attuale, piena di profit warning da batticuore. Per iniziare, il fatturato nel terzo trimestre 2024 è di 10,7 miliardi di euro, in crescita dell’1,8% sullo stesso periodo del 2023 (+5% a tassi di cambio costanti).
E l’elettrica 5, col richiamo alla vettura che fece sfracelli negli anni 1970, piace: design azzeccato, muso accattivante, soluzioni stilistiche inedite in un mix riuscito di ultra moderno e rétro. L’operazione nostalgia della società guidata da Luca de Meo fa colpo nei social e fra gli addetti ai lavori.
Eppure, con la sapienza che contraddistingue il top manager italiano, la Losanga non dice del tutto addio subito al motore termico tradizionale. Ne è convinto Matias Giannini, amministratore delegato di Horse, la joint venture creata dalla francese Renault e dalla cinese Geely: i motori a combustione interna hanno ancora un futuro, dice ad Automotive News.
Il tutto in vista dell’ingresso, da parte della stessa Horse, nell’azionariato della compagnia petrolifera saudita Aramco, con l’obiettivo di integrare le attività di sviluppo e produzione di motori. Massima concretezza, con un’Europa (e ancora più un’Italia) desiderosa di propulsori a benzina e ibridi. Insomma, si investe “in nuove tecnologie come alternativa per accelerare verso le emissioni nette zero”.
Ventaglio ampio di soluzioni
Horse punta pure sugli e-fuel, sfruttando la scia tedesca, col governo di Berlino che ha fatto breccia nell’Unione europea, disposta a qualche apertura sui carburanti sintetici (mentre ha brutalmente chiuso la porta in faccia all’esecutivo italiano che proponeva i biocarburanti). In più, si svilupperanno powertrain range extender (con un grande motore elettrico e uno piccolo a benzina), e su hybrid ad alta efficienza. Alla larga, invece, dai mild hybrid, che non convincono tutti: l’ibrido leggero “non è una tecnologia che alla fine porterà l’efficienza che stiamo cercando”, afferma Giannini.
Se Francia e Cina, con Renault e Geely, hanno principalmente quei due Marchi come clienti, in futuro il raggio d’azione verrà ampliato: Horse avrà modo di soddisfare la fame di termico tuttora esistente. Un numero? “Con i motori e le trasmissioni che abbiamo oggi, possiamo rifornire l’80% del mercato”, annuncia Giannini.
Autore: Mr. Limone